Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 26 settembre 2014

Comunicato stampa No Inc


“La convenzione preliminare Co.E.Ma.-GSE di giugno 2009 va annullata.

Ricorso del No Inc alla Corte d’Appello di Roma contro la recente ordinanza del Tar Lazio.” Domani, sabato 27 settembre, doppio appuntamento per il Comitato No Inc presso la casa per cerimonie di via Montagnano n. 16 ad Ardea (traversa di via Ardeatina, km 25,650).

Entrambi gli appuntamenti riguarderanno la recente ordinanza del Tar del Lazio con cui il Tribunale Amministrativo Regionale ha concesso, di fatto, al consorzio CO.E.MA. di Cerroni, Acea ed Ama, anche se “temporaneamente”, la disponibilità di mezzo miliardo di euro di soldi pubblici CIP-6 (7x100 della nostra bolletta elettrica) per costruire il contestatissimo e temutissimo mega-forno brucia-rifiuti di Roncigliano. 

In attesa della sentenza definitiva del Tar, prevista entro maggio 2015, il comitato No Inc ha deciso di depositare un ricorso amministrativo alla Corte di Appello contro l’ordinanza, nella speranza di scongiurare l’avvio del cantiere. 


In particolare, alle ore 17,00 è prevista un’assemblea pubblica, con la presenza di numerosi comitati e associazioni territoriali, per discutere l’argomento ma anche, più in generale, di tutti progetti pendenti tra i Castelli Romani e il vicino Litorale Laziale relativi alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti. 


Alle 20,30, si terrà una cena di autofinanziamento per sostenere le spese legali. Previsto menu vegetariano, vegano e celiaco.
Per info e prenotazioni: Paolo, 3496803686. 




TUTTA LA CITTADINANZA E' INVITATA A PARTECIPARE.

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