La Turchia dopo averci stupito con il Bosforo Bis per produrre idrogeno prosegue negli annunci eco-choc e attraverso il megafono del New York Times Green Blog svela al mondo il progetto della centrale elettrica di Karaman, la prima al mondo con rinnovabili integrate, ossia gas, fotovoltaico e eolico pronta dal 2015. Che però sorgerà a 100 Km dalla centrale nucleare di Akkuyu sul Mar Nero, progettata e costruita dai russi, costo previsto: circa 20miliardi di dollari.
In Turchia la prima centrale al mondo con rinnovabili integrate
Perché il Green Blog del NYT urbi et orbi spara la novella della centrale di Karaman omettendo la vicinanza della centrale nucleare? Semplice: Karaman è un progetto americano, affidato a una piccola società californiana, la GE Energy. Il prodotto o meglio la centrale è denominata GE Flexibility e di fatto userà gas, fotovoltaico e eolico in un ciclo combinato per la produzione di energia. La centrale dovrebbe fornire 450 megawatts dal gas naturale, 50 megawatts dal fotovoltaico e 22 megawatts dall’eolico.
La Turchia ha bisogno di venir fuori in ambito internazionale come nazione in grado di cooperare con gli Usa, ma tenendo un piede in Medio Oriente, uno nella Comunità europea e flirtando con la Russia. Recep Tayyip Erdogan è stato rieletto primo ministro domenica per il terzo mandato consecutivo, per il rotto della cuffia e con una consistente perdita di seggi per il suo partito. Il traghettamento verso la Ue non è per nulla facile e l’energia potrebbe rendere seducente la Turchia agli occhi europei.
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