Contro la follia del VII invaso, vergognosamente quasi pronto ad accogliere per i prossimi 10 anni ogni tipo di rifiuti avvelenando ancora di più le frazioni di Cecchina e di Pavona. Contro la speculazione tumorale dell’inceneritore Co.E.Ma, i comitati si ritrovano uniti per dire NO e sollecitare un consorzio unico del riciclo ai Castelli Romani, la raccolta differenziata porta a porta ed altre metodiche più convenienti e meno impattanti verso il territorio.
DIFENDIAMO CITTADINI, SALUTE, TASCHE E TERRITORIO, facciamo quello che dovrebbe fare la vergognosa politica regionale e provinciale.
Diciamo no per dire si a molto altro.
Sabato 9 luglio, ore 8:00 PRESIDIO CITTADINO davanti la discarica di Albano Laziale, via Ardeatina km 24.
Passaparola e partecipa.
Non cediamo ai ricatti di chi vuol far credere che non esistono ALTERNATIVE alla becera e antieconomica abitudine di interrare o bruciare rifiuti.
Di seguito alcuni consorzi in grado di fare scuola, per un futuro senza tumori di origine ambientale. Si può e si deve pensare in maniera diversa, si può anche fare impresa, creare indotti e posti di lavoro, riutilizzando materiali e al tempo stesso tutelare i territori.
Tutto ciò è possibile anche nella Regione Lazio!
REMADE IN ITALY
Remade in Italy è un’associazione riconosciuta senza scopo di lucro fondata nel 2009 che promuove, a livello nazionale ed internazionale, i prodotti “made in Italy” derivanti dal riciclo.
I prodotti Remade in Italy sono contraddistinti da un marchio che contiene le informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità ambientale del prodotto, in termini di risparmio di materie prime, riduzione di consumi energetici e contenimento delle emissioni di Co2.
Coinvolgendo attori economici e istituzionali, Remade in Italy:
- promuove la conoscenza e lo sviluppo dei materiali e manufatti ambientalmente sostenibili realizzati da aziende italiane con materiale riciclato e di riuso;
- presidia il coordinamento culturale e scientifico delle imprese produttrici, nella promozione e nella tutela dei propri materiali e manufatti realizzati con materiale riciclato e di riuso, anche utilizzando certificazioni di qualità che attestino la tracciabilità della produzione e la coerenza con l’esigenza di tutela della salute e dell’ambiente;
- offre la possibilità, alle aziende e alle istituzioni, di utilizzare un marchio che individua prodotti innovativi sia sotto il profilo del design, sia sotto il profilo dell’utilizzo di materiale riciclato;
- indirizza il consumatore nell’acquisto di prodotti ambientalmente sostenibili, fornendogli informazioni utili;
- anima un network internazionale di aziende per diffondere anche all’estero il design italiano e i prodotti del riciclo e del riuso.
Sono tra i soci fondatori dell’Associazione Remade in Italy:
- Regione Lombardia;
- Camera di Commercio di Milano;
- Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi.
Partner tecnico scientifico: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare.
Il Marchio Remade in Italy può essere rilasciato a tutti i soggetti che:
- producono materiali ottenuti attraverso operazioni di riciclo secondo la normativa vigente;
- producono prodotti (beni o manufatti) realizzati con l’impiego di materiali ottenuti con operazioni di riciclo secondo la normativa vigente;
- producono prodotti (beni o manufatti) realizzati con il riutilizzo di prodotti o componenti che non siano rifiuti secondo la normativa vigente.
- realizzano eventi, progetti e iniziative finalizzati all’incentivazione e promozione del riuso e riciclo.
I materiali possono essere rappresentati in materia prima (es. carta), ovvero in prodotto intermedio o componente (es. cartone ondulato). I soggetti richiedenti devono svolgere il processo produttivo prevalente in Italia.
www.remadeinitaly.it
Nel merito, segnaliamo due associazioni importantissime quali la Comieco e la Cial:
COMIECO
è il garante nazionale della raccolta differenziata e dell’avvio a riciclo di carta, cartone e cartoncino.
In questo importante percorso sono molti gli interlocutori che possono dare il proprio contributo e primi fra tutti ci sono i consumatori (famiglie, bambini, giovani e adulti) che grazie alle loro scelte quotidiane permettono l’avvio del ciclo del riciclo, il mondo della scuola (studenti ed insegnanti) che educa le giovani generazioni e futuri consumatori ma anche enti, associazioni ed aziende attenti alla salvaguardia dell’ambiente o che desiderano diventare tali.
E’ proprio a questo insieme di mondi che Comieco dedica la sezione MONDO RICICLO.
Il ciclo della carta e del cartone è composto da molti attori che, con le loro scelte individuali, rendono possibile che la carta viva più volte.
Noi di Comieco ti ringraziamo per i risultati raggiunti nella raccolta differenziata e nel riciclo degli imballaggi, ma ti chiediamo un piccolo sforzo per far sì che sempre meno rifiuti vengano prodotti (come dice il detto: meglio la prevenzione che la cura!).
Gli imballaggi in carta e cartone sono utilizzati per movimentare quasi ogni tipo di merce in fase di produzione, commercializzazione e vendita: anche se non vedi nessuna scatola o nessun sacchetto, consumando meglio e buttando meno avrai sicuramente contributo ad ottimizzare anche il ciclo della carta.
Ecco come puoi risparmiare soldi e ambiente producendo meno rifiuti:
Ogni anno in Italia vengono prodotti da ognuno di noi oltre 540 kg di rifiuti urbani, e raccogliere e smaltire un kg di rifiuti può costare alla collettività fino a 25 centesimi per kg.
1) Quando acquisti, pensa a quanto ti costerà buttare via il prodotto che hai appena acquistato quando non ti servirà – o piacerà – più. Svuotare un armadio o una cantina equivale di fatto a spendere, anche per te, diversi euro anche se in quel momento non stai pagando nulla.
2) Compera frutta, verdura o altri cibi calcolando i tuoi bisogni reali: se infatti non li consumi, c’è rischio che vadano a male. Ripensa quando ti è capitato l’ultima volta di buttare via del cibo e cerca di capirne il motivo; fare la spesa utilizzando una lista ti aiuterà a fare meno errori.
3) Leggi le etichette per il corretto dosaggio dei prodotti – ad esempio i detersivi, gli shampoo, i dentifrici, ecc. o per la manutenzione dei capi di vestiario o di altri beni: allungherai la vita dei tuoi acquisti, siano essi cosmetici, prodotti per l’igiene della casa e persona, o la tua maglietta preferita.
4) Controlla le date di scadenza: non rischierai di scartare cibi, pile, cartucce per stampanti, ecc.
5) Preferisci prodotti italiani di qualità: minore è stato l’impatto in fase di trasporto e i produttori sono soggetti a leggi molto restrittive per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente.
6) Impara a riconoscere i marchi di qualità ambientale di prodotto e privilegia quelli con la “margherita” dell’Ecolabel, perché avendo ottenuto la certificazione europea hanno generato minori impatti sull’ambiente durante il loro ciclo produttivo.
7) Divertiti producendo meno rifiuti: ad esempio privilegia i locali che non utilizzano piatti, bicchieri, posate, tovaglie, ecc. “usa-e-getta” .
8) Ci sono beni che anche di “seconda mano” funzionano benissimo e non hanno bisogno di essere nuovi, come per es. un libro scolastico usato. Pensa quindi, prima di acquistare un bene, alla sua durata nel tempo. Anche il portafoglio ne riceverà beneficio.
9) Prima di eliminare vestiti, libri, mobili, elettrodomestici, biciclette, ecc. pensa se possono servire a qualcun altro: gli oggetti invece che essere gettati possono essere ceduti in molti modi utili, sia per te che per gli altri.
10) Sempre più prodotti possono essere venduti sfusi o imballati: pensa a come devi trasportare e maneggiare quello che hai comperato e valuta qual’è l’imballaggio più corretto per non dover gettare ciò che non hai saputo ben proteggere. Quando l’involucro non è necessario, perché non acquistare un prodotto sfuso? In fondo, se vuoi mangiare un cioccolatino non c’è bisogno di comprare una confezione regalo!
11) I prodotti usa-e-getta ci hanno negli anni reso più liberi, sollevandoci dall’obbligo di lavare ad esempio fazzoletti, tovaglioli, pannolini, piatti, stracci, ecc. Quando però ti accorgi di quanto tempo è necessario per acquistarli, trasportarli e organizzarli in casa, per poi buttarli dopo l’uso .. valuta se ti conviene!
www.comieco.org
IL CONSORZIO CIAL
CiAl è un consorzio senza fini di lucro che rappresenta l’impegno assunto dai produttori di Alluminio e dai produttori e utilizzatori di imballaggi in Alluminio, nella ricerca di soluzioni per ridurre e recuperare gli imballaggi, conciliando le esigenze di mercato con quelle di tutela dell’ambiente.
Il Consorzio, che tra i propri compiti ha quello di garantire il recupero degli imballaggi in Alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai comuni, ha permesso in questi anni, grazie a un incremento delle quantità raccolte, di raggiungere e superare gli obiettivi previsti dalla normativa europea.
Ad oggi, infatti, i risultati ottenuti in termini di raccolta differenziata, riciclo e recupero, sono particolarmente positivi e hanno reso l’Italia un esempio per tutta l’Europa
Un mondo di alluminio
L’alluminio identificato con il simbolo AL è un elemento comune che costituisce l’8% della crosta terrestre e si presenta in natura sottoforma di minerale: la bauxite. E’ un metallo fondamentale dell’era dello sviluppo tecnologico con immense possibilità di impiego nell’industria, nell’edilizia, nell’aerospaziale, nell’elettronica e negli imballaggi.
Molti beni ed oggetti di straordinaria bellezza e di uso quotidiano sono realizzati con l’alluminio, come biciclette, automobili, aerei e treni, porte, finestre e tetti, orologi, oggetti di design, arredamento e, naturalmente, imballaggi.
L’alluminio è in cucina: nel coperchio dello yogurt, nei tappi dell’acqua minerale e dell’olio, nell’involucro del cioccolato, nelle etichette del gelato, nelle lattine, nei blister dei medicinali, intorno ai dadi del brodo, nelle confezioni di caffè. Sempre in cucina vi sono vaschette e rotoli di foglio di alluminio, pentole, posate, caffettiere e altri accessori vari fatti in alluminio.
Nella stanza da bagno troviamo tubetti e scatolette in alluminio per prodotti di cosmetica, bombolette spray per la barba e per prodotti nebulizzati come le lacche per capelli, anche la piastrina dei rasoi che separa le lame è in alluminio.
L’alluminio è “entrato” nella nostra vita ed è correlato a molteplici aspetti della società moderna, e sempre più diffuse sono le applicazioni nei diversi settori industriali in molti casi in sostituzione di metalli usati in precedenza, primo fra tutti l’acciaio, rispetto al quale l’alluminio è più leggero, non arrugginisce e assicura un livello di igiene più elevato.
Raccolta differenziata e riciclo
In questi ultimi anni la raccolta degli imballaggi in alluminio ha avuto un incremento significativo sul fronte della raccolta differenziata urbana e delle quantità avviate a riciclo grazie all’azione combinata sul territorio di CiAl, delle Pubbliche Amministrazioni e naturalmente dei cittadini.
Si tratta di risultati molto importanti che hanno permesso, non solo di dare nuova vita ad un materiale prezioso e sempre pronto per nuove e innumerevoli applicazioni, ma anche di garantire benefici ambientali ed economici per la collettività.
Grazie, infatti, alle convenzioni che, sulla base dell’Accordo Quadro Anci-Conai, regolano la gestione e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio in alluminio provenienti dalla raccolta differenziata, ai comuni viene riconosciuto un contributo economico particolarmente interessante a cui si va ad aggiungere un ulteriore beneficio economico e ambientale derivante dal mancato conferimento in discarica.
Scuola & Ambiente
Il ruolo della scuola risulta fondamentale per produrre un cambiamento positivo nel comportamento dei cittadini, di oggi e del futuro, per sensibilizzare le persone e favorire un’ampia partecipazione e consapevolezza rispetto alle tematiche ambientali e, in particolare, all’importanza della raccolta differenziata e recupero dei materiali.
Il tema dei rifiuti offre valenze positive e molteplici agganci interdisciplinari: parlare di rifiuti a scuola è una valida opportunità per proporre le idee di sempre in modo nuovo, per agevolare la comprensione di problemi scientifici partendo da casi concreti e non dalla teoria.
Le opinioni e le proposte che nascono dal lavoro sperimentato in aula sono destinate a varcare i confini della scuola per diffondersi all’esterno tra le famiglie, gli enti locali, i ministeri: la scuola contribuisce alla formazione dell’intera società e della sua organizzazione.
Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata e il riciclo dell’alluminio, con il progetto Ciclo & Riciclo, CiAl promuove presso le scuole di ogni ordine e grado, la conoscenza di questa importante risorsa e il rispetto per l’ambiente, attraverso il recupero degli imballaggi.
Il progetto Ciclo & Riciclo, avviato ormai cinque anni fa, ha previsto la creazione di strumenti specifici per ogni livello di scuola, mettendo a disposizione di studenti e insegnanti una proposta formativa, sul mondo dell’alluminio in grado di:
Integrare le discipline scolastiche tradizionali con percorsi formativi e didattici sul tema dell’alluminio, delle sue innumerevoli applicazioni e sull’intero ciclo di vita che lo caratterizza;Introdurre attività di ricerca, in aula e all’esterno, sulla composizione, produzione e riciclaggio dell’alluminio con osservazione ‘sul campo’ e applicazioni concrete e sperimentali.Creare momenti di incontro e attività che favoriscano il trasferimento e lo scambio di informazioni con il mondo esterno alla scuola.Stimolare il ruolo attivo del singolo alunno nel proprio ambito familiare per una corretta gestione dei rifiuti e dell’alluminio, in particolare – dal riutilizzo alla separazione in casa, al conferimento, al riciclo.
Le Quattro Erre e la Raccolta Differenziata
Le Quattro Erre
Le tradizionali forme di smaltimento dei rifiuti (discarica, incenerimento) costituiscono la destinazione ultima dei rifiuti non recuperabili in altro modo: la priorità, secondo la normativa vigente, è data dalle quattro Erre, cioè, Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero. L’obiettivo delle quattro Erre è di far perdere ai rifiuti il connotato di “cosa sporca e inutile” per diventare una vera e propria risorsa.
www.cial.it
http://differenziati.wordpress.com/
sabato 2 luglio 2011
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