Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 29 novembre 2013

#29n La sollevazione popolare bussa alle porte della Regione Lazio

Servono urgenti misure per fronteggiare l'emergenza abitativa a Roma e nel Lazio:

Venerdì 29 novembre 2013 ore 14

MANIFESTAZIONE dei movimenti per il diritto all'abitare con partenza dalla metro B Garbatella e arrivo alla sede della giunta regionale in via Cristoforo Colombo

Entro il 30 novembre il comune di Roma deve approvare il bilancio ed il dibattito in aula non è tra i più tranquilli quindi anche i provvedimenti riguardanti l'emergenza sfratti e più in generale la questione casa sono tutt'altro che in arrivo.  Anche la delibera sulla dismissione del patrimonio di roma Capitale non lascia grandi speranze, anzi apre un capitolo che mette a rischio il patrimonio pubblico in cambio di niente, aprendo di fatto le porte a nuove possibili speculazioni.  Le tante promesse elettorali del sindaco Marino sembrano già svanite in una bolla di sapone.  A Roma si governa o in nome dei poteri forti, oppure non si governa e non si danno risposte.

Anche la Regione Lazio non brilla in questo senso:  Zingaretti decide di vendere e lo fa approntando un provvedimento che non ha visto la benché minima consultazione pubblica e soprattutto definisce un orizzonte anche peggiore di quello proposto dalle decisioni di Nieri e compagni.

Questo mentre si finanziano grandi opere inutili come la Roma – Latina.

Inoltre la delibera che definiva il piano regionale sull'emergenza abitativa, strappata dalle mobilitazioni dei movimenti, continua a restare impantanata dentro meccanismi opachi che ne rallentano l'urgente approvazione.

Nel frattempo, nell’incuranza delle istituzioni che chiacchierano e non vanno oltre l’approvazione di inutili ordini del giorno, gli sfratti vengono eseguiti con la forza pubblica, la precarietà alloggiativa si allarga a dismisura, come le occupazioni per necessità.

Anche la vicenda della casa dello studente di via De Lollis si inscrive dentro le emergenze diffuse che riguardano oramai diversi settori della società e segnala ancora una volta il fatto che una composizione sociale inter – generazionale e meticcia è in movimento per rovesciare precarietà e austerità.

Nonostante le numerose ed eclatanti iniziative, le risposte sono deboli ed evanescenti a livello locale, mentre a livello nazionale all’assenza di una politica per la casa subentra direttamente il finanziamento alle banche ed il sostegno al mercato ed alla proprietà.  Quindi si creano nuovi debitori e nuove emergenze e si cancella l'edilizia residenziale pubblica, con milioni
di persone tagliate fuori dal mercato e condannate a trovare soluzioni di fortuna o a vivere in sovraffollamento.


Però sono migliaia le persone che si stanno organizzando e hanno deciso di lottare con i movimenti per il diritto all'abitare. Con questa forza abbiamo deciso di tornare in piazza con un corteo che intende segnalare e assediare sedi decisionali sia del Comune che della Regione.

Partiremo dalla fermata della metro B Garbatella in via Pullino e come primo punto di contatto con l'amministrazione comunale troveremo l'assessorato al  patrimonio di via della Moletta, poi su via di Capitan Bavastro l'ingaggio con l'assessorato regionale alla casa e infine dopo aver attraversato il quartiere popolare della Garbatella arriveremo alla sede della giunta regionale in via Cristoforo Colombo.

Riteniamo fondamentale che Regione e Comune si muovano in sinergia. I provvedimenti urgenti che chiediamo sono:


    * blocco generalizzato degli sfratti;

    * stop alla vendita del patrimonio pubblico e riuso dello stesso, compreso quello demaniale e delle forze armate;

    * difesa dell'inquilinato della regione, degli enti previdenziali privatizzati, delle casse, delle fondazioni e dei fondi;

    * approvazione immediata della delibera regionale sull'emergenza abitativa.

*non c'è Tempo per aspettare!*
*Una sola Grande Opera*
*Casa e Reddito per Tutti*
*29 novembre MANIFESTAZIONE alla Regione Lazio*
Movimenti per il diritto all'abitare 


1 commento:

  1. La #sollevazione parte dai territori: #30N manifestazione regionale a Milano: http://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/9821-la-#sollevazione-parte-dai-territori-#30n-manifestazione-regionale-a-milanohttp://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/9821-la-#sollevazione-parte-dai-territori-#30n-manifestazione-regionale-a-milano

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