Siamo Tutti COMPLICI e SOLIDALI
Giovedì 13febbraio, alle prime luci dell’alba decine di agenti si sono presentati sotto diverse occupazioni abitative per prelevare 17 attivisti a cui hanno notificato 7 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma per aver partecipato alle giornate di lotta contro l’austerity e la precarietà dell’autunno scorso.
In particolare ai 17 attivisti viene contestata la partecipazione alla manifestazione del 31 ottobre, con capi di imputazione che vanno dall’adunata sediziosa alla resistenza pluriaggravata e perfino alla rapina.
Si è trattato di un momento di grande partecipazione popolare che, in continuità con l’assedio di Porta Pia del 19 ottobre, voleva raggiungere la Conferenza Stato-Regioni che discuteva di politiche abitative. In particolare lo stesso ministro Lupi aveva rimandato al 31 ottobre la decisione sul blocco generalizzato degli sfratti e sulle necessità di politiche abitative pubbliche poste dai movimenti nell’incontro avvenuto al ministero delle Infrastrutture, riassumibili nello slogan “una sola grande opera: casa e reddito per tutti/e”. L’assedio del 31 ottobre sotto a Palazzo Chigi ha ottenuto l’autorizzazione a spostarsi sotto la sede della Conferenza ma è poi stato arbitrariamente fermato e caricato a via del Tritone. Quei momenti di tensione, che hanno visto i manifestanti tutti a volto scoperto rivendicare i propri diritti, sono stati tradotti in un impianto accusatorio tutto politico finalizzato a criminalizzare anche preventivamente le prossime iniziative di lotta, a partire dal corteo di sabato prossimo contro il CIE di Ponte Galeria.
È
chiaro che l’assenza di risposte sul piano politico e istituzionale
relega le lotte ad una questione di ordine pubblico: dalle
manganellate ai facchini della logistica agli arresti di oggi dei
disoccupati di Napoli.
Rilanciamo
da oggi l’assedio in tutte le città verso una primavera di conflitto
lanciata il 9 febbraio all’assemblea nazionale.
Chiediamo l’immediata liberazione di tutti e tutte, facendo sentire la nostra rabbia sotto le prefetture e le piazze di tutte le città di Italia.
La Roma delle lotte sociali chiama tutta la città ad esprimere la solidarietà e il dissenso
Chiediamo l’immediata liberazione di tutti e tutte, facendo sentire la nostra rabbia sotto le prefetture e le piazze di tutte le città di Italia.
La Roma delle lotte sociali chiama tutta la città ad esprimere la solidarietà e il dissenso
DALLA VALLE ALLA METROPOLI
LE LOTTE NON SI ARRESTANO!
LE LOTTE NON SI ARRESTANO!
TUTTE LIBERI TUTTI LIBERI
#LIBERTA’ DI MOVIMENTO
#31O C’ERAVAMO TUTT*
Movimenti sociali contro l’Austerity #19o
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