BADIA:
Il fortissimo e quasi nauseabondo odore di gas, che a fine Agosto si è diffuso per tutta La Villa spandendosi anche fino a Corvara ha fatto scattare il massimo grado di all’erta per tutti i corpi dei vigili del fuoco volontari della val Badia e ha richiesto anche l’intervento del nucleo specializzato dei vigili del fuoco di Brunico. L’odore però non è stato causato da una fuga di gas come inizialmente si era temuto, bensì dal deposito illegale in discarica, sembra da parte di una ditta edile del posto, di una tanica da 10 litri, semivuota ma contenente ancora proprio il potente additivo «Scentinel E» individuato chimicamente come Mercaptano etilico che viene normalmente impiegato in percentuali ridottissime, proprio per conferire ai gas solitamente inodori, il caratteristico odore che aiuta ad individuarne le eventuali fughe. Se non è usato in soluzione, il Mercaptano etilico puro è classificato come una sostanza ad alta infiammabilità, con tossicità acuta per gli organismi acquatici e con lo stesso grado di pericolosità per la cute umana qualora ne venisse a contatto. La categoria di pericolosità cala di un grado, passando a 2a per l’irritazione oculare e di un altro grado in caso di ingestione mentre il solo odore, data l’altissima volatilità del prodotto, non provoca danni se non inalato puro. I vigili del fuoco della Val Badia sono risaliti abbastanza rapidamente alla fonte dell’allarme, dovuta ad una minima perdita della tanica depositata in discarica, informando i colleghi specializzati di Brunico che, di seguito, hanno provveduto alla neutralizzazione del prodotto ed alla sua custodia in un locale adeguato in attesa delle indagini dell’Autorità giudiziaria. Sull’allarme che si è logicamente diffuso in Alta Badia per l’accaduto, la Comunità comprensoriale di Brunico che gestisce la discarica di Col Maladet ha diffuso ieri un comunicato in cui, scusandosi per l’inevitabile fastidio dato alla puzza che persisterà ancora per qualche giorno, ribadisce però che la sostanza non costituisce alcun pericolo per la popolazione essendo proprio un rilevatore di gas mentre da parte sua anche la Sel ha ribadito l’assenza di qualsivoglia coinvolgimento nella vicenda, pur avendo fornito la sua assistenza nell’intervento.
L’allarme ambientale scattato presso la discarica “Col Maladët” di La Villa, gestita dalla Comunità comprensoriale della Val Pusteria, ha portato a tre denuncie all’autorità giudiziaria: la prima per il personale dell’azienda edile dell’Alta Badia che ha avviato allo smaltimento fuori norma la vecchia tanica contenente abbondanti residui del liquido tracciante tossico “Sentinel”, il mercaptano etilico usato per conferire il caratteristico odore ai gas combustibili in modo da poterne individuare eventuali perdite; e due per il personale operante in discarica che, in contravvenzione alle disposizioni che prevedono un particolare tipo di smaltimento con procedure ad hoc, ha accolto in discarica il rifiuto tossico e pericoloso che poi si sarebbe tentato di smaltire in modo quantomeno estemporaneo, semplicemente interrando la tanichetta fortemente maleodorante.
Un comportamento, quello delle persone denunciate, che però spazia dal procurato allarme fino allo smaltimento inadeguato di sostante pericolose, per cui la normativa in vigore prevede delle sanzioni di carattere penale che ora, chiusa la fase di indagine, spetterà al giudice applicare in sede di valutazione.
Insomma, se quanto appena descritto accade anche nell’integerrimo Alto Adige, non possiamo di certo dormire sonni tranquilli con la discarica di Roncigliano, la quale presenta simili criticità della discarica dell’Alta Badia, la quale è clamorosamente posizionata a monte di una vallata meravigliosa (noto luogo di vacanza) con rischi per le falde acquifere di molti paesi posizionati a valle del medesimo comprensorio.
Il caso è stato lungamente trattato stamani anche da Uno Mattina (Rai uno) con la testimonianza di “Luca” residente della zona. Gli interessi alevati afferenti lo smaltimento di rifiuti ha consigliato a questo onesto cittadino di non mostrare il viso nel corso della popolare trasmissione televisiva.
Questa vicenda dimostra ancora una volta quanto le discariche non rappresentino un modo sicuro e sostenibile per smaltire i rifiuti.
ASSOCIAZIONE DIFFERENZIATI
giovedì 29 settembre 2011
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