Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 3 maggio 2010

NO alla Protezione Civile Servizi SpA

Post inserito da mbutoBionicKapra su http://ondaviola.ning.com il 5 marzo 2010

Ci sono solamente due mesi di tempo per correre ai ripari e impedire la
privatizzazione delle emergenze; per impedire che la Protezione Civile
assuma definitivamente il controllo gestionale di tutte quelle aree
italiane in cui si verifica un'emergenza (dalla catastrofe naturale al
cantiere delle grandi opere).

Il decreto legge del 30 dicembre 2009 stabilisce la costituzione della Protezione Civile Servizi SpA.

Si afferma che ciò viene fatto per "garantire un risparmio di tempi e
risorse negli interventi del Dipartimento". In verità, questo risulta
essere uno dei tanti fenomeni di privatizzazione all'italiana. Si
costituisce una SpA a capitale interamente pubblico che di fatto può
agire da general contractor: si privatizza, così, la gestione delle
emergenze (e, contestualmente, quella dei grandi eventi).

Il progetto sottrae un importante settore dell’organizzazione statale
al controllo democratico del Parlamento - sulla falsariga di quanto si
sta consumando in merito alla “Servizi Difesa S.p.A" - e svuota le
competenze in capo al Dipartimento. Ciò ha pesanti ripercussioni sui
cittadini e sui lavoratori, trasformando il soccorso in un business.

La Protezione Civile Servizi SpA può:

- assumere partecipazioni
- detenere immobili
- esercitare ogni attività strumentale
- avere utili

La Presidenza del Consiglio dei Ministri è unico azionista della SpA e
ne nomina il Consiglio d'Amministrazione. Il controllo della Corte dei
Conti sulle spese è solamente successivo e la Protezione Civile Servizi
SpA può agire in deroga alle leggi vigenti, secondo la logica
commissariale dell'emergenza.

Compiti della SpA sono:

- funzioni strumentali
- gestione della flotta aerea
- gestione delle risorse tecnologiche
- direzione dei lavori
- vigilanza di interventi strutturali e infrastrutturali
- compiti non meglio specificati in tema di emergenza socio-economico-ambientale
- compiti non meglio specializzati in tema di grandi eventi

Il tutto avviene con Decreto Legge Governativo, senza il doveroso dibattito parlamentare.

E' evidente che questa privatizzazione dell'emergenza in atto sia
contraria alle più elementari norme di vita democratica di un Paese
civile. Ecco perché è necessario dire "No alla Protezione Civile
Servizi SpA".

http://www.petizionionline.it/petizione/no-alla-protezione-civile-s...

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