L’unica cosa certa al momento sembra la costruzione di un nuovo termovalorizzatore, che si andrà ad aggiungere a quelli di Colleferro, San Vittore, Malagrotta e Albano Laziale. «Allo stato delle cose – ha affermato Polverini – stiamo lavorando al quinto impianto. Naturalmente il progetto si inserisce nel piano più generale dei rifiuti quindi bisogna anche tener presenti le percentuali imposte dalla normativa nazionale rispetto alla raccolta differenziata. Percentuali che per la nostra regione è impossibile raggiungere nei tempi e con le modalità imposte e che comunque rimetterebbero in discussione gli impianti della nostra regione».
Per la costruzione dell’impianto di Albano, tuttavia, si dovrà attendere la decisione del Tar che si pronuncerà a ottobre. E nel caso in cui dovesse arrivare il via libera, i lavori dovrebbero essere portati a termine entro il 2013. Il presidente della Regione ha poi ricordato che sono «in corso l’ampliamento di San Vittore che si completerà entro la metà del 2011 e la realizzazione della seconda linea del gassificatore di Malagrotta, prevista in funzione per la stessa data».
Diverso il caso dell’impianto di Colleferro. «Il Consorzio pubblico che gestiva gli impianti è stato posto in amministrazione controllata – ha affermato la presidente -. Il commissario, dopo aver avviato una prima gara per l’individuazione dell’assuntore, andata deserta, sta oggi provvedendo alla dismissione dei beni, inclusi gli impianti di termovalorizzazione».
Per quanto riguarda invece la raccolta differenziata la Polverini ha tenuto a precisare che «i paramentri previsti dalla normativa nazionale (60 per cento) per il Lazio oggi sono assolutamente irraggiungibili». A chi le chiedeva, poi, se il nuovo piano dei rifiuti rivedrà al ribasso la percentuale della differenziata ha risposto: «Questo non dipende da noi. C’è una normativa nazionale. In queste ore stiamo lavorando anche in conferenza Stato regioni con il ministro dell’ambiente. Comunque già ieri la città di Roma ha detto che raggiungerà il 25 per cento e non quello che prevede la normativa nazionale». Fonte articolo qui
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