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I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) della capitale stanno sequestrando la discarica di Cerreto nel comune di Roccasecca (Frosinone) e eseguendo 14 misure cautelari emesse dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere per reati che vanno dal traffico illecito di rifiuti, al falso ideologico, alla truffa. Lo riferiscono una fonte del Noe e una fonte della procura di Santa Maria Capua Vetere, aggiungendo che la società che gestisce la discarica, oggetto d’indagine, ha smaltito rifiuti speciali, e in alcuni casi tossici, in impianti del centro-sud autorizzati ad accogliere rifiuti, ma non speciali né tossici, grazie alla falsificazione di documenti. Il Noe, che ha operato in sette regioni (Lazio, Campania, Marche, Umbria, Toscana, Puglia e Abruzzo), ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare di cui quattro in carcere. (Fonte, clicca qui)
Una vasta operazione ambientale è in corso nel frusinate ed in altre regioni italiane. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico della capitale stanno sequestrando la discarica di Cerreto nel comune di Roccasecca, utilizzata per stoccare i rifiuti dei 91 comuni che compongono la provincia di Frosinone. L’inchiesta vede coinvolte decine di persone. Quattordici gli arresti eseguiti dal Noe dei carabinieri in tutta Italia, per concorso in traffico illegale di rifiuti speciali e tossici e falso. Il blitz dei militari, coordinati dal capitano Ultimo Sergio Di Caprio è scattato in 7 regione (Lazio, Campania, Marche, Umbria, Toscana, Puglia e Abruzzo. Quattro gli arresti nel Lazio, tre a Frosinone e una a Viterbo. A coordinare le indagini la Procura di Santa Maria Capua Vetere con il pm Guarriello e il gip Baldassarre. (Fonte: La Repubblica)
I fanghi dei rifiuti che avrebbero dovuti essere trattati secondo le norme di legge, venivano sparsi nei terreni delle campagne del Casertano. E’ quanto emerge dall’indagine dei carabinieri del Noe in 7 regioni con 14 arresti. In particolare, un’impresa di Gricignano d’Aversa (Caserta) aveva l’incarico di ritirare i liquami presso le abitazioni prive di collegamenti alle fogne. Gli stessi liquami avrebbero dovuti essere trattati e inertizzati ma i fanghi, secondo quanto emerge dall’indagine, venivano gettati nelle campagne del Casertano. (Fonte: Ansa)
Lazio/rifiuti: FDS chiede di verificare le scorie inquinanti a Malagrotta
Il Gruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio ha presentato questa mattina un’interrogazione urgente all’Assessorato regionale all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile per verificare la presenza di scorie inquinanti all’interno del perimetro della discarica di Malagrotta.
Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, capogruppo e consigliere Fds, segnalando la denuncia dei comitati cittadini delle zone confinanti con la discarica, chiedono all’Assessore regionale Mattei di ”conoscere dove siano state sinora smaltite le scorie dell’impianto romano e dove ne e’ previsto il futuro smaltimento, se la caratterizzazione di tali scorie viene effettuata da un laboratorio ‘terzo’ e quali siano i risultati delle analisi”. Chiedono inoltre ‘’se in considerazione della pericolosita’ per la salute dei cittadini non sia necessario procedere alla chiusura dell’impianto”. (Fonte articolo, clicca qui)
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