Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 20 luglio 2010

MARAZZO TORNA: farà inchieste per RAI TRE ..

| 19 luglio 2010 at 22:49 | Tag: Piero Marrazzo | Categories: Inceneritore Albano, Rassegna Stampa
 
Può sempre condurre inchieste su finte emergenze rifiuti e inceneritori autorizzati a ferragosto nella Regione Lazio. 

Dovrebbe saperne qualcosa.

Piero Marrazzo vuole tornare a fare il giornalista. E presto, il desiderio dell'ex governatore del Lazio, costretto alle dimissioni dopo lo scandalo su droga e trans, diverrà realtà. 



Lo rivela Nino Rizzo Nervo intervenendo nel programma televisivo di Klaus Davi in onda su YouTube. «Marrazzo tornerà a realizzare documentari e inchieste, ma la sua intenzione non è quella di tornare a condurre» ha precisato il membro della Commissione di Vigilanza della Rai.  «Ho incontrato Marrazzo, credo tre volte, negli ultimi mesi - racconta Rizzo Nervo -.  Conoscevo ed ero amico anche di suo padre insieme al quale ho più volte lavorato sulle inchieste di mafia quando vivevo a Palermo.  Piero è un bravissimo giornalista.  Quando ero direttore del TG3, unificato con la TGR, lo nominai caporedattore regionale a Firenze e risolse una situazione difficile.  No, non tornerà a condurre.  La sua vicenda personale lo ha molto provato, ma vuole giustamente tornare a fare il giornalista. Ha delle ottime idee sulla realizzazione di alcune inchieste e pensa anche alla realizzazione di alcuni documentari e ne ha già parlato con il direttore di Raitre».  (Fonte articolo, clicca qui)

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