Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 15 febbraio 2012

MALEDETTI IMBROGLIONI !!!


E-mail  
Dopo il collaudo farsa del luglio 2011 sul primo lotto del VII invaso della discarica di Roncigliano, per il secondo e  ultimo lotto siamo arrivati al collaudo per…   corrispondenza!

Il geologo Nolasco, uomo di fiducia di Cerroni,  aveva inviato la proposta di documentazione del cosiddetto collaudo, il 20 dicembre precedente. 

In questo modo,  il 20 gennaio, i funzionari di Regione, Provincia e Comune di Albano laziale, invece di sottoscrivere  il collaudo, hanno fatto una gita in discarica e dimostrato così che Regione, Provincia e Comune in questo caso non sono organi preposti al controllo, ma semplici “caselle postali”.

E pensare che, questa volta, la Provincia aveva diffidato la Pontina Ambiente a sanare i danni provocati alle falde idriche:ARPA aveva analizzato finalmente a novembre i pozzi spia della discarica e, guarda caso, i limiti risultavano superati per BENZENE, TRIBROMETANO, FLUORO, DIBROMOCLOROMETANO, FERRO, ARSENICO e MANGANESE.

Il Comune di Albano, oltre tutto, non poteva sottoscrivere il collaudo come aveva fatto nel luglio scorso perché finalmente l’Ufficio urbanistico aveva  misurato la distanza  del terrapieno dall’Ardeatina, ratificando i 17 metri,  tre di meno del necessario, cioè un abuso  e una violazione evidenti che restano sorprendentemente e misteriosamente senza sanzione.
Malgrado tutto ciò, ancora una volta il collaudo viene fatto: i comuni continuano a sversare, Cerroni ad  incassare, i cittadini a crepare.

Abbiamo risposto con un presidio il 20 gennaio, un blocco in discarica il 3 febbraio scorso, un nuovo presidio il 7 febbraio sotto il Comune. Veniamo a sapere adesso che tredici di noi sono stati denunciati dalla PS per liniziativa del 3 febbraio.

Stiamo presentando un nuovo ricorso al TAR contro questo ultimo imbroglio del collaudo e per questo, entro fine febbraio, abbiamo bisogno di 2500 euro.  
Ne abbiamo finora raccolti 1200: adesso ci serve il resto.

Non ci possiamo nemmeno considerare soddisfatti che il Comune di Albano abbia dato corso alla procedura di infrazione convocando la Conferenza dei Servizi, visto che la Regione è restata latitante, insieme alla Provincia. Questa procedura complessa inoltre, potrebbe durare più di un anno e si potrebbe arrivare a sancire che, sì, la Pontina Ambiente ha contaminato le falde idriche, ma i controlli (in applicazione di una legge davvero orrenda, la 152/2006) devono essere demandati allo stesso che ha causato la contaminazione!

Non abbiamo bisogno di un anno per dire che le ditte di Cerroni hanno contaminato le falde! Ora c’è il  BENZENE, ma due anni fa era  il CLOROFORMIO;  in altri momenti i NITRITI e l’AMMONIACA;  in altri ancora INQUINAMENTO BATTERICO,  ogni tanto PERCOLATO lasciato sfociare liberamente nei fossi… e quindi nella nostra falda acquifera.
Che altro dobbiamo aspettare?

DIAMO CONTINUITAALLA MOBILITAZIONE DI MASSA  PER OTTENERE CHIUSURA E BONIFICA DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO E LA DEFINITIVA CANCELLAZIONE DELLINCENERITORE.

Coordinamento No-Inc di Albano

Nessun commento:

Posta un commento