Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 6 febbraio 2012

Sulla relazione tecnica integrativa

Rullo di tamburi.... Abbiamo l'onore di pubblicare l'ennesima relazione tecnica sull'inquinamento delle falde acquifere al di sotto della discarica di Roncigliano.
Buona lettura

Relazione tecnica integrativa


Gennaio 2012
Oggetto: contaminazione delle acque sottostanti e limitrofe alla discarica di Roncigliano (Albano Laziale)


Un’ampia rassegna delle pubblicazioni internazionali (review) condotta da Slack e collaboratori (2005) evidenzia chiaramente che gli idrocarburi benzene, tri-bromo-metano e bromo-cloro-metano riscontrati dall’Arpa Lazio (prot. 0092747 del 18/11/2011) nelle acque sotterranee dei pozzi (piezometri di monitoraggio) D e C sono compresi nell’elenco dei composti organici frequentemente trovati nei rifiuti solidi urbani e nei percolati da essi prodotti, come mostrato dalla sottostante tabella, parzialmente tratta dai citati autori a pag.127. I ricercatori rilevano che la loro provenienza è legata a prodotti diversi, compresi quelli utilizzati in ambito industriale, artigianale e domestico che finiscono in discarica come rifiuti solidi urbani (RSU).

Table 1
Xenobiotic organic compounds frequently found in MSW and co-disposal landfill leachates with a possible origin in HHW
Composti organici frequentemente trovati nei RSU e nei percolati di discarica con possibile origine nei rifiuti domestici pericolosi.

A differenza del pozzo D che viene considerato a monte, malgrado la sua limitata distanza dal VI° invaso, il pozzo C è pienamente all’interno dell’area della discarica e in particolare si colloca a ridosso e immediatamente a valle di tutti gli invasi ad eccezione del VII°. La presenza di idrocarburi alogenati cancerogeni in quantità da 5,7 a 8,5 volte sopra il limite fissato per legge (D.Lgs. 152/06) è con alte probabilità l’ennesimo segnale di ricorrenti episodi inquinanti riconducibili alla discarica stessa.                    Nel pozzo D il benzene ha superato di tre volte il limite.

Questa tipologia di sostanze è affine per origine e tossicità con quelle in precedenza riscontrate da Arpa Lazio ed Ecocontrol nei pozzi A,B,D (cloroformio, tricloroetilene e tetracloroetilene) e anch’esse sono riportate nell’elenco di tab.1 come frequenti e caratteristiche dei percolati di discarica nonchè presenti nelle acque sottostanti.

Gli stessi autori Slack et al., a pag. 129, tab.2 della review riportano l’elenco dei metalli pesanti e le loro concentrazioni nei percolati che, come si vede comprendono anche l’arsenico, trovato in quantità eccedente dall’Arpa (prot. 0092747 del 18/11/2011) nei pozzi G,H,E. Anche se presenti in quantità relativamente basse rispetto ad altri cationi, i metalli pesanti sono elementi dotati di elevata tossicità.

Table 2
Heavy metal concentration ranges detected in landfill leachates
Range dei metalli pesanti trovati nei percolati di discarica 
(vedere le 2 tabelle pubblicate sul sito: http://www.noinceneritorealbano.it/ che poi sono quelle effettuate la dove su Presa Diretta Iacono è stato attaccato dagli avvocati dei criminali inquinatori)
Il contenuto del percolato in metalli pesanti (cromo, cadmio, nichel, piombo etc.) è molto variabile nel tempo (Slack et. al. 2005). In particolare i lavori di Suna Erses e Onay (2003) dimostrano che il 90% dei metalli pesanti disciolti nel percolato durante la cosiddetta fase acida diventano insolubili e precipitano sotto forma di sali o complessi organici nella successiva fase metanogena; pertanto la loro presenza o infiltrazione in falda è legata ai cicli biochimici dei rifiuti e spesso ha andamento discontinuo, proprio come più volte accertato da Arpa Lazio dal 2003 in poi nei pozzi spia.

Suna Erses A, Onay TT. In situ heavy metal attenuation in landfills under methanogenic conditions. J Hazard Mater 2003;B99: 159–75.

Il ferro, non compreso nell’elenco di tabella 2, figura insieme al manganese, calcio, sodio, potassio etc. tra i metalli particolarmente abbondanti nei percolati ed è da molti considerato elemento caratterizzante dei percolati da RSU.
Gli accertamenti di Arpa Lazio, effettuati il 6-8 settembre 2011 e il 5 ottobre 2011 sulle acque sotterranee dei pozzi G,H,E, hanno ancora una volta evidenziato la presenza abnorme di ferro (fino a 8,6 volte oltre il limite di legge nel pozzo H e 9,7 volte nel pozzo G) esattamente come certificato dall’Ecocontrol nei pozzi F,G,D a gennaio 2010, aprile e luglio 2011.

Le ricerche recentissime di Varank e collaboratori (2011) hanno dimostrato che il ferro si solubilizza e passa nel percolato in grande quantità nella fase acidogenica. L’infiltrazione di percolato nelle acque sotterranee, compresa quindi quella dei macrocostituenti inorganici, non viene eliminata del tutto neanche con sistemi avanzati di rivestimento e di adsorbimento.

G. Varank , A. Demir, S. Top, E. Sekman, E. Akkaya, K. Yetilmezsoy, M. S. Bilgili. Migration behavior of landfill leachate contaminants through alternative composite liners. Science of the Total Environment 409 (2011) 3183–3196.


Velletri, 4 febbraio 20112

Coordinamento No-Inc di Albano

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