Il voto contrario a larga maggioranza sull'emendamento presentato dall'On. Fava (Lega Nord) è l'ennesima sconfitta della strategia della repressione rispetto ai nuovi modelli di fruizione e creazione dei contenuti abilitati dalla Rete. La terza sconfitta in pochi mesi. Essa arriva dopo lo stop al regolamento censura sul diritto d'autore di Agcom e l'abrogazione del comma ammazza-Blog e ammazza-Wikipedia contenuto nella legge sulle intercettazioni. Il voto di oggi conferma innazitutto le nuove importanti ed efficaci possibilità di mobilitazione che la Rete affida ai cittadini, sempre più determinati a far valere i propri diritti interagendo e se necessario contestando direttamente i propri rappresentanti. Ma è anche il segno che esiste una piccola pattuglia trasversale di parlamentari determinati a difendere i valori di una rete libera e aperta. I dati sullo sviluppo del mercato legale rilasciati oggi dimostrano chela strategia repressiva che ha fermato lo sviluppo della Rete in Italia non ha piu' senso. E' arrivato il tempo di una stagione di riforme che promuovano una piu' aperta e innovativa diffusione di contenuti creativi e dei dati delle amministrazioni. Con un nuovo approccio l'Internet Aperta puo' essere un volano di sviluppo, anche tramite la nascita e la crescita di nuove ed innovative imprese.
E ora fermiamo l'altra minaccia, il trattato internazionale ACTA:
http://www.agoradigitale.org/acta1
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