Eco-balla di mercoledì 23 ottobre 2013.
Sottotitolo:
lo scorso 25 aprile, in occasione del 68° anniversario della
Liberazione, il sindaco Nicola Marini ha organizzato un corteo
celebrativo ben distinto da quello dell’Anpi di Albano, perché non
voleva “vedere in giro bandiere rosse” o “sentire cantare Bella Ciao".
Ora, giustamente, piange davanti a giornali e tv di mezzo mondo i morti
trucidati dal nazi-fascismo.
Ma ai vivi, invece, quand’è .. che comincerà a pensarci?
Non si tratta del film “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock,
ma della discarica di Roncigliano.
Difatti, centinaia e centinaia di gabbiani continuano a sostare, soprattutto la mattina presto e la sera, sopra il VII invaso.
E il fetore violento che si sprigiona dalla discarica, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile.
Contraddicendo, nei fatti, le recentissime
dichiarazioni del sindaco di Albano, Nicola Marini, e del consigliere
delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, che considerano “la situazione
tornata alla normalità”.
I 40 refertati dai locali pronto-soccorsi,
solo nel corso delle ultime due settimane, sono l’ulteriore prova di un
disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di
svolgimento, che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto,
risolvere.
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di controllare che il trattamento della spazzatura indifferenziata che arriva nel locale impianto TMB, avvenga secondo le modalità stabilite dalla legge?
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di verificare che nel VII invaso della discarica non finisca, come del resto previsto nel decreto Clini/Sottile, la spazzatura romana?
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di rendere pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi entrati ed usciti in discarica dallo scorso 25 gennaio?
Sottotitolo:
lo scorso 25 aprile, in occasione del 68° anniversario della
Liberazione, il sindaco Nicola Marini ha organizzato un corteo
celebrativo ben distinto da quello dell’Anpi di Albano, perché non
voleva “vedere in giro bandiere rosse” o “sentire cantare Bella Ciao".
Ora, giustamente, piange davanti a giornali e tv di mezzo mondo i morti
trucidati dal nazi-fascismo.
Ma ai vivi, invece, qu
and’è ...che comincerà a pensarci?
Non si tratta del film “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock,
ma della discarica di Roncigliano.
Difatti, centinaia e centinaia di gabbiani continuano a sostare,
soprattutto la mattina presto e la sera, sopra il VII invaso.
E il fetore violento che si sprigiona dalla discarica, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile. Contraddicendo, nei fatti, le recentissime dichiarazioni del sindaco di Albano, Nicola Marini, e del consigliere delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, che considerano “la situazione tornata alla normalità”. I 40 refertati dai locali pronto-soccorsi, solo nel corso delle ultime due settimane, sono l’ulteriore prova di un disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di svolgimento, che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto, risolvere.
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di controllare che il trattamento della spazzatura indifferenziata che arriva nel locale impianto TMB, avvenga secondo le modalità stabilite dalla legge?
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di verificare che nel VII invaso della discarica non finisca, come del resto previsto nel decreto Clini/Sottile, la spazzatura romana?
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di rendere pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi entrati ed usciti in discarica dallo scorso 25 gennaio?
E’ troppo, forse, chiedere alle autorità preposte di fare in modo che la salute dei cittadini venga opportunamente tutelata?
Eppure il sindaco di Albano, Nicola Marini, ed il suo delegato, Luca Andreassi, territorialmente ed amministrativamente competenti, sabato scorso 19 ottobre non sono passati al presidio in discarica.
Sono
arrivati però, a portare solidarietà, altri sindaci, appartenenti a
schieramenti politici contrapposti. A dimostrazione dell’assoluta
trasversalità e, ancora peggio, gravità del problema.
C’erano, in
particolare, il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, di Ardea Luca di
Fiori e di Ariccia Emilio Cianfanelli.
Che, forse, saranno presenti
anche al corteo di sabato prossimo.
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