Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 21 aprile 2012

Comunicato stampa Assemblea dei Sindaci del 17 aprile 2012

La conferenza dei Sindaci dell’Ato (provincia di Roma) ha approvato martedì scorso la delibera sulla modifica della tariffa dopo il referendum del 12 e 13 giugno. Paradossalmente, di fronte ad un impegno solo formale di eliminare la remunerazione del capitale investito, l’Ato ha riconosciuto alla multinazionale Acea più di un miliardo di euro di profitti per i prossimi anni di gestione ed uno scandaloso aumento delle bollette per tutti i cittadini della provincia di Roma. Non solo. Il voto è avvenuto quando nella sala erano presenti meno di una ventina di rappresentanti dei 112 comuni della provincia, violando, almeno politicamente, il principio del numero legale. Subito dopo il voto i rappresentanti di alcuni comuni - tra i quali Genzano e Velletri - hanno chiesto all’assessore Michele Civita di verificare il numero legale. La risposta fornita è stata sorprendente: basta che sia presente Roma perché il voto sia valido. Occorre ricordare che il rappresentante del Comune di Roma è titolare del 51% delle azioni di Acea, trovandosi, così, nell’imbarazzante posizione di controllore e controllato.
Dietro l’annuncio della Provincia - che aveva comunicato di voler recepire il risultato del referendum - si cela in realtà una sorta di bluff, che garantirà ad Acea non solo la salvaguardia degli utili milionari, ma anche un aumento della tariffa dell’acqua. 
Secondo la delibera votata l’azzeramento della “remunerazione del capitale investito” riguarderà solo gli investimenti decisi dopo il referendum di giugno. In teoria sembra una decisione di buon senso, ma, come è noto, il diavolo si nasconde nei dettagli. Nel pacchetto degli “investimenti” già fatti c’è poco meno di un miliardo di euro di capitalizzazione iniziale di Acea. Un valore che venne stabilito prima della firma della convenzione, avvenuta nel 2002, che comprende un teorico valore di mercato del settore acqua della multinazionale romana. Ebbene quella cifra verrà integralmente riportata anno dopo anno, sommandosi agli investimenti deliberati prima del giugno 2011, generando un sette per cento di utile - ovvero proprio quella remunerazione del capitale che il referendum ha abrogato - altissimo, che corrisponde a circa il 18% della bolletta dell’acqua. Questa cifra non viene neanche sfiorata dalla proposta di delibera, che sostanzialmente non cambia nulla rispetto alla tariffa del sistema idrico integrato. Altro che accoglimento del risultato dei referendum… Questa manovra garantirà ad Acea circa 1,32 miliardi di euro di remunerazione del capitale fino al 2024.
Si tratta, dunque, di un’operazione di marketing, una sorta di cipria che si vuole spacciare ai sindaci come una decisione rivoluzionaria. 
Dobbiamo in ogni caso accogliere positivamente l’avvio del coordinamento politico tra i sindaci dell’Ato 2, promosso dal sindaco di Genzano, che sta cercando di rompere quello strano triumvirato, composto da Acea, la provincia e il comune di Roma. In un momento delicato come questo, quando la giunta Alemanno si prepara all’ulteriore cessione di quote di Acea, l’opposizione dei comitati e delle amministrazioni comunali più sensibili è un presidio democratico essenziale per la difesa dei beni comuni.
A riguardo riteniamo che la richiesta d'incontro con il Sindaco Alemanno avanzata dal Presidente Zingaretti congiuntamente a tutti i sindaci dell'ATO2 Lazio centrale debba avere come obiettivo quello di far revocare all'amministrazione capitolina la scelta scellerata di vendita del 21% delle proprie quote in discussione nei prossimi giorni in consiglio comunale. 
Vogliamo infine esprimere la nostra solidarietà all’assessore ai beni comuni di Velletri Sergio Andreozzi, pesantemente insultato - alla fine della conferenza - da un dirigente di Acea. Il rappresentante del comune di Velletri era stato probabilmente ritenuto “colpevole” di “lesa maestà” per aver chiesto la verifica del numero legale. Anche per questo si scrive acqua e si legge democrazia.
Coordinamento comitati acqua pubblica Castelli romani
http://comitatoacquavelletri.blogspot.it/

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