Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

giovedì 14 marzo 2013

IL CICLO DEI RIFIUTI PUO' CREARE 400000 POSTI DI LAVORO.


IL CICLO DEI RIFIUTI PUO' CREARE 400000 POSTI DI LAVORO.
 
LA GREEN ECONOMY E' L'UNICO MODO PER RISOLVERE I PROBLEMI TERRITORIALI, SANITARI ED OCCUPAZIONALI DEL NOSTRO PAESE..
EURISPES: IL CICLO DEI RIFIUTI PUO' CREARE 400 MILA POSTI DI LAVORO

Il riciclo e' la via maestra per rilanciare l'economia, ma per avviare 'l'economia circolare' che parte dal rifiuto serve una nuova normativa. 
 
A questa conclusione giunge la ricerca presentata al convegno "Plastica e riciclo di materiali: un'altra via e' possibile", promosso da Eurispes e Federazione Green Economy, in collaborazione con il Consorzio PolieCo. 
 
Secondo la Commissione europea se i 27 paesi dell'Unione si adeguassero alle normative comunitarie su riutilizzo e riciclaggio si potrebbero risparmiare 72 mld l'anno e creare 400mila posti di lavoro entro il 2020. 
 
L'Italia invece, seguendo la politica delle discariche e dell'incenerimento, rischia di essere invasa di immondizia e di perdere i finanziamenti europei, mentre spende enormemente per far smaltire i rifiuti altrove cedendo alla Cina quella che e' ormai considerata una risorsa. 

"Recuperare i materiali - ha sottolineato Enrico Bobbio, presidente del Consorzio PolieCo - consente una crescita occupazionale superiore di quasi 10 volte a quella prodotta dalle discariche od all'incenerimento".
 
di Umbria verso Rifiuti Zero. su fb
Vi invito a leggere Quanti bei propositi e "promesse" alla Cittadinanza di Albano arrivano da sindaco e giunta .. .. Peccato sia una dichiarazione resa alla stampa non Ora nel 2013 .. .. ma nel lontano 2010 !!!
 

".. Albano: al via la raccolta differenziata per dire no all'inceneritore .."
 
 
 

1 commento:

  1. i mafiosi che trattano il circolo dei rifiuti non so fessi piuttosto che dare lavoro si intascano i soldi per intero non hanno convenienza ad un circolo virtuoso quale la differenziazione dei rifiuti per tipologia e per riuso perchè intascherebbero pro-capite molto meno che a gestire una discarica, in Italia potremmo avere un paradiso paesaggistico da ammirare ed invece siamo sempre in emergenza per alluvioni per sismi o per rifiuti me viene il dubbio che siamo in emergenza invasione de parakuli ao a te/voi no?

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