Eco-Balla di martedì 12 marzo 2013.
Sottotitolo:
“Acea, è polemica. Assurdo rinunciare al ciclo di trattamento dei rifiuti. L’intenzione del C...onsiglio di amministrazione di Acea di “uscire dal consorzio per il completamento del ciclo industriale e del trattamento finale dei rifiuti appare assurda e in contrasto con gli indirizzi del consiglio comunale approvati a larga maggioranza. (La Repubblica, sabato 9 marzo 2013, capogruppo del PD in campidoglio Umberto Marroni;
Nel gennaio del 2007, con UN ATTO PRIVATO sottoscritto dal notaio Paolo Cerasi di Roma, grazie all’iniziativa dell’ex assessore ai rifiuti della Regione Lazio Mario di Carlo (vedi fuori-onda di Report), venne costituito il Co.E.Ma..
Il famigerato consorzio pubblico-privato
che, senza una delibera d’indirizzo di giunta o consiliare della
Regione Lazio, pretende, ancora oggi, di costruire l’Inceneritore dei
Castelli Romani.
Lo stesso consorzio che nel Dicembre 2007, grazie al decreto di pubblica utilità di Marrazzo, ha ricevuto, SENZA UNA GARA D’APPALTO AD EVIDENZA PUBBLICA, l’incarico di costruire coi soldi pubblici l’Inceneritore dei Castelli Romani.
Del consorzio, come noto, fa parte la società PONTINA AMBIENTE SRL del monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni, L’ACEA e l’AMA.
L’art. 6, punto 2, dello statuto, “blinda”, come se non bastasse tutto
il resto, anche i relativi sub-appalti: “il consorzio provvederà a
coordinare … l’affidamento diretto alle imprese consorziate o alle
società facenti parte dei rispettivi gruppi di tutte le attività da
svolgersi e di tutte le opere da realizzarsi …”
Un progetto, è proprio il caso di dirlo,
ad uso e consumo degli “amici degli amici”!
Ora, però, le dichiarazioni di Umberto Marroni, capogruppo del PD al Campidoglio - da sempre supporter accanito dell’operazione Co.E.Ma. e della combustione dei rifiuti – rilasciate sabato 9 marzo a Repubblica, ci lasciano davvero interdetti …
(Marroni dopo la sentenza del Consiglio di Stato: http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20120322-rifiuti-lazio-marroni-pd-positivo-sblocco-termovalorizzatore-albano)
L’Acea, certo, è stata duramente criticata. Perché, cose se il resto
non bastasse, ai Castelli Romani gestisce, non senza palesi e gravi
criticità, il servizio idrico.
E, come noto, dal 2005 fino al 31
dicembre scorso, i Castelli Romani sono stati colpiti da una crisi
idrica davvero senza precederti storici, che in alcuni larghe fasce di
territorio è ancora in corso …
Crisi idrica risolta, solo in parte,
con interventi infrastrutturali a dir poco faraonici: vedi nuova
mega-condotta idrica Santa Palomba – Roma Sud, etc
Appena il 4
Luglio scorso, inoltre, con un intervento a gamba tesa, il Presidente
di Acea Cremonesi rilasciò alla stampa dichiarazioni a dir poco
sconvolgenti: “L’Inceneritore di Albano non è dannoso per la salute …”
(http://castelli.romatoday.it/albano/inceneritore-acea-non-nocivo-salute.html)
(http://castelli.romatoday.it/albano/inceneritore-acea-non-nocivo-salute.html)
Ora, invece, sembrerebbe esserci il deciso cambio di rotta.
Ma e’ proprio così?
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