Conclusa a piazza di Corte ad Ariccia la Manifestazione NoInc
Scritto da Maria Lanciotti Domenica 23 Ottobre 2011 19:13
Aspettando la sentenza del Tar continua la mobilitazione. Non è stato un bagno di folla, ma il corteo era rappresentativo al massimo
"La nostra salute non vale i vostri profitti", uno slogan che racchiude il senso della manifestazione organizzata dal Coordinamento NoInc sabato 22 ottobre, contro i misfatti che si stanno compiendo a Roncigliano e i progetti criminali che ruotano attorno al business della mondezza. Quattro anni di lotte hanno logorato i primi striscioni e ne hanno sbiadito le scritte, ma tanti altri nel frattempo se ne sono aggiunti e tutti sventolavano per dire la stessa cosa: no alla speculazione a danno dell'ambiente da cui dipende la qualità della vita.
Il corteo partito da Albano a Piazza Mazzini doveva arrivare fino a piazza Tommaso Frasconi a Genzano, ma l'autorizzazione per ragioni di competenze non è stata rilasciata e la manifestazione si è conclusa in piazza di Corte ad Ariccia.
Non è stato un bagno di folla, ma il corteo era rappresentativo al massimo con la partecipazione di tante sigle partitiche sociali e sindacali, delegazioni di siti a rischio discariche come Riano e Corcolle (nell'occhio del mirino dell'avv. Manlio Cerroni mai sazio di rifiuti) e tante famiglie, compresi nonni e neonati.
Polizia e carabinieri sembravano scortare il corteo più che tenerlo d'occhio – ormai le forze dell'Ordine e i manifestanti hanno familiarizzato dopo tante occasioni d'incontro – e tutto si è svolto tranquillamente in un'atmosfera serena, come una passeggiata salutare fra gente amica lungo un percorso di una bellezza unica – come tutta l'area castellana – e tanto più si sente doveroso tentare di preservare questi luoghi dallo sconcio che li minaccia.
Perché l'alternativa alle discariche e agli inceneritori c'è, basta organizzarsi.
E qui si deve ancora partire con la differenziata, di cui tanto si parla e nulla si fa. Tanta gente faceva ala al corteo, esprimendo appoggio e simpatia. Rosa, 75 anni: "È giusto, è necessario, io non ce la faccio ma i giovani si devono muovere". Ma c'era anche scetticismo e sfiducia da parte di tanti adulti che si tenevano ai margini: Lucio, pensionato: "Ho sessant'anni e ho fatto tante battaglie senza vedere mai un cambiamento, solo sfacelo. Non ti tutela più nessuno, bisogna azzerare la situazione e ripartire". Massimo, lavoratore dipendente, 56 anni: "Ci vuole più afflusso di manifestanti; abbiamo abbassato tutti la capoccia, bisogna tirare le orecchie ai sindaci, ai politici". Marisa, 72 anni: "La nostra generazione ha avuto l'acqua pulita, mio figlio non ha né l'acqua né il lavoro sicuro, solo la mobilità". Giuseppe, 18 anni: "Era ora che qualcuno si muovesse. Devono chiudere l'ultima buca (VII invaso di Roncigliano, NdR) perché io fino a prova contraria vorrei ancora bere l'acqua, e con queste buche molto profonde le falde le stanno inquinando". Giovanna, 68 anni: "Io faccio la differenziata da sempre, per abitudine, lavo tappi e bottiglie, pure quelle dell'olio, poi loro pigliano tutto e bruciano: e così quando se ne esce?".
"Aspettiamo la decisione del Tar, ma sia chiaro che non accetteremo l'ennesimo scempio che si vuole fare su questo territorio. La mobilitazione continua".
E la voce si diffonde dall'altoparlante del furgone scuotendo forse qualche coscienza appisolata e rincuorando chi da anni si batte legalmente per una causa più che giusta, vitale. Una battaglia impari, ma non si può stare a guardare mentre gli avvoltoi calano sulle risorse contate per tramutarle in veleno.
(bhè .. brava Maria !! la voce della stampa locale è sicuramente molto più corretta di quella ufficiale e va sicuramente divulgata oltre che apprezzata ..)
venerdì 28 ottobre 2011
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