ATTENZIONE, PROSSIMI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA RIGUARDANTI LA VERTENZA INCENERITORE E DISCARICA, LA CITTADINANZA E’ CHIAMATA ALLA PARTECIPAZIONE
- Venerdì 14 Ottobre ore 17 assemblea cittadina ad Albano, Piazza san Pietro
- Domenica 16 Ottobre ore 10.30 assemblea pubblica a Montagnano, loc. casette rosse
- SABATO 22 OTTOBRE CORTEO CITTADINO IN CONCOMITANZA CON IL PRONUNCIAMENTO DEL TAR LAZIO SULL’INCENERITORE DI CERRONI-AMA-ACEA. ORE 15:00 PIAZZA MAZZINI ALBANO LAZIALE.
LA CITTADINANZA E’ CHIAMATA ALLA PARTECIPAZIONE MASSICCIA
Fonte articolo: Eco della città.
Servono dieci passi per far diventare la spazzatura soltanto un ricordo.
Niente congegni complessi o progetti utopici, ma buone pratiche e impegni concreti: di questo c’è bisogno per vincere una sfida che riguarda l‘umanità intera, quella della sostenibilità ambientale. Facile a dirsi, ma non altrettanto a farsi? Il bello sta proprio qui: nel progetto Rifiuti Zero, chiunque può fare la sua piccola parte per salvare il pianeta. Ed ecco che con il poco di tutti si arriva lontano.
È questo il pensiero positivo dell’ideatore della strategia Zero Waste Paul Connett, presente a Capannori nella giornata di sabato 8 ottobre in occasione del meeting 'Giornate Internazionali: esperienze comuni verso rifiuti zero'.
Nel Comune capannorese, il primo in Italia ad adottare nel 2007 la delibera Rifiuti Zero, il docente non ha mancato di ribadire i capisaldi di un piano che ha contagiato ormai tutto il mondo.
"Zero Waste – spiega il professore – è innanzitutto un piano a 'bassa tecnologia': vale a dire che la maggior parte degli impianti necessari possono esser progettati e costruiti da aziende locali".
"Questo significa – aggiunge passando al secondo punto –assicurare al territorio più occupazione, opportunità per la sua impresa e, in generale, una maggiore ricchezza. L’intento è quello di combattere il processo di privatizzazione condotto dalle grandi multinazionali, favorendo così gli interessi delle comunità locali".
"Puntare dritto alla sostenibilità ambientale: questa è la direzione da seguire, la sfida più importante rimasta da giocare – afferma -. Se l’umanità intera consumasse come fanno attualmente gli Americani, servirebbero ben quattro pianeti come la Terra; se prendesse invece a modello gli Europei, ne servirebbero almeno due. Inutile dire che il mondo è uno solo: sta a noi cambiare qualcosa per invertire la rotta. E questo processo di rinnovamento può avere origine proprio dai rifiuti, una realtà che riguarda tutti e che può far sentire tutti protagonisti del cambiamento".
"Non c’è niente di utopico e irrealizzabile in questo progetto – dichiara Paul -: a confermarlo è il fatto che ciascuno degli ingranaggi necessari al funzionamento di Zero Waste è ora in funzione in una qualche parte del mondo. Ciò testimonia l’estrema concretezza e la credibilità del piano".
"Rifiuti Zero è democrazia – ammette: attraverso lavoro e ricerca sul residuo, vengono coinvolte tutte le componenti della società per il miglioramento del sistema".
"Tra queste ultime, ad esser chiamati in causa – specifica – sono sicuramente gli esperti più prestigiosi nell’ambito dell’educazione e istruzione, ma anche gli studenti hanno un ruolo importante".
"Il messaggio che lanciamo è positivo – sostiene -. Preferiamo non inoltrarci nella selva dei "no ad ogni costo", ma dire moltissimi sì: sì al lavoro, sì al porta a porta, sì al riuso".
"Si parte dai rifiuti per fare comunità – confessa Paul -. Zero Waste è infatti un progetto inclusivo e volto a rafforzare i legami tra le persone che lottano per la stessa causa".
"Per un mondo senza rifiuti, politici e cittadini devono camminare sulla stessa strada – sottolinea -: chi ha cariche istituzionali è chiamato a non disperdere la creatività della popolazione, ma anzi a farne tesoro".
"Con Zero Waste – conclude – si inietta ottimismo nelle vite di giovani e bambini, resi inevitabilmente cupi e tristi dall’attuale situazione in cui versa in pianeta e dalle non rosee previsioni annunciate".
Ed infine "l’undicesimo comandamento": "make love, not waste".
Un messaggio forte e chiaro per un mondo più pulito e vivibile ed una comunità meno consumista e più felice.
(Fonte articolo, Ciacci Magazine, http://www.ciaccimagazine.org/?p=6901)
Non poteva che partire da Capannori il percorso che porterà alla nascita del Coordinamento Nazionale "Verso Rifiuti Zero", organo che racchiuderà i comuni sostenitori della strategia per l’abbattimento del materiale di scarto non riciclabile né riutilizzabile ideata da Paul Connett. È infatti dove la filosofia Zero Waste ha mosso i suoi primi passi in Italia che sabato 8 ottobre, in occasione del meeting "Giornate Internazionali: esperienze comuni verso rifiuti zero", sono state poste le basi per poter unire in una forma giuridica strutturata i 56 enti locali aderenti al progetto. Già stabilita una road map di massima. Previsto entro la fine di novembre un nuovo incontro a Capannori per la redazione di una bozza di statuto, con l’obiettivo di giungere a primavera 2012 all’effettiva e ufficiale costituzione del Coordinamento.
"Serve essere uniti e coesi per vincere le grandi battaglie come quella dell’azzeramento dei rifiuti – dichiara il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro -. Per questo è importante creare un coordinamento che permetta alle singole amministrazioni di fare sistema, così da avere maggiore voce in capitolo nei tavoli istituzionali. L’unione è la strada da seguire per giungere al traguardo che ci attende nel 2012: passare dagli attuali 56 a 100 comuni aderenti a Zero Waste". "È guardando all’esempio della sinergia tra cittadini e istituzioni che si è creata in occasione del recente referendum sull’acqua – interviene l’assessore all’ambiente del Comune di Capannori Alessio Ciacci – che possiamo intuire quanto sia vincente la strategia del "fare rete". Uniti dobbiamo far capire a chi ancora non è dei nostri che Rifiuti Zero è sinonimo di vantaggi non solo ambientali, ma anche economici e sociali". Tante le proposte già avanzate per la creazione di un’agenda comune che possa scandire il percorso da affrontare.
"Affinché il cammino insieme possa essere realmente proficuo – specifica Gianluca Fioretti, presidente dell’associazione Comuni Virtuosi – è opportuno che nello statuto del Coordinamento compaiano chiari riferimenti a quelli che sono gli obiettivi di Rifiuti Zero, vale a dire la piena sostenibilità e la tutela dei beni comuni. Avremo così fondamenta più solide per poter procedere più speditamente verso gli obiettivi stabiliti".
"È altresì importante – aggiunge Rossano Ercolini, responsabile del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori – che alla base di questo nuovo organismo vi siano i presupposti per un’interazione con le agende delle realtà europee e internazionali. Nella fase di elaborazione dello statuto sarà quindi necessario prevedere gli strumenti adatti ad una sinergia tra le realtà aderenti a Rifiuti Zero presenti a livello globale".
"Da non dimenticare è anche la rilevanza della partecipazione attiva della società civile nell’attuazione della strategia Zero Waste – prosegue Ercolini -. Gli spazi privilegiati ad essa preposti all’interno del nascente Coordinamento saranno quelli degli Osservatori, strutture in grado di monitorare e verificare il percorso delle amministrazioni verso la meta dei rifiuti zero".
A dare il proprio contributo per la costruzione di un’agenda comune anche Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), una delle new entry di Zero Waste Italia. "La comunicazione e lo scambio tra gli attori di questo percorso – commenta Concetta Mattia, rappresentante Anpas – rappresentano elementi imprescindibili per poter giungere a buoni risultati. Per questo è più che mai auspicabile la creazione di uno spazio deputato al confronto e al dialogo all’interno del sito del Comune di Capannori".
In attesa del prossimo appuntamento previsto per il mese di novembre, saranno promossi incontri su tutta la penisola per far conoscere il percorso partito a Capannori e sostenere nuove adesioni a Rifiuti Zero.
Sarà inoltre istituito un comitato con il compito di gestire la fase di formalizzazione e istituzione del Coordinamento.
Hanno aderito alla strategia 56 Comuni di tutta la penisola, tra cui Capannori, primo in Italia ad avere aderito alla strategia "Rifiuti Zero" nel 2007, Napoli, Carrara, La Spezia, Forte dei Marmi (Lucca), Monsano (Ancona), Aviano (Pordenne) e Calatafimi (Trapani) per un totale circa 2 milioni di abitanti.
ASSOCIAZIONE DIFFERENZIATI
martedì 11 ottobre 2011
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Un laboratorio di recupero e manutenzione dei vecchi oggetti per il Comune di Capannori
RispondiEliminaCome ridare nuova vita ad oggetti in disuso riducendo la produzione di rifiuti e sostenendo una nuova estetica ecologica? La Minonna! Ovvero un innovativo progetto studiato per il comune di Capannori da Camilla Piccinini e Alessandro Russo neolaureati all’istituto ISIA di Firenze. Li abbiamo incontrati per sapere nel dettaglio di cosa si tratta.
“L’idea” -ci ha spiegato Camilla- “nasce dall’obiettivo di offrire una risposta concreta alla gestione dei rifiuti urbani, sperimentando sul campo ciò che viene definito eco-design. Il designer, infatti, in base alle sue capacità e competenze può fornire un contributo sostanziale nel promuovere un processo di creatività e produzione che tenga conto dell’impatto degli oggetti nel loro intero ciclo di vita In questo caso attraverso una rivalutazione estetica e funzionale degli oggetti, si allunga il ciclo di vita deviando la loro entrata in discarica e la loro dismissione. Il concetto estetico di bellezza sul quale ci siamo basati” - prosegue Camilla- “ è quello espresso da Hans Gauber secondo il quale La bellezza è una dimensione centrale della sostenibilità. Quella bellezza che l'uomo ritrova, impegnandosi nella gestione oculata delle risorse, rispettando la varietà ecologica e culturale, nella peculiarità dell'identità locale. Quindi l'estetica che dovranno avere i prodotti futuri, è un'insieme di valori quali: impatto ambientale ridotto, utilità e funzionalità, discrezione e responsabilità sociale, emozionalità e sensualità.
La Minonna attua un rovesciamento che ha un lato culturale, oggetto di formazione e di autoeducazione, e un lato materiale che riguarda i nostri comportamenti pratici.
Il laboratorio, inizialmente diviso in tre parti: accoglienza, area laboratorio e magazzino di smistamento merci; offre al cittadino del comune di Capannori un servizio gratuito di restyling. Insieme agli eco designer, infatti, si potrà decidere - una volta verificato lo stato dell’oggetto - se e come riutilizzare il bene.
L’OCR cioè l’occhio del riciclone, cuore pulsante del laboratorio, verificherà lo stato di conservazione del bene e la qualità e tipologia dei materiali di cui è composto in un’ottica di futuro riciclo. L’iniziativa che speriamo verrà recepita da molti altri comuni della toscana, segna un importante punto di svolta nello sviluppo di una coscienza ecosostenibile condivisa. Nei potenziali sviluppi futuri del laboratorio Camilla e Alessandro hanno ipotizzato la creazione di un vero e proprio Eco-Centro di formazione e informazione nell’isola ecologica che attraverso corsi di artigianato, lavoro creativo e iniziative pubbliche in collaborazione con le scuole del territorio possa avvicinare la collettività ad una rinnovata coscienza ecologica.
Fonte: http://www.architetturaecosostenibile.it/