Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 25 gennaio 2012

EX karcere: un CSOA tutto nuovo!

Oggi, 21 Gennaio 2012, rinasce a Palermo un nuovo CSOA:  Ex-karcere.Questa mattina in via San Basilio, in pieno centro storico nei pressi del mercato di via Bandiera, è stato occupato dal collettivo Ex-Karcere insieme con i militanti del Laboratorio Vittorio Arrigoni, un folto gruppo di studenti e gli artisti di alcune compagnie teatrali della città uno stabile di proprietà comunale abbandonato al degrado ormai da anni.L'edificio comprende un grande atrio (che effettivamente ricorda la struttura dello storico Ex-Karcere) circondato da una palestra e da stanze per cui si vedono gli inizi di un'opera di ristrutturazione abbandonata, però, poco dopo il suo inizio. Insomma è appena stato occupato il più tipico esempio di speculazione edilizia: lavori pubblici finanziati dalle casse comunali intrapresi con l'unico scopo di privatizzare, magari in favore di qualche amico, le risorse pubbliche e abbandonati per un motivo qualsiasi. L'ennesimo scempio di degrado targato amministrazione Cammarata: mai in grado di affrontare i reali problemi sociali della città, ma sempre pronta a finanziare opere di speculazione edilizia.L'occupazione di questa mattina, avvenuta in risposta allo sgombero del Laboratorio Vittorio Arrigoni e a pochi giorni dalle dimissioni dello stesso sindaco Cammarata, darà il via alla realizzazione di un nuovo centro sociale fruibile al quartiere. Uno dei quartieri più popolosi della città di Palermo ma anche uno in cui mancano i più elementari servizi sociali come asili, luoghi di aggregazione giovanile, scuole, palestre e presidi sanitari.L'occupazione avviene inoltre in un contesto cittadino che in questi giorni ha vissuto lo sciopero che è riuscito a mettere sotto scacco la Sicilia intera contro la globalizzazione e la crisi di banche e speculatori, i tagli e il caro-vita imposti alla popolazione dalla manovra finanziaria del governo Monti. Con questa occupazione gli occupanti vogliono esprimere la loro solidarietà e il pieno appoggio ai lavoratori in lotta rivendicando la giustezza di questa protesta e provando a rilanciare la pratica dell'occupazione come via per riappropriarsi di welfare cittadino e di spazi e tempi di vita, oltre che come pratica di lotta in sé.

1 commento:

  1. Personalmente appoggio l'iniziativa e mi auguro che i Siciliani tutti in primis sappiano approfondire così il dibattito interno su come continuare la mobiltazione popolare dopo le 5 giornate di blocco e che il nuovo Centro Sociale diventi un punto di riferimento stabile per la popolazione Tutta

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