È urgente una mobilitazione anche in Italia dopo quella contro l'emendamento Fava.
Oggi a Tokyo l'Unione Europea ha firmato ufficialmente il trattato ACTA (Accordo Commerciale Anti Contraffazione). Una decisione grave, perchè avviene pochi giorni dopo le grandi mobilitazioni in Italia e negli Stati Uniti che hanno mostrato la contrarietà dei cittadini in tutto il mondo contro provvedimenti che, con il pretesto della proprietà intellettuale, impediscono l'accesso ai farmaci dei paesi in via di sviluppo e mettono un bavaglio ad internet. La questione ancora più preoccupante è che l'Unione Europea trascura completamente la diffusa critica presente contro ACTA, proveniente non solo da parte delle ONG che si occupano dell'accesso ai farmaci, come Oxfam o Health Action International, ma anche dai principali partner commerciali dell'UE.
È urgente che le diverse mobilitazioni nazionali come quella italiana contro l'emendamento Fava e quella americana contro SOPA e PIPA si uniscano contro il liberticida trattato ACTA che avrà un impatto negativo sulla libertà di espressione, l'accesso alle medicine ma anche alla cultura e alla conoscenza. I cittadini europei devono reclamare un processo democratico, contro le influenze delle multinazionali. Ci saranno diverse votazioni al Parlamento Europeo prima del voto finale di quest'estate e speriamo che non solo Agorà Digitale ma tutte le forze politiche unite in questi giorni contro i bavagli alla Rete vogliano fare pressione sui nostri parlamentari europei.
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