- Commento da franciaScaR - BioNicKapra su 26 Gennaio 2010 a 23:07
- Elimina commento http://www.43zero58.com/euromais-sei-stati-membri-dellue-respingono-il-mais-ogm-monsanto-mon810-846 By 43zero58 4 Lug 2009 in OGM Francia, Austria, Ungheria, Germania, Grecia e Lussemburgo hanno respinto la relazione della Commissione europea per la sicurezza alimentare, che ha dichiarato che il controverso mais geneticamente modificato MON810 della Monsanto è sicuro. I sei Stati membri hanno invocato la clausola di salvaguardia per potenziali pericoli per l’ambiente. In una dichiarazione congiunta si legge che l’EFSA chiamata in causa dalla Commissione per valutare i rischi del MON810, ha omesso di prendere in considerazione le richieste di cambiare il modo con cui essa ha valutato il rischio. I sei Stati hanno sospeso la semina del MON810. Un gene inserito nel mais che lo rende parassitaresistente “non solleva preoccupazioni di sicurezza, e elementi di prova sufficienti per la stabilità della modificazione genetica sono stati forniti”, ha risposto la Commissione. La dichiarazione dei sei fa notare che 12 Stati membri dell’UE avevano scritto all’EFSA meno di due mesi prima. Il 6 maggio, i 12 avevano invitato l’Agenzia a garantire che le valutazioni di sicurezza riguardassero anche un impatto su altre forme di vita selvatica e se parassiti potrebbero sviluppare una resistenza, così come altri criteri. Il parere espresso dall’EFSA non ha potuto prendere in considerazione questi metodi, in quanto erano ancora in fase di revisione, con completamento previsto nel 2010, ha detto la dichiarazione. Le colture geneticamente modificate sono ampiamente coltivate in Nord America, Sud America e Cina. Ma in Europa sono contrastate con feroce resistenza, guidata dai gruppi verdi che dicono che le colture rischiano attraverso gli incroci, la potenziale creazione di “super-erbacce” che sono resistenti agli erbicidi. Solo una manciata di colture geneticamente modificate sono state approvate per la coltivazione nell’Unione europea, ma di esse solo MON810, approvato nel 1998, è finora coltivato. Il caso MON810 è diventato una fonte di attrito transatlantico. Gli Stati Uniti hanno messo in guardia l’Europa contro l’uso delle questioni ambientali come una scusa per il protezionismo. http://www.43zero58.com/i-ministri-dellue-lasciano-aperta-la-possibilita-agli-alimenti-clonati-di-origine-animale-957 By 43zero58 14 Set 2009 in OGM I ministri europei dell’agricoltura stanno mantenendo aperta la possibilità di prodotti di origine animale clonati venduti in Europa, nonostante l’incertezza scientifica e l’opposizione verde. I ministri dell’agricoltura hanno concordato una serie di nuove regole per i prodotti clonati, inclusi nella categoria dei “nuovi prodotti alimentari”. Le nazioni UE vogliono “nuovi prodotti alimentari che devono essere autorizzati solo se non rappresentano un pericolo per i consumatori, non inducono in errore e non sono svantaggiosi per esse”, hanno detto i ministri dell’agricoltura in un comunicato. Quindi il regime di concordato prevede una procedura rigorosa e uniforme per i prodotti di origine animale clonato in tutta l’UE, con l’autorizzazione centralizzata compresa la valutazione dei rischi da parte della European Food Safety Authority (EFSA) e l’approvazione da parte della Commissione europea. I sostenitori della proposta dicono che bisognerà inasprire le regole attuali, come la commercializzazione di prodotti di origine animale clonato, che non è chiaramente presidiata al momento in Europa. Il testo approvato si estende fino ai nati della prima generazione di animali clonati, che non sono attualmente soggetti a regolamentazione speciale. La decisione del Consiglio UE deve ancora essere sottoposta al Parlamento europeo, ma prontamente ha sollevato le ire dei gruppi verdi e rischia di rinnovare i timori del pubblico. Il parlamento si è già dichiarato a favore di un vero e proprio divieto di questo tipo di prodotto alimentare a causa di potenziali rischi per gli animali così come per gli esseri umani. Lo scorso settembre, il Parlamento ha sollecitato il ramo esecutivo dell’Unione europea di vietare la clonazione degli animali per il commercio di generi alimentari, citando la riduzione della diversità genetica tra le altre preoccupazioni. Diversi gruppi di esperti, tra cui la European Food Safety Authority (EFSA) e il Gruppo europeo sull’etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie, hanno illustrato i problemi, come pure il benessere degli animali, e il più alto tasso di mortalità di animali clonati. Essi hanno inoltre sottolineato che la clonazione potrebbe ridurre considerevolmente la diversità del pool genico e aumentare il rischio di intere mandrie colpite da una malattia. EFSA stessa ha messo in guardia contro “le incertezze nella valutazione del rischio” di prodotti di origine animale clonato a causa della scarsità di ricerca. I prodotti degli animali clonati non sono attualmente autorizzati in Europa, per il blocco del Parlamento. “E ‘molto preoccupante che i governi dell’UE stanno tenendo aperte le opzioni per quanto riguarda la possibile vendita di carni provenienti da animali clonati sul mercato europeo”, ha detto la verde britannica Caroline Lucas, eurodeputata. “Questa volta di fronte alle preoccupazioni dei consumatori e necessario un voto del Parlamento europeo a favore di un divieto puro e semplice”, ha aggiunto. http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/ BRUXELLES, UNA SETTIMANA DI CONTROLLI ALIMENTARI: DIOSSINE, SALMONELLE, TOPI , AFLATOSSINE, MERCURIO E COLORANTI VIETATI L’elenco dei prodotti alimentari ritirati dal mercato europeo dall’11 al 15 gennaio 2010, riassume bene quello cosa succede in Europa tutte le settimane. In totale ci sono 47 segnalazioni (di cui otto italiane evidenziate in giallo ) con un assortimento variegato. Questo appuntamento si ripete 53 volte l’anno. Naturalmente si comincia con due topi morti (uno nelle patatine alla paprika e uno nei fagiolini surgelati venduti in Italia ma provenienti dal Belgio), poi ci sono: coloranti vietati nel peperoncino, tossine nella frutta secca, mercurio nel pesce, organismi geneticamente modificati, diossina nelle sardine congelate francesi, streptomicina nel miele, c’è un caso di rottura della catena del freddo e anche una partita di maionese con frammenti di vetro e, dulcis in fundo un’etichetta sbagliata. Non bisogna però allarmarsi, si tratta di ordinaria amministrazione, e poi basta leggere la lista per rendersi conto che i nostri problemi sono anche quelli degli altri. PS Le alflatossine sono molto presenti perchè tutte le partite e di arachidi, nocciole, pistacchi e altra frutta secca importata da paesi extra-Ue, prima di arrivare sui mercati vengono analizzate. * Mercurio in filetti di pesce spada surgelato a fette proveniente da Cipro * Aflatossine in arachidi tostate con succo di cocco dal Vietnam * Mercurio (in filetti di pesce spada fresco dallo Sri Lanka * Contenuto eccessivo di iodio in alghe secche provenienti dalla Repubblica di Corea * Benzopirene in olio di semi di zucca da Austria, con materie prime cinesi * Salmonella in alimenti composti per cani dai Paesi Bassi * Listeria monocytogenes e Salmonella in alimenti per cani dai Paesi Bassi * Triazofos in foglie di curry dall'India * Ocratossina A nel vino rosso sfuso da Italia * Rottura della catena del freddo in filetti congelati di tonno precotti da Mauritius * Aflatossine in mandorle dolci provenienteti dall’Australia * Aflatossine in arachidi sbucciate dall'Argentina * Ocratossina in peperoni secchi provenienti dal Perù * Organismo geneticamente modificato non autorizzato in semi di lino da Canada * Aflatossine in fichi secchi provenienti dalla Turchia * Di ossine e PCB in sardine congelate provenenti dalla Francia * Mercurio (in filetti di pesce spada congelato dalla Spagna pesce * Streptomicina non autorizzato nel miele dal Messico * Aflatossine in mandorle provenienti dagli Stati Uniti * Colorante non autorizzato Rhodamine B e Orange II in peperoncino * Mancanza di etichettatura per i fichi secchi provenienti dalla Turchia * Aflatossine in arachidi tostate in guscio provenienti dalla Cina * Frammenti di vetro nella maionese dalla Polonia * Aflatossine in arachidi provenienti dalla Cina * Focolaio di infezione sospetta (da istamina) causato da tonno fresco dello Sri Lanka * Migrazione di cromo e nichel da pezzi ricambio robot cucina importato dalla Turchia * Topo morto in fagiolini congelati provenienti dal Belgio * Aflatossine in arachidi dall'Egitto * Mercurio in filetti verdesca congelati spagnoli * Aflatossine in nocciole sgusciate dalla Turchia * Aflatossine in mandorle tostate e salate importate da Stati Uniti * Elevata presenza di Enterobacteriaceae in semi di sesamo indiani * Parassitarie in carpe dalla Lituania * Aflatossine in arachidi da Argentina * Salmonella in farina di pesce dalla Lettonia * Aflatossine in granella di arachidi provenienti da Argentina * Salmonella nella carne bovina dalla Nuova Zelanda * Topo morto in patatine alla paprika dalla Germania* Elevato contenuto di solfiti in albicocche secche snocciolate provenienti dalla Turchia, * Elevato contenuto di acido sorbico in prugne secche denocciolate della Repubblica slovacca con materie prime provenienti da Argentina http://robertolapira.nova100.ilsole24ore.com/2010/01/bisfenolo.html LA FOOD AND DRUG ADMINISTRATION CONTRO IL BISFENOLO A - FORTI SOSPETTI DI TOSSICITA' In America la Food Drug Administration ha diffuso un comunicato sui rischi per la salute correlati alla presenza di Bisfenolo A (BPA) in alcuni recipienti di plastica per alimenti. Un anno fa la stessa agenzia non aveva adottato provvedimenti restrittivi dopo la pubblicazione di alcuni studi che avanzavano riserve sulla presenza di questo additivo nel cibo. A distanza di un anno la situazione sta cambiando, in seguito ad alcuni studi tossicologici realizzati negli USA dall’Istituto nazionale della salute (NIH). I sospetti riguardano potenziali effetti dannosi del Bisfenolo sulla prostata, sul cervello, sul feto e sui bambini. Un grosso investimento è stato destinato all’avvio di nuove ricerche. La FDA si dichiara d’accordo sull’iniziativa, già adottata spontaneamente da diverse aziende americane, di non usare più BPA per i biberon (la velocità di migrazione del BPA aumenta di 55 volte quando le bottiglie di policarbonato contengono bevande calde). In altri paesi come il Canada le autorità sanitarie hanno vietato da tempo l’uso di BPA nei recipienti per i prodotti alimentari. La questione del Bisfenolo A è stata segnalata anche pochi mesi fa dalla rivista dei consumatori americana Consumer Reports, che in un test condotto in laboratorio su alcuni alimenti confezionati ha trovato tracce della sostanza tossica in quasi tutti i 19 prodotti (succhi di frutta, verdure in scatola, tonno, carne in scatola, conserve, pelati, zuppe, piatti pronti), compresi gli alimenti biologici. Le linee guida consigliano un’esposizione giornaliera di 50 microgrammi di BPA per kg di peso corporeo, ma si tratta di un valore degli anni 80. Anche l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (EFSA) nel 2006 raccomandava come livello di assunzione massima tollerabile 50 microgrammi per kg di peso al giorno (cioè 0,30 mg per un bambino di 6 kg e 3 mg per un soggetto di 60 kg). La regolamentazione del Bisfenolo A è però molto discussa. L’auspicio di una parte del mondo scientifico è che le nuove ricerche siano l’occasione per rivedere i limiti massimi di residui (LMR) ammessi per tutelare meglio la salute di bambini e neonati che sono ritenuti molto più sensibili agli effetti negativi del BPA rispetto agli adulti. Il BPA può avere effetti negativi anche sulla tiroide, gli studi di laboratorio e recenti ricerche sull’uomo associano un’elevata esposizione con rischi di abortività, alterato sviluppo fetale con ricadute a lungo termine sulla salute (infertilità, sistema nervoso). La lista degli Interferenti endocrini comprende oltre al Bisfenolo A, le diossine e i ritardanti di fiamma utilizzati in apparecchiature elettroniche, nei tessuti di arredo e nelle tappezzerie. «Il problema– spiega Alberto Mantovani tossicologo dell’Istituto Superiore di Sanità – è che i ritardanti di fiamma pur essendo diffusissimi e avendo un elevato indice di tossicità sono usati liberamente e non esistono limiti di presenza negli alimenti. Si tratta di sostanze poco biodegradabili che, disperdendosi nell’acqua e nel terreno si accumulano nel grasso degli animali, e finiscono inevitabilmente nella catena alimentare, col risultato di essere ingeriti dall’uomo attraverso latte, carne, pesce” Il Bisfenolo A è uno dei principali additivi utilizzati nella plastica ed è classificato come interferente endocrino (IE). Si aggiunge alle materie plastiche (policarbonato) e alle resine per ammorbidirle e facilitare la lavorazione industriale. La lista degli oggetti che possono contenere BPA è molto lunga e comprende: biberon, stoviglie (piatti, tazze, insalatiere e bicchieri di plastica), contenitori per forni a microonde, recipienti, rivestimento delle lattine e serbatoi per l’acqua ricaricabili. Il bisfenolo A si trova anche nelle resine epossifenoliche, impiegate nel rivestimento interno di alcune scatolette per alimenti e bibite, di alcuni coperchi metallici degli omogeneizzati, barattoli e bottiglie di vetro, e anche nei serbatoi domestici dell’acqua potabile e nei tini per il vino. Il New York Times ha dedicato il 16 gennaio un lungo articolo alla questione BPA. BISFENOLO A : TRA SEI MESI NUOVO DOCUMENTO EFSA Dopo le perplessità manifestate negli USA sul Bisfenolo A, un portavoce dell’Efsa ha confermato che anche l'agenzia due mesi fa un gruppo di lavoro ha iniziato a occuparsi della questione Bisfenolo A per aggiornare la documentazione su questo argomento che ormai risale al 2007 . L'intenzione è di uscire con una nuovo dossier all’inizio dell’estate 2010. L’Efsa precisa che con le autorità sanitarie americane della Food drug administration c’è un rapporto di collaborazione costante e che il panel dell'Efsa prenderà in esame i documenti pubblicati in questi giorni . Il portavoce dell'Autorità per la sicurezza alimentare europea precisa che lo studio in corso sul bisfenolo non è realizzato in modo congiunto con gli USA .
domenica 4 aprile 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento