Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

domenica 4 aprile 2010

  imbuteria Commento da imbuteria su 20 Ottobre 2009

Ecco i dieci siti delle centrali nucleari
da COSE NOSTRE A CASA NOSTRA di niforcheri@tiscali.it
giovedì 15 ottobre 2009 alle ore 16.28
Il quotidiano metronews ho diffuso, in modo del tutto ufficioso, la notizia che chi è stato incaricato dal governo di realizzare lo studio di fattibilità per individuare le dieci città più idonee per ospitare le centrali nucleari, ha realizzato una lista di massima. Ripetiamo ancora che è un elenco ufficioso.

Nell'elenco si trvano tra gli altri i vecchi siti dove già ci sono gli impianti, ormai in disuso. Ma ci sono anche nomi nuovi, è un documento ufficioso diffuso dal quotidiano metronews, ed è un documento che scotta perchè se la lista dovesse essere ufficiale si scatenerebbe l'ira dei cittadini. Ecco l'elenco ufficioso diffuso:
1) Monfalcone (Gorizia). Uno degli elementi decisivi: la presenza del mare
2) Scanzano Jonico (Matera). Già individuato per il deposito delle scorie
3) Palma (Agrigento): la Regione Sicilia si sarebbe detta favorevole
4) Oristano: da sempre la Sardegna è nella top ten per i siti.
5) Chioggia. I cittadini stanno già organizzando le proteste.
6) Caorso. È uno dei siti che già ospita le centrali.
7) Trino Vercellese. Anche qui c'è un impianto in decommissioning.
8) Montalto di Castro: vicino al mare e un sito già individuato in passato
9) Termini Imerese. Pioggia di smentite ufficiali, ma i residenti temono.
10) Termoli: uno studio ne elenca le caratteristiche favorevoli al progetto
Tra queste dieci località ne dovranno essere scelte quattro, loro ospiteranno (qualora sia questo il vero elenco) gli impianti di terza generazione che il governo ha intenzione di costruire in Italia. La notizia viene confermata al quotidiano da uno dei tecnici che ha partecipato allo studio.
Esiste una bozza, allo studio del governo. Tre le caratteristiche del territorio prescelto: assenza di sismicità, minore densità abitativa, vicinanza all'acqua, preferibilmente al mare, perché i fiumi rischiano di straripare. Mentre i tecnici cercano le aree, il governo ha già incassato il parere favorevole di Veneto e Sicilia.
Gli impianti adotteranno l'European pressurized reactor di tecnologia francese, nata dall'accordo tra Enel ed Edf, che hanno affidato la realizzazione degli studi di fattibilità alla neonata Sviluppo Nucleare Italia srl. 

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