Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 9 giugno 2012

http://www.altrestorie.org/news.php


Io credo che questa ennesima crisi finanziaria non dipenda da un impazzimento del mercato o da fattori imponderabili. Il punto è che la finanza si è impossessata del comando. La politica  e la capacità decisionale dei governi è succube del mercato neoliberista . 
Agenzie di rating, banche d'affari supportate ideologicamente dalla peggiore destra reazionaria che gli usa abbiano mai conosciuto, i tea part sta facendo del vero e proprio terrorismo.
Speculano per fare profitti e con lo scopo di spaventare soprattutto l'Europa.

Perchè l'obiettivo è impossessarsi degli ultimi grandi mercati del vecchio continente: welfare e sanità. 

Disegno strategico da tempo del WTO il grande padrone dei mercati, che fa capo alle posizioni neoliberiste più dure.
Leggete l'introduzione al libro Fermiamo il WTO di Susan George e valuterete la crisi con altra chiave di lettura Questi in Europa sono sostanzialmente pubblici. Sono miliardi di euro che se passassero ai privati genererebbero profitti immensi.
 

Infatti di fronte alla crisi quali sono le ipoetsi di tagli? 
Pensioni, sanità, assistenza. 
E poi la parola magica : privatizzare.  
Cioè in pratica regalare ai privati servizi essenziali come acqua (cercando di aggiarre pure i referendum) ed energia, magari la telefonia, i trasporti. Cioè tutto quello che è interesse dei cittadini e su cui non sono ancora riusciti a mettere le mani.
Quello che non dicono è che le privatizzazioni in Inghilterra sono state un disastro e l'Argenita ha fatto fallimento per seguire le ricette del WTO e del suo braccio armato l'FMI.

Ma ovviamente questo provocherebbe reazioni incontrollate di protesta, rabbia sociale, scontri come vediamo in Inghilterra, in Spagna Grecia Irlanda (con la recrudescenza degli scontri tra cattolici e protestanti).


Seminare il panico perciò  è funzionale a che la gente accetti soluzioni come la riduzione di pensioni, di servizi sociali insomma un peggioramento ancora più netto della loro vita per paura di un peggio che questi delinquenti agitano da spauracchio.


In questo modo ci fotteranno tutti i diritti. 


Che sia cosi lo hanno segnalato molti osservatori economici e politici.
Come S.George rispetto al ruolo del WTO o l'economista Krugman.  


Abbiamo una sola strada ribellarci senza fare nessuno sconto. 
E sangue sia!

gg

1 commento:

  1. non sempre coondivido tutto di FarabuttoComunista ..

    ma oltre essere un bravo napoletano è un Blogger che ancora ringrazio per avermi aiutato a comprendere Drupal ed avermi messo in mano le capacità .. non troppe io siempre Kapra sono ..
    di gestire il 'mio' portale .. ..

    Quoto Vivamente la Giusterrima et Unica valida Conclusione .. Bravo Giusè !!!

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