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Dovrebbe poi finire ad ore il vergognoso gioco dell’Oca che ha animato Regione, Campidoglio, Prefetti (o pseudo tali) e Governo sul totodiscarica capitolino.
Il monopolista dei rifiuti, con i suoi impianti arcaici, è vicino al colpaccio.
Assiciazione DifferenziaTi
Dovrebbe poi finire ad ore il vergognoso gioco dell’Oca che ha animato Regione, Campidoglio, Prefetti (o pseudo tali) e Governo sul totodiscarica capitolino.
Il monopolista dei rifiuti, con i suoi impianti arcaici, è vicino al colpaccio.
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Che sia la giornata decisiva per la questione rifiuti di Roma, ormai,
dopo numerose occasioni mancate, non ci scommette più nessuno. Comunque
vada, quello di questo pomeriggio al ministero dell’Ambiente è il primo
vertice convocato dal nuovo commissario ai rifiuti di Roma, Goffredo
Sottile, che ha preso il posto del prefetto Giuseppe Pecoraro dopo la
bocciatura della discarica a Corcolle.
Non è detto che vi prendano
parte né Renata Polverini, né Gianni Alemanno né Nicola Zingaretti:
nessuno dei tre ha dato ancora conferma ufficiale. Al loro posto
potrebbero esserci assessori e tecnici.
Il tempo stringe, tra scadenza
della proroga di Malagrotta (30 giugno, ma è praticamente scontato che
resti aperta almeno fino a fine anno) e la mannaia della Ue. La
Commissione europea ha dato all’Italia 60 giorni di tempo per smettere
di sversare nelle discariche laziali rifiuti non trattati. Un problema
che oggi verrà affrontato con particolare attenzione visto che,
Malagrotta o no, la questione riguarda gli impianti di trattamento
meccanico biologico che da anni non lavorano a pieno regime.
Sottile,
che da due settimane sta studiando il dossier della Regione con i siti
per la nuova discarica, si starebbe orientando su Pian dell’Olmo,
località di proprietà di Manlio Cerroni, nel territorio di Roma ma a
ridosso di Riano. Nel XX municipio come nel comune a nord di Roma,
comitati ed enti locali sono pronti alle barricate.
Mentre i Verdi
chiedono che Sottile ascolti i cittadini e “convinca l’Ama a modificare
il suo piano industriale”.
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