Sì alle colture OGM, ma solo in presenza di esplicita autorizzazione. È quanto ha stabilito la Terza sezione penale della Cassazione, ribadendo che è possibile coltivare prodotti transgenici solo quando sia stata ottenuto il permesso previsto dalla legislazione nazionale in materia:
L’autorizzazione che la normativa nazionale richiede per la messa in coltura – si legge nella sentenza numero 11148 – è rivolta a perseguire la finalità (specificamente riconosciuta dalla disciplina europea) che le colture transgeniche vengano introdotte senza pregiudizio per le attività agricole preesistenti.
Non è possibile, dunque, procedere alla semina in assenza di esplicito “via libera”. Per questo la Corte ha convalidato il sequestro preventivo di tutti i beni di un’azienda agricola di Pordenone, che aveva appunto messo in coltura mais geneticamente modificato senza la necessaria autorizzazione. Una procedura vietata anche dall’ordinamento comunitario:
Nell’Ue possono essere coltivati solo OGM (Organismi Geneticamente Modificati) esplicitamente autorizzati per la coltivazione – prosegue la sentenza della Cassazione – e gli aspetti ambientali e sanitari sono già contemplati dalla valutazione del rischio ambientale della procedura comunitaria di autorizzazione.
Secondo i difensori dell’imprenditore agricolo, invece, le sementi geneticamente modificate in questione erano oggetto di “rituale autorizzazione per l’immissione in commercio” e pertanto, per il solo fatto di essere state abilitate alla vendita, potevano liberamente essere messi a coltura. Una tesi che non ha convinto la Suprema Corte.
Fonte: Adnkronos .. 23 marzo 2012 scritto da Silvana Santo
OGM .. Clini: possibili benefici .. Dura reazione della Coldiretti:
Corrado Clini torna ad aprire agli OGM ed è subito polemica. Le nuove dichiarazioni del ministro dell’Ambiente hanno scatenato le aspre critiche di Coldiretti e delle altre associazioni di produttori agricoli, oltre a quelle di alcuni esponenti politici sia della maggioranza di governo che dell’opposizione.
Nelle sue parole Corrado Clini affermava che l’Italia ha ora assunto una posizione “più aperta” in merito agli OGM (organismi geneticamente modificati), al pari di Spagna, Svezia e Ungheria:
In Italia bisogna aprire una seria riflessione che deve coinvolgere la ricerca e la produzione agricola sul ruolo dell’ ingegneria genetica e di alcune possibili applicazioni degli Ogm.
Dura la reazione del presidente di Coldiretti Sergio Marini, che vede nelle dichiarazioni di Clini l’ennesimo passo falso compiuto dal ministro dopo il suo insediamento al Ministero dell’Ambiente:
Evidentemente il ministro Clini non ha trovato sufficienti problemi per l’Italia nel suo ministero dell’Ambiente e sta pensando di aggiungerne dei nuovi. Le Ogm sono l’ultimo caso di sottovalutazione e disattenzione nei confronti del valore del Made in Italy che hanno portato in piazza Coldiretti con l’alleanza di consumatori e ambientalisti che condividono la battaglia per una Italia libera da Ogm.
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