Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 31 marzo 2012

14 marzo 2012 - P.za Mazzini ore 15.30 - Corteo ad Albano .. Ribadiamo il nostro più fermo No all'Inceneritore

26 BUONI MOTIVI PERCHE' DICIAMO NO
AL “TERMOVALORIZZATORE” – GASSIFICATORE-
INCENERITORE DI ALBANO


Ricordiamo ancora alla Cittadinanza i 26 punti che il Coordinamento contro l'Inceneritore di Albano ha presentato nel 2009 alla Regione Lazio, opponendosi al progetto di costruzione di quello che sarebbe il Mostro più grande d'Europa:

1- L'impianto proposto dal Co.E.Ma brucerebbe il Cdr, (combustibile da rifiuti) consistente in materiali come
carta, plastica, legno, che invece sono riciclabili al 100% ;
2- Per raggiungere le temperature di esercizio l'impianto ha bisogno di utilizzare 10mila tonnellate di carbon-coke all'anno;
3- La combustione genera inquinanti di natura diversa: ossidi di azoto, zolfo, diossine, furani, nanoparticelle tossiche. Non esistono filtri per trattenere le polveri sottili (cosiddette Pm3);
4- Consuma quantità d'acqua non compatibili con le risorse del territorio, già in dissesto idrogeologico;
5- Richiede ulteriori discariche: siti di stoccaggio speciali per rifiuti altamente tossici (i residui della combustione ed i filtri per le polveri grossolane);
6- Impiega il brevetto Thermoselect, sperimentato in Ue in due impianti, entrambi chiusi dalla Magistratura;
7- Il rilascio di inquinanti comprometterebbe i marchi Doc e Dop locali e la vocazione agricola dell'area, nonchè tutta la produzione tipica enogastronomica a denominazione “Colli Albani”;
8- I venti trascinerebbero le polveri fino a 7 Km di distanza, interessando un abitato di 250mila persone;
9- Sorgerebbe a ridosso di vari insediamenti abitativi. A 200 metri dal centro, a 600 dalle scuole locali;
10- Verrebbe costruito a breve distanza dal Policlinico dei Castelli, il cui progetto è stato già messo in gara, e per il quale già sono stati stanziati fondi;
11- Contraddice le indicazioni del Piano Paesaggistico che classifica il sito come zona agricola di pregio;
12- Non tiene conto della sismicità dell'area, né rispetta la normativa regionale sulle distanze dall'abitato;
13- Raggiungendo temperature di esercizio di circa 2.000 gradi, l'impianto è incluso tra quelli pericolosi di prima categoria;
14- Brucerebbe 160mila tonnellate di Cdr l'anno, il doppio di quanto prodotto dai comuni dell'ambito territoriale;
15- Produrrebbe una quantità irrisoria di energia elettrica, funzionale solo a riscuotere truffaldinamente i Cip 6 e i Certificati Verdi;
16- Non deriva da una scelta di piano di Governo ma è frutto dell'offerta di un privato (Manlio Cerroni) interessato al suo personale profitto;
17- Il progetto,e la realizzazione dell'impianto sono privi di gara d'appalto;
18- L'iter autorizzativo è stato forzato sospendendo l'efficacia della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale);
19- La Conferenza dei Servizi non ha tenuto conto delle posizioni degli Enti Locali e della ASL;
20- Incomberebbe su una discarica già sanzionata dalla Magistratura per provato inquinamento delle falde;
21- La documentazione consegnata dall' ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) sullo stato delle falde acquifere fornisce dati non coerenti;
22- Il raffreddamento ad aria non ha riscontro nella letteratura scientifica né giustificazione tecnica plausibile;
23- Comprometterebbe irreversibilmente la vocazione agricola e turistica del territorio dei Castelli Romani;
24- E' stato violato ogni corretto rapporto con la cittadinanza, inteso come partecipazione e coinvolgimento;
25- Raccoglie l'unanime ostilità di cittadini, enti Comunali, Asl e di diverse categorie produttive;
26-E' una proposta che graverà sulle tasche dei cittadini. Le conseguenze dell'inquinamento saranno sia ambientali che sanitarie;


SABATO 14 APRILE 2012
ALBANO LAZIALE- Partenza da Piazza Mazzini ore 15.30
CORTEO

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