Ecco il confronto vero dei costi della discarica di Malagrotta con l'Italia e l'Europa
Oggi sul “Corriere della Sera” un osservatore autorevole come Sergio Rizzo ha scritto un articolo (“Il gioco dell'Oca della discarica di Roma”) provando a spiegare l’incredibile situazione della gestione dei rifiuti a Roma.
Rizzo conclude l’articolo scrivendo che “per anni e anni la classe politica locale ha semplicemente fatto finta che il problema non esistesse.
Rizzo conclude l’articolo scrivendo che “per anni e anni la classe politica locale ha semplicemente fatto finta che il problema non esistesse.
Il motivo è semplice: smaltire i rifiuti nella discarica di Malagrotta costava talmente poco che ogni altro sistema sarebbe stato meno conveniente dal punto di vista economico”.
Lunedì 27 agosto 2012 il Ministro Clini ha affermato un concetto analogo: “conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”.
Quale confronto ha predisposto l’autorevole giornalista Sergio Rizzo per concludere e propinarci che la discarica di Malagrotta costava
“talmente poco”?
Quali analisi e studi approfonditi ha fatto predisporre il Ministro Clini dal suo Ministero per dichiarare che
“conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”?
Abbiamo voluto verificare queste sorprendenti dichiarazioni.
Nel 2009 il costo a tonnellata della discarica di Malagrotta era pari a
68 euro.
Nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna emerge che, in Italia, la tariffa minima dello smaltimento in discarica è stata pari a 51,60 euro.
Quindi, la tariffa di Roma applicata dal signor Cerroni non è la più bassa in Italia.
Sempre nella relazione della Regione Emilia Romagna sono riportate le tariffe medie europee basate sulla indagine Cewep (dati riferiti al 2007 ed attualizzati al 2009).
La tariffa della discarica di Malagrotta (68 euro per tonnellata) è nettamente più alta delle tariffe medie del Belgio (50-60 euro), della Danimarca (20-60 euro), dell’Olanda (20-40 euro), della Spagna (20-50 euro) e della Svezia (30-50 euro).
Conviene, quindi, esportare i rifiuti all’estero, piuttosto che pagare le salatissime tariffe imposte dal monopolista dei rifiuti di Roma, il signor Cerroni.
Sempre nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna sono riportate le singole voci di costo che compongono la tariffa applicata per smaltimento in discarica dei rifiuti urbani.
Considerando che il 41,7% dei costi di una discarica sono connessi agli ammortamenti di realizzazione e che i costi di realizzazione della discarica di Malagrotta, dopo 40 anni, sono stati ormai completamente ammortizzati, ne deriva che la tariffa da applicare alla discarica di Malagrotta, pari a 68 euro, doveva essere ridotta come minimo del 41,7%.
Un guadagno enorme per il gestore della discarica di Malagrotta.
E qui, come succede troppo spesso in Italia, gli utili delle grandi imprese davanti al fisco scompaiono, si smaterializzano: per cui nel 2009 la società che gestisce la discarica di Malagrotta, la CO.LA.RI. Consorzio Laziale Rifiuti, a fronte di un valore della produzione di 84.757.093 euro arriva a dichiarare un utile di soli 642 euro.
In sintesi, il signor Cerroni gira in elicottero e la discarica di Malagrotta ha riportato un utile di 53,5 euro al mese.
Ma questo né il Ministro Clini né il giornalista Rizzo l’hanno visto.
http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/articolo/le-favolette-di-sergio-rizzo-e-del-ministro-clini-sui-costi-della-discarica-di-roma.html?no_cache=1
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