Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

sabato 27 luglio 2013

COMUNICATO STAMPA No Corridoio Roma-Latina

Dichiarazioni di Gualtiero Alunni Portavoce del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

Oggetto:  
Autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone. Se ritornano i devastatori, ritorna l'opposizione frontale del movimento no corridoio.

Ci risiamo. 
Con il mese di Agosto, il CIPE si riunisce per riprovare a far passare la devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone.  Dopo la seduta del 19/7 nella quale non è stato deliberato, sembra per la richiesta della Giunta Zingaretti. Il ministro delle Infrastrutture, Lupi, intima alla Giunta della Regione Lazio di ritornare sui suoi passi e di dare il consenso alla tratta A12-Tor de Cenci entro il 2/8/2013, altrimenti le risorse economiche verranno perse e spostate su altre opere.  I burattini come il cons.reg.le Malcotti, il sen. Fazzone (PdL), i sen. Moscardelli e Astorre (PD), mossi dai burattinai Impregilo/Salini, premono la Giunta della Regione Lazio, i primi su vari giornali come “Il Messaggero” di Caltagirone e i secondi con un interrogazione al Senato.  Costoro non vanno altre alle solite affermazioni propagandisti che tacciano colpevolmente sui soldi pubblici già dilapidati per non fare nulla, che ammontano ad oltre 100 milioni di euro.  Tacciono sulle inchieste e le indagini avviate quest'anno dalla Corte dei Conti, dall'Ufficio di Controllo sui LL.PP. e dalla Commissione Europea.   Tacciono sul rigetto, con argomentazioni nette e chiare, della delibera CIPE approvata il 3/8/12 del progetto tratto autostradale A12-Tor de Cenci, da parte della Magistratura Contabile (Corte dei Conti).  Tacciano sul fatto, non dirimente, che un'autostrada a pedaggio con tre corsie per ogni senso di marcia, si intaserà come e quanto la Pontina attuale se non si ridurranno i flussi di auto e mezzi privati su gomma,  come chiede il nostro Comitato,  con la costruzione della metropolitana Leggera Roma-Pomezia-Ardea e il potenziamento della rete ferroviaria pontina.

Nella Riunione di tutti i Nodi del nostro Comitato,  essendo consapevoli del nuovo attacco al nostro territorio e alle nostre comunità,  è stato deciso di promuovere una lettera rivolta al Presidente Zingaretti,  e agli Assessori Refrigeri e Civita, nella quale si chiede il ritiro dell'inutile progetto autostradale e lo storno dei 468 mln di euro a favore dell'adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina da Roma a Latina per la prioritaria e urgente necessità di salvare tante vite umane (560 morti per incidenti stradale negli ultimi 20 anni e 10 solo nel 2012).  Inoltre si chiede la costituzione di un tavolo di lavoro partecipativo per discutere le criticità e le proposte alternative con i cittadini, i Comitati, le Associazioni e le Istituzioni Locali.  La lettera è stata protocollata alla Regione Lazio il 26/7/2013 con una copiosa e qualificata lista di sottoscrittori.  Come da impegno preso in un incontro con il nostro Comitato, il presidente del IX Municipio di Roma Capitale, Andrea Santoro, ha mandato sempre il 26/7, una lettera dello stesso tenore della nostra, all'Assessore reg.le Refrigeri.

Nel mese di Settembre 2013 organizzeremo un Convegno dove verrà illustrato il nostro progetto per l'adeguamento in sicurezza della Pontina con il contributo volontario di professori e ingegneri trasportisti.

Se la situazione dovesse precipitare, come sembra, allora lo annunciamo senza se e senza ma:  rilanceremo l'opposizione frontale con ogni mezzo a nostra disposizione! 

Roma,27 Luglio 2013

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