Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 19 luglio 2013

Monsanto compra i Blackwater, il più grande esercito di mercenari del mondo?

Secondo un rapporto di Jeremy Scahill apparso su The Nation, Monsanto avrebbe acquistato Blackwater (poi chiamata Xe Services e più recentemente Academi) il più grande esercito mercenario del mondo. Blackwater fu rinominata nel 2009, dopo essere diventata famosa in tutto il mondo per i numerosi rapporti di abusi in Iraq, incluso il massacro di civili. Questa compagnia mercenaria rimane comunque il più grande appaltatore privato del Dipartimento di Stato USA “servizi di sicurezza”, che pratica il terrorismo di Stato dando al governo l’opportunità di negarlo.
Molti ufficiali della CIA ed ex militari lavorano per Blackwater o per le società collegate, che sono state create apposta per sviare l’attenzione dalla loro cattiva reputazione e fare più profitti vendendo i loro servizi (raccolta informazioni, intelligence, infiltrazioni, pressioni politiche, formazione paramilitare) ad altri governi, banche e corporazioni multinazionali.
Scahill sostiene che gli affari con le multinazionali come Monsanto e Chevron e con i giganti finanziari come Barclays e Deutsche Bank, vengono svolti attraverso due compagnie il cui proprietario è Erik Prince, lo stesso di Blackwater: Total Intelligence Solutions e Terrorism Research Center. Queste compagnie condividono con Blackwater funzionari e dirigenti.
Uno di questi, Cofer Black, conosciuto per la sua brutalità come dirigente delle CIA, fu colui che prese contatto con la Monsanto nel 2008 in qualità di dirigente della Total Intelligence. Il contratto comprendeva attività di spionaggio e infiltrazione di organizzazioni di attivisti per la difesa dei diritti degli animali e anti-GM.
Contattato da Scahill, l’amministratore della Monsanto Kevin Wilson ha rifiutato di commentare, ma in seguito ha confermato a The Nation che avevano assunto Total Intelligence nel 2008 e nel 2009, secondo la Monsanto solo per monitorare le “rivelazioni al pubblico” dei suoi avversari. Ha anche detto che Total Intelligence era una “entità completamente separata da Blackwater”.
Tuttavia, Scahill è in possesso delle copie delle e-mail di Cofer Black dopo l’incontro con Wilson per la Monsanto, in cui spiega ad altri ex agenti della CIA, usando i loro indirizzi e-mail Blackwater, che il risultato della discussione con Wilson era che Total Intelligence era diventata l’intelligence della Monsanto.
Quasi in contemporanea con la pubblicazione di questo articolo su The Nation,La Via Campesina ha riferito dell’acquisto di 500.000 azioni della Monsanto, per più di 23 milioni dollari da parte della Bill e Melinda Gates Foundation.
Si tratta di un matrimonio tra i due monopoli più brutali della storia dell’industrialismo: Bill Gates controlla più del 90% del mercato del computing proprietario, e Monsanto circa il 90% del mercato globale delle sementi transgeniche e e in generale del commercio globale di sementi. Non esiste un monopolio così vasto in nessun altro settore industriale. E sia Gates che Monsanto sono molto aggressivi nel difendere i loro monopoli illeciti.
Anche se Bill Gates potrebbe provare a dire che la Fondazione non è legata alla sua attività, tutto prova il contrario: la maggior parte delle donazioni della Fondazione finiscono per favorire gli investimenti commerciali del magnate stesso. Le loro “donazioni” finanziano progetti distruttivi come la geoingegneria o la sostituzione della medicina naturale con farmaci brevettati di alta tecnologia nelle aree più povere del mondo. Che coincidenza, l’ex segretario della sanità Julio Frenk ed Ernesto Zedillo sono consulenti della Fondazione.
Come Monsanto, Gates è anche impegnato nel tentativo di distruggere l’agricoltura rurale in tutto il mondo, principalmente attraverso la “Alliance for a Green Revolution in Africa” (AGRA). Funziona come un cavallo di Troia per privare i poveri agricoltori africani delle loro sementi tradizionali, prima sostituendole con i semi delle loro aziende, e infine con quelli geneticamente modificati (GM). Per questo compito, la Fondazione ha assunto Robert Horsch nel 2006, il direttore della Monsanto.
Blackwater, Monsanto e Gates sono tre facce di una stessa figura: una macchina da guerra che si estende su tutto il mondo, che ha come nemici contadini, comunità indigene, persone che vogliono condividere informazioni e conoscenze o chiunque altro non voglia vivere sotto l’egida del profitto e la distruttività del capitalismo.
monsanto 2
Ma allora perché così tanti organi di stampa, editorialisti e blogger dicono a gran voce che l’acquisto è stato una “bufala”?
Questa è una buona domanda. I più cinici tra noi potrebbero sospettare un incentivo finanziario da Monsanto per questi “giornalisti”. Monsanto infatti ha ingaggiato un team di pubbliche relazioni per cercare i blog critici e i siti web di segnalazione sui loro crimini contro la natura e l’umanità.
Ma l’argomento principale di chi sostiene che l’acquisto di Blackwater da parte di Monsanto non sia vero, sta nel fatto che l’unica cosa che si può uffilmente documentare è che Blackwater è stata assunta per anni da Monsanto. Subito dopo questo ampio lavoro che la Blackwater ha svolto per Monsanto, la compagnia è stata venduta. A causa del modo in cui la vendita è trapelata, è impossibile documentare a chi la compagnia è stata venduta. Tuttavia, la logica e ovvia conclusione per gli addetti ai lavori (in particolare nel settore della sicurezza privata) è che la vendita è stata a favore di Monsanto.
Xe (ora Academi) è, infatti, stata acquistata, e mentre non c’è modo di documentare ufficialmente chi sono i nuovi proprietari, la conclusione logica sarebbe che Monsanto, che ha impiegato la compagnia prima della vendita, sia la nuova proprietaria. Questo, naturalmente, darebbe anche un senso alla segretezza che circonda l’affare e l’identità dei nuovi proprietari. La società è stata acquistata da investitori privati ​​tramite società di private equity che non sono tenute a divulgare nessuna delle loro transazioni, con Bank of America che fornisce gran parte dei 200 milioni di dollari di finanziamento per l’affare.
Vari ricercatori hanno cercato di documentare l’acquisto tramite una traccia cartacea, ma finora senza troppa fortuna. Questo, naturalmente, è il punto dell’intera questione.
La logica conclusione sembra essere che, nonostante gli argomenti in senso contrario, la Monsanto abbia acquistato la compagnia mercenaria Blackwater, o almeno il gruppo di Servizi rinominato Xe Blackwater (ora Academi). La grande domanda ora è: perché?
Traduzione velodimaya.net
Estratto da http://politicalblindspot.org/yes-monsanto-actually-did-buy-the-blackwater-mercenary-group/

Fonte: http://dharmablog.net
Alz

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