Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
La Red/Azione
Mario Monti, la Trilaterale e la censura su Wikipedia
Da svariati anni Wikipedia è ormai l’enciclopedia on line
più “autorevole” e più consultata. Il principio è quello di
un’enciclopedia “libera” in cui esistono dei moderatori-amministratori
che hanno un ruolo “puramente tecnico”. La versione italiana conta
ormai un milione di voci (la versione madre in inglese ne conta ben
quattro milioni).
La visibilità dell’enciclopedia sui motori di
ricerca è massima. Si cerchi su Google il nome di un qualsiasi
personaggio, istituzione, fatto storico, luogo geografico etc., la voce
relativa di Wikipedia apparirà inesorabilmente al primo posto.
Si provi
a cercare “Mario Monti” e accadrà la medesima cosa.
Idem per
“Commissione Trilaterale”.
Ora, per chi non lo sapesse, la Commissione
Trilaterale, come da definizione wikipediana, “è un gruppo di studio (think tank)
non governativo e non partitico fondato il 23 giugno 1973 per
iniziativa di David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank,
e di altri dirigenti e notabili, tra cui Henry Kissinger e Zbigniew
Brzezinski.
La Trilaterale conta come membri più di trecento privati
cittadini (uomini d’affari, politici, intellettuali) provenienti
dall’Europa, dal Giappone e dall’America Settentrionale, e ha
l’obiettivo di promuovere una cooperazione più stretta tra queste tre
aree”.
Una associazione di tecnocrati e
uomini d’affari, che, com’è noto, è stata spesso al centro di più o
meno bizzarre teorie del complotto.
Wikipedia stessa riporta due
opinioni, entrambe ormai datate:
Jacques Bordiot scrisse nel 1985: “il
vero obiettivo della Trilaterale è di esercitare una pressione politica
concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a
sottomettersi alla loro strategia globale”;
e Gilbert Larochelle nel
1990: “La cittadella trilaterale è un luogo protetto dove la téchne
è legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e
sorvegliano. Ricorrere alla competenza non è affatto un lusso, ma offre
la possibilità di mettere la società di fronte a se stessa. Il maggiore
benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata
superiorità, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso”.
Ma queste disquisizioni qui non ci
interessano.
La Trilaterale è comunque una organizzazione prestigiosa,
i cui membri dovrebbero e sono senz’altro fieri di farne parte (perché
la scelta è il riconoscimento comunque di un “merito” e di grandi
competenze in un determinato settore).
Dal punto di vista
organizzativo, ha una leadership collegiale:
i presidenti sono tre, in
rappresentanza dei gruppi europeo (il più numeroso), nordamericano e
asiatico-pacifico. Il ruolo dei presidenti e dei vice-presidenti,
citiamo ancora L’enciclopedia libera (da una vecchia versione della voce) è quello “di selezionare gli argomenti da discutere nei meeting,
di organizzarli, coordinarli e presiederli”.
Un unico italiano ha
ricoperto il prestigioso incarico di
Presidente europeo della
Trilaterale:
Mario Monti, dal 2010 al 2011.
Come tutti ricordano, nel
novembre 2011, nel pieno della tempesta finanziaria che ha travolto la
credibilità residua dell’ultimo governo Berlusconi e ne ha causato le
dimissioni, Mario Monti è stato nominato Presidente del Consiglio, e di
conseguenza ha dovuto lasciare la presidenza europea della Trilaterale
a Jean Claude Trichet, ex presidente della BCE.
Ora, il fatto che Monti
fosse un membro così autorevole della Trilaterale dovrebbe costituire
un vanto per il personaggio e per il Paese. Comunque la cosa appare
rilevante. E sembrerebbe assurdo nasconderlo o censurarlo in una voce
enciclopedica che elencava tutti i membri italiani della Commissione.
Ma gli amministratori de L’enciclopedia libera non sono di questo avviso. Basti vedere la pagina di discussione della voce.
Negli ultimi mesi ogni edit
tendente a citare semplicemente il ruolo di Monti all’interno della
Trilaterale veniva contestato e annullato in modo iperveloce dal
diligentissimo amministratore di turno
(talvolta con minaccia di ban sull’utente coinvolto).
Fino all’exploit
del 16 dicembre scorso:
un utente ha pensato bene di inserire una lista
cronologica dei Presidenti della Trilaterale (citando inevitabilmente
il nome di Monti); a quel punto, un altro diligente amministratore è
intervenuto annullando tutte le modifiche e i miglioramenti effettuati
nel frattempo da vari utenti (comprese revisioni ortografiche e
stilistiche, e correzioni di errori materiali) , riportando la voce ad
una versione precedente, datata ed incompleta (e priva naturalmente di
ogni riferimento a Mario Monti), nonché “bloccando” la voce per
limitarne ulteriori modifiche.
Quali le ragioni
di una così
incomprensibile e pervicace condotta?
Lo scrivente non vuole dare
ipotesi o giudicare,
ma semplicemente riportare questi fatti bizzarri,
lasciando volentieri alla libera fantasia del lettore
l’esercizio di
tali facoltà.
Collegamenti utili:
POSTILLA:
Lo stesso atteggiamento è stato tenuto nei confronti della voce Gruppo Bilderberg
il 21 dicembre scorso: un utente aveva inserito una breve sezione in
cui erano elencati i pochi italiani che avevano fatto parte dello steering committee,
tra i quali Mario Monti, Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa, i
fratelli Gianni e Umberto Agnelli. Dopo pochi secondi un diligente
amministratore ha cancellato la sezione, tacciandola di “localismo”, e
con tale scusa è intervenuto di nuovo sulla voce Trilaterale,
eliminando anche da essa la lista degli attuali membri italiani (tra i
quali il vice-segretario del PD Enrico Letta, John Elkann, P. F.
Guargaglini, Marco Tronchetti Provera etc.). Vedi la cronologia della voce e la discussione.
E purtroppo anche alla voce Bruegel è capitata la stessa cosa. I
l Bruegel è un altro think thank
co-fondato da Monti nel 2005 (e di cui egli è tuttora presidente
onorario; l’attuale presidente è ancora una volta Trichet), composto e
finanziato da vari stati europee sovrani, diverse multinazionali (di
cui nessuna italiana) e diversi istituti bancari centrali (tra i quali
non è rappresentata la Banca d’Italia), e che a fine 2010 pubblicizzò
la proposta di un default controllato dell’Eurozona.
La voce,
strettamente compilativa e senza giudizi di merito, è apparsa su
Wikipedia in italiano solo il 19 dicembre 2012, quand’era già da lungo
tempo presente su tutte le altre principali Wikipedie: ma la pagina, di
cui si può vedere una vecchia versione qui, è stata cancellata sempre il 21 dicembre ed addirittura protetta, per impedirne la ricreazione !
Infine, sulla voce Mario Monti
è stata soppressa un’intera sezione, puramente compilativa, che
riportava una serie di dati economici, senza giudizi (e in nota erano
citati articoli di quotidiani non certo ostili al governo Monti, quali La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, il Sole 24 Ore). L’aggiunta era stata effettuata la sera del 24 dicembre 2012, e il
solerte amministratore è intervenuto stavolta soltanto il 25 mattina
con tanto di commento sarcastico “È iniziata la campagna elettorale?”
(cfr. la cronologia della voce).
Si riporta qui di seguito il passo “censurato”,
perché il lettore si
renda conto:
“Durante l’anno del Governo Monti I il PIL italiano ha
registrato una contrazione del 2,4%. La contrazione del PIL non ha
giovato alle politiche di rigore, che avevano tra i primi obiettivi la
riduzione del debito pubblico. Il debito pubblico dell’Italia nel
novembre 2011 ammontava a 1916 miliardi di euro, il 119% del PIL: un
anno dopo aveva sfondato il tetto dei 2000 miliardi, e si era attestato
al 126% del PIL. L’aumento del debito pubblico di sette punti
percentuali rispetto al PIL è da addebitarsi anche e soprattutto alla
pronunciata contrazione di quest’ultimo. Il deficit annuo dell’Italia è
infatti leggermente diminuito per effetto dei tagli alla spesa sociale,
dell’introduzione dell’IMU, del rincaro dell’IVA e delle accise. Questi
provvedimenti hanno comportato un aumento della pressione fiscale
esercitata dallo Stato sui cittadini dal 50,5% al 55,2%. Progressi
significativi sono stati fatti sul fronte della lotta all’evasione
fiscale, in linea di continuità con le politiche del precedente governo
Berlusconi. La disoccupazione è cresciuta dall’8,6% al 10,8%. I consumi
degli italiani si sono contratti del 3,6%. Risultati positivi si sono
avuti sul piano dello spread, sceso da 500 a 300 punti, grazie
soprattutto all’energica difesa dell’euro da parte del presidente della
BCE, Mario Draghi.”
Gli utenti-amministratori intervenuti corrispondono ai nick di M7, Ignlig e Vituzzu, e sono tra i più attivi ed “autorevoli” nella Wikipedia italiana.
Firma: G. G.
Nessun commento:
Posta un commento