ACEA: SINDACO GENZANO, ROMA FA DA PADRONA, NON CI STIAMO GABBARINI,
DISSENSO DEI SINDACI DEL BACINO ATO2 (ANSA) - ROMA, 18 APR - I sindaci
dei Comuni dell'Ato2 hanno animato l'assemblea del bacino per l'acqua
che si è svolta oggi in Provincia. Un'assemblea aperta dagli interventi
del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti - che ha
chiesto un incontro al Comune di Roma per avere maggiore chiarezza
sulla volontà del sindaco di Roma Gianni Alemanno di cedere alcune
quote di Acea, e dagli assessori all'Ambiente di Provincia Michele
Civita e Regione Marco Mattei, ma che, come spiega il sindaco di
Genzano, Flavio Gabbarini, «ha visto il dibattito sulle proposte
strozzato da Roma Capitale». «Nonostante la richiesta firmata da 15
primi cittadini di rinviare la riunione visto il poco tempo a
disposizione per analizzare la documentazione - aggiunge - l'assemblea
è andata avanti facendo emergere, da parte di tutti i sindaci, le
criticità rispetto alla gestione del servizio idrico da parte di Acea.
Tutti i punti all'ordine del giorno, quindi sono passati, poichè il
Comune di Roma, detenendo il 51% di Acea, ha posto il veto su alcune
votazione». L'assemblea per i sindaci di Genzano, Velletri e Monte
Porzio Catone si è conclusa quando è stato discusso il IX punto,
l'adeguamento delle tariffe: «Abbiamo chiesto di rinviarlo - ha detto
Gabbarini - perchè è un punto importante e andava studiato meglio. Il
rinvio è stato negato e l'assemblea, sempre grazie al voto di Roma, ha
approvato la nuova tariffa. Allora abbiamo lasciato l'aula perchè non
ha senso discutere e procedere alle votazioni se poi queste sono
comunque condizionate dal voto del Campidoglio». Gabbarini ha comunque,
nei vari interventi, sollevato la questione del depuratore dei Landi,
un impianto nuovo e mai avviato. Ha chiesto poi un potenziamento dei
servizi al cittadino, «con l'apertura di nuovi sportelli sul territorio
oltre quelli di Velletri e Frascati che vadano a sostituire i camper,
insufficienti a rispondere alle esigenze delle persone. Infine, abbiamo
chiesto maggiore chiarezza e trasparenza sugli investimenti
programmati». Alla fine, tutti i punti all'ordine del giorno sono
passati ma, conclude Gabbarini, «quello che è emerso con forza è il
grande dissenso dei sindaci del bacino Ato2 nei confronti del servizio
erogato da Acea».(ANSA).
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