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«Ambiente e tumori». Una chiave di lettura che collega Il dottor
Celestino Panizza Il dottor Celestino Panizza industria, rifiuti e
sanità in una provincia – Brescia –, che vanta un numero di discariche
di rifiuti speciali e industrie tra i più alti d’Italia. E vanta tristi
record di patologie tumorali: un tasso di mortalità per neoplasie
epatiche doppio rispetto alla media nazionale. Un aumento inquietante
(8% l’anno) dei tumori infantili, soprattutto per bimbi sotto i tre
anni di vita. La relazione tra «Ambiente e tumori» sarà il titolo della
monografia presentata giovedì 17 maggio nella sala conferenze
dell’Ordine dei medici di Brescia (via Lamarmora, 167, zona sud della
città). L’iniziativa, che si terrà dalle 16.30 alle 20, è aperta a
tutta la cittadinanza. Con questo volume «si è cercato di offrire
prospettive diverse ed innovative del concetto di cancerogenesi –
scrive l’associazione di Oncologia Medica – e, di conseguenza, della
necessità di promuovere nuove modalità di approccio per il controllo
della malattia, partendo dalla riduzione delle esposizioni ad
inquinanti ambientali ed attuando una vera e propria Prevenzione
Primaria». A organizzare l’iniziativa sono l’Associazione medici per
l’ambiente e l’Associazione italiana di Oncologia Medica (AIOM). Sul
palco dei relatori ci saranno Ruggero Ridolfi (oncologo di Forlì),
Patrizia Gentilini (oncoematologo di Forlì), Giuseppe Masera
(professore alla Clinica Pediatrica dell’ Università di Milano –
Bicocca) e Celestino Panizza (Medico del Lavoro Brescia).
martedì 15 maggio 2012
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Ormai non abbiamo più tempo e di chiacchiere non sappiamo che farcene. La ricetta per uscire dalla valanga dei rifiuti che ci sta sommerrgendo in maniere anche insospettabili a chi non sia davvero addentro alla questione esiste. Esiste ma presuppone sangue, sudore e lacrime perché dobbiamo ripagare il debito che, per i nostri capricci di bambini viziati, abbiamo contratto con il Pianeta e con le g...enerazioni che verranno. Alla base di tutti ci sta l’informazione corretta, qualcosa che non è mai stata concessa. Mi dispiace dover fare la parte del “cattivo”, di quello che viene descritto dai furbetti, dai pigri e, me lo si conceda, dai gonzi, come l’”allarmista”, ma con le truffe si arriva solo al suicidio.
RispondiEliminaStefano Montanari