_(Fonte articolo, Maria Lanciotti, Castelli Notizie, clicca qui)
Sapere o non sapere, qui sta la differenza.
Informati e non delegare, l’invito rivolto a ogni cittadino.
Sabato scorso nel pomeriggio le associazioni ‘Terra sociale’, ‘No Debito’, ‘Differenzia-ti’, ‘Italia nostra’ dei Castelli Romani e Coordinamento No Inc si sono ritrovati in piazza Tommaso Frasconi a Genzano per una iniziativa congiunta a scopo informativo. “Queste manifestazioni servono soprattutto per ragguagliare i cittadini – sottolinea Francesco Ammendolia, presidente dell’associazione ‘Terra Sociale’ – perché le reti di comunicazione, per ora e anche in futuro, non daranno le informazioni necessarie per rendere realmente coscienti i cittadini. L’obiettivo – prosegue Ammendolia – è quello di creare una vasta una rete di organizzazioni di base, che faccia da intercomunicazione fra cittadini e istituzioni”.
Apre gli interventi Simone Carabella del No Inc che si rivolge alla piazza con il consueto trasporto, e riferendosi alla lotta contro l’inceneritore dei Castelli ricorda che la partita che si sta giocando oggi, fra alterne vicende, avrà ripercussioni pesantissime nel tempo a venire.
“Quello che si chiede è di partecipare, è l’informazione che fa la differenza – sostiene con forza Carabella – e anche se non ce la faremo, l’importante è sapere che si è fatto del tutto per dare un futuro ai nostri figli”.
Enrico del Vescovo, presidente di ‘Italia Nostra’, affronta e approfondisce la questione del debito pubblico e a seguire altri interventi che nell’insieme denunciano una situazione di stallo che porta allo sfinimento la popolazione. ‘Spending Review’ il nuovo sfuggente fantasma da cui ci si sente rincorsi nel dedalo impressionante di trappole e crepe. ‘Tagliare dove la spesa non è necessaria’ la formula che si presta a interpretazioni di comodo – o di mera necessità, fa lo stesso – che colpirà ulteriormente Sanità e Scuola Pubblica già al collasso. Triste quadro nazionale che però non deve annichilire la cittadinanza, ma anzi sollecitare ogni singolo a essere parte attiva in questa che è una vera guerra economica, non meno cruenta di quella fatta con eserciti e carri armati e sicuramente più ambigua e ingannevole.
E tornando alle beghe territoriali, alle falde acquifere compromesse, all’aria avvelenata e ai magheggi sempre più scoperti che ruotano attorno all’inceneritore dei Castelli, Daniele Castri dichiara:
“La cosa importante per Cerroni è l’aspetto economico. In Italia tutti gli inceneritori attualmente in funzione hanno fruito dei Cip6 e dei certificati verdi. I certificati il Co.La.Ri potrebbe averli, ma non i fondi. Da buon imprenditore – prosegue Castri – Cerroni sta cercando soldi pubblici e speriamo che il Governo Monti non finanzi un impianto che il Consiglio di Stato non ha voluto finanziare”. E chi c’è dietro all’ex prefetto Goffredo Sottile, Commissario delegato per l’emergenza ambientale nel territorio di Roma e Provincia a cui Cerroni nella famosa ‘nota riservata’ si rivolge per ricordare che “va tenuto nella massima urgente considerazione il sostegno del Governo per gli investimenti necessari (da mutuare attraverso Cassa Depositi e Prestiti o altri Istituti Finanziari)? “Non ne ho idea – è la risposta di Castri, che aggiunge: “Il modo per creare più problemi alla costruzione di un impianto folle, sarebbe quello di rendere noto il canale politico che Cerroni intende utilizzare”.
Intanto si sta sulla breccia con una serie di iniziative già nelle prossime settimane, mentre nel primo weekend di agosto parte il discamping in località Roncigliano, in una vigna messa a disposizione da un abitante del luogo.
Né mare né monti nemmeno quest’anno,
ma campeggio in collina per il No Inc e i tanti sostenitori,
a protezione di un territorio già duramente provato e che si vorrebbe ancora colpire fino al massacro.
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