Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

mercoledì 4 luglio 2012

Mancata raccolta differenziata a Roma costa 92 euro all’anno a famiglia

 
Venerdì 6 ore 18, assemblea pubblica, Cecchina, largo delle nazioni

Sabato 7 ore 20:30, cena di autofinanziamento, via di Montagnano


(Fonte articolo, clicca qui) La mancata raccolta differenziata provoca danni all’ambiente e all’economia e i costi della discarica vengono scaricati sulle bollette dei cittadini. Un esempio poco virtuoso in questo senso e’ quello della capitale che, essendo lontana dalle best practice nazionali in tema di differenziata, in 10 anni (dal 2001 al 2010) ha perso, in termini di benefici, 850 milioni di euro. Cio’ a causa di circa 4,8 tonnellate di rifiuti urbani mandati in discarica invece che alla raccolta e al riciclo che avrebbero invece generato un indotto di circa 419 milioni di euro. E’ quanto rileva Althesys, societa’ di consulenza nel settore delle utilities, che calcola in 5,9 milioni di tonnellate le emissioni di Co2 che si sarebbero evitate con la raccolta differenziata nel periodo esaminato. In altri termini, una bolletta virtuale del mancato riciclo per ogni famiglia romana (di tre persone) e’ pari a circa 92 euro all’anno negli ultimi dieci anni. Il piano del Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, prevede pero’ di passare dall’attuale 25,6% (dati Ama) al 50% di raccolta differenziata al 2014. Cio’, secondo Althesys, significherebbe 500mila tonnellate l’anno di rifiuti in meno da smaltire con un beneficio annuo di circa 105 milioni di euro. Questo equivale a 38 euro annui a testa per ogni cittadino romano, ovvero 114 euro per una famiglia media di tre persone. In pratica una famiglia romana risparmierebbe circa il 30%, visto che la bolletta media per i rifiuti e’ di circa 378 euro. L’obiettivo del 50% di raccolta differenziata al 2014, spiega Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys, “tecnicamente e’ fattibile. Ci sono varie realta’ italiane che hanno percentuali di raccolta differenziata superiori al 50%”. Per Marangoni, dunque, la capitale e’ in grado di raggiungere livelli di eccellenza: “serve – conclude – la volonta’ dei cittadini ma anche un sistema di raccolta adeguato”.

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