(Fonte articolo, Corriere della Sera, clicca qui)
La Valle Galeria lancia l’Sos, l’Europa risponde.
«Il sopralluogo non
lascia dubbi: stop a Malagrotta e no a Monti dell’Ortaccio»:
è chiaro
il giudizio espresso da Erminia Mazzoni, presidente della Commissione
petizioni dell’Europarlamento, in missione a Roma il 29 ottobre per
monitorare il caso-rifiuti nella Capitale.
La delegazione con a capo
oltre alla Mazzoni, l’olandese Judith Merkies e l’eurodeputata verde
Margret Aucken, ha visitato la mega-discarica per poi recarsi alle cave
di Monti dell’Ortaccio, sito indicato dal prefetto Goffredo Sottile per
accogliere provvisoriamente i rifiuti di Roma.
La commissione è
intervenuta proprio in risposta all’appello dei residenti della Valle
Galeria, preoccupati dall’arrivo di nuove discariche in una zona già
altamente inquinata.
Le parole della Mazzoni sembrano dare ragione al
fronte cittadino.
«La scelta del Commissario Sottile va assolutamente
riconsiderata.
Non si può accettare una forma di accanimento»,
ha
avvertito l’europarlamentare.
Primo passo della Commissione sarà quello
di ottenere un confronto con il Prefetto Sottile su possibili siti
alternativi e di chiedere al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini
«precise rassicurazioni sulle azioni poste in essere per uscire fuori
dalla morsa asfissiante delle discariche».
«La commissione Europea ha
sospeso la procedura di infrazione dopo aver ricevuto il piano Lazio,
ma la Regione rimane sotto monitoraggio.
Le cose che stanno accadendo
nella Capitale rischiano di far saltare definitivamente il dialogo con
l’Unione europea»,
ha avvertito Mazzoni.
La delegazione, dopo il sopralluogo alle discariche presenti e future di Roma, ha incontrato cittadini e comitati insieme al presidente del XVI municipio Fabio Bellini, nell’aula consiliare del XV Municipio di via Mazzacurati. Il folto gruppo era composto anche dai parlamentari europei italiani Guido Milana e David Sassoli del Pd, Roberta Angelilli e Alfredo Antoniozzi del Pdl. «Quello che chiedevamo era di venire interpellati, – sottolinea Angelo Vastola del comitato Piana del Sole–Valle Galeria – come prevede anche il mandato di Sottile e come già l’europarlamentare Merkies ha ribadito. La commissione ha confermato le nostre convinzioni». E’ stato il patron di Malagrotta, Manlio Ceroni in persona, a fare da guida alla commissione europea nella sua discarica. «Sono un benefattore, altro che processi», si difende l’imprenditore in merito alle inchieste giudiziarie che lo vedono indagato, tra le altre accuse, per associazione a delinquere per truffa e traffico illecito di rifiuti. «Da 66 anni tratto monnezza e rappresento un self made man. Dagli imprenditori del settore sono considerato il numero uno. – spiega Cerroni in una lunga lettera pubblicata in una pagina pubblicitaria a pagamento sul Corriere della Sera – Dal 1964 a oggi il gruppo ha trattato in tutto il pianeta 150 milioni di tonnellate di rifiuti. Ho sempre trattato gli esponenti politici e i funzionari pubblici con franchezza e massimo rispetto: è falso che abbia ottenuto da loro trattamenti di favore. Malagrotta è stata la fortuna e la salvezza di Roma». Cerroni risponde anche sulle presunte irregolarità riscontrate alle cave di Monti dell’Ortaccio: «il sito è a norma, le autorizzazioni ci sono tutte: sarà il Commissario Sottile a decidere». Massima sicurezza ambientale anche per l’impianto di Albano dove, sottolinea Cerroni, la sua Pontina Ambiente «ha perso denaro, non certo ottenuto un arricchimento indebito», visti gli aumenti che «i gestori dei termovalorizzatori di Colleferro applicavano alla Pontina Ambiente, per altro verso la ricorrente interruzione di Cdr dovuto a carenze tecniche e a manutenzione ordinaria». «La tariffa si applicava e si applica a tutti i rifiuti conferiti e apparentemente poteva sembrare eccedente nei casi di minori ritiri di Cdr da parte dei termovalorizzatori. – spiega infine il re dei rifiuti laziali – A tale eccedenza però faceva sempre riscontro un maggior costo dovuto al Cdr non assoggettato a combustione, che, necessariamente, doveva essere smaltito a discarica per garantire il servizio ai Comuni utenti».
"L'eccezione che diventa regola in Italia compromette la gestione legittima del ciclo dei rifiuti, un esercizio pieno della partecipazione dei cittadini e il principio fondamentale di democrazia».(Commissione UE)
RispondiEliminaPer Cerroni, nonostante le ...
pesantissime indagini in corso, anzichè la pensione, si aprono le porte di tante altre nuove iniziative imprenditoriali ...
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/rifiuti_commissione_europea_monti_dellortaccio/notizie/228697.shtml
Manlio Cerroni, stamattina, nel corso dell’ispezione della Commissione UE, ha chiesto di: “essere nominato vice-commissario per risolvere la questione rifiuti nella capitale. Ma perché si arriva sempre a me per risolvere il problema rifiuti...
Elimina? Forse perché sono quello che ne sa più di tutti."
Sulla questione di portare i rifiuti non trattati di Roma all'estero, Cerroni è stato lapidario: "E' una follia perché ci sono le soluzioni e non capisco perché vadano portati all'estero".
La soluzione per lui è quella di "fare la discarica oltre a realizzare il quinto impianto di TMB per coprire tutta la disponibilità di cui Roma ha necessità, il resto va lavorato con i gassificatori...".
Il “supremo” non cede le armi …
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/29/news/rifiti_a_malagrotta_al_via_la_visita_commissione_ue-45491101/