- Assemblea pubblica contro l’impianto di combustione oli da localizzare in via Cancelliera di Albano 14/b autorizzato da Provincia di Roma e Comune di Albano Laziale. L’assemblea si terrà martedi 6 novembre alle ore 18:30 presso il centro sportivo OK Club di via Pantanelle località Cancelliera. La cittadinanza è invitata a partecipare.
- Blob, Rai Tre, dedica un’altra puntata (dopo Pro-Fumo e Nonsoloilva) alla vertenza dell’inceneritore dei Castelli Romani e della discarica di Albano Laziale. Appuntamento sabato 3 novembre ore 19:50 Rai Tre.
(Fonte articolo, clicca qui)
Pare che.
Volsca Ambiente e Servizi Spa preferisca l’anaerobico
all’aerobico.
Tanto che.
Pare sia stato presentato il progetto
definitivo di Digestione Anaerobica dei rifiuti urbani in zona
Lazzaria.
Il progetto dovrebbe trattare l’organico di Velletri e di
Albano, salvo estendersi nel territorio castellano. Il progetto viene
reclamizzato come altamente ‘ecologico’ dalle amministrazioni
favorevoli, ma attente ricerche estranee ai bilanci comunali, e
accortissime al bilancio ambientale, affermano il contrario.
E perché
la Volsca Ambiente e Servizi Spa opta per l’anaerobico anziché per
l’aerobico?
Sapendo che.
Il trattamento aerobico dell’umido dei rifiuti
urbani demolisce in modo ‘naturale’ la sostanza organica e non produce
gas combustibili, mentre l’anaerobico agisce per lo più a caldo con
produzione di gas e percolato liquido e il rifiuto esausto
‘stabilizzato’ in presenza d’aria dà origine ad un prodotto di
composizione chimica di qualità nettamente inferiore al compost
aerobico o a un nuovo rifiuto da sversare ancora in discarica.
Bah! Boh! Eppure una spiegazione c’è.
Pare che.
Siccome il gas prodotto dalla Digestione Anaerobica (DA)
viene bruciato per produrre Energia Elettrica (EE) venduta al Gestore
Servizio Elettrico (GSE), e sono stati introdotti con una serie di
decreti legislativi grossissimi incentivi (certificati verdi) alla
produzione di energia elettrica da biomasse solide e liquide (ultimo il
DM del 6 luglio 2012), ecco che. La scelta della Volsca Ambiente e
Servizi Spa si capisce eccome, qui si tratta di appetibilissimi
incentivi da intascare.
Salvo che.
Nel progetto Volsca pare che.
Siccome lo studio preliminare prevede che tratterà solo in parte
(particina, particella?) l’organico ‘pulito’ del porta a porta (a
proposito, come va l’esperimento dei primi step?) mentre una grossa
parte verrà dal (famigerato) Trattamento Meccanico Biologico (TMB)
dell’indifferenziata e altri rifiuti organici, più la parte siglata FOS
e non meglio identificata (forse quella che proviene dal TMB?)
destinata dopo la DA a finire in discarica (e non a compostaggio come
pare si vada reclamizzando), trattandosi di materiale carico di
microinquinanti di varia natura, ecco che.
Siccome per quello che è
consentito visionare dai dati progettuali non risulta (al momento) se e
come verrà trattato il percolato della DA, il quale richiede un
impianto di depurazione specifico di cui (sempre al momento) non esiste
traccia,
ecco che.
Il pensiero vola, nero nero, all’inceneritore di
Albano, di cui i progettisti giuravano e spergiuravano che.
Tutto
smentito.
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