Basta con i no dei politici.
Basta con la sindrome nimby anche negli
enti locali.
”Qui nessuno sceglie e Roma rischia di essere invasa dai
rifiuti”:
il ministro dell’Ambiente Corrado Clini non ha mezze misure
nell’attaccare i veti politici sulla nuova discarica di Roma che
potrebbero trascinare la capitale dal prossimo primo gennaio in un
inferno di spazzatura.
”Il commissario Goffredo Sottile sta lavorando
su delle soluzioni, ma se alla fine non risulteranno praticabili per
un’opposizione politica, o Roma si riempie di rifiuti oppure il governo
si fa carico di iniziative eccezionali. Insomma se nessuno decide
decideremo noi”, tuona dopo avere incontrato la delegazione di
europarlamentari in missione rifiuti a Roma.
Il rischio dell’assenza di
una gestione dei rifiuti nella capitale d’Italia e’ ”inaccettabile” per
il ministro dell Ambiente Corrado Clini che ”di conseguenza suggerira’
di adottare misure straordinarie non negoziabili con la Regione e le
istituzioni locali, in linea con le direttive europee e le leggi
nazionali, per la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma”.
In
ballo c’e’ la scelta di Monti dell’Ortaccio come discarica alternativa
di Roma. Una scelta contestata a vario titolo da tutti gli enti locali
e che, fortemente voluta dal commissario ai rifiuti e prefetto Goffredo
Sottile, ha collezionato una serie di no e non solo tra i cittadini.
Anche oggi Campidoglio, Provincia di Roma e Regione Lazio hanno
ribadito la loro contrarieta’ al sito alla delegazione del parlamento
europeo.
Ma Sottile non fa giri di parole.
”L’unica alternativa vera a
Monti dell’Ortaccio sono i rifiuti a via Nazionale”, chiosa
ironicamente paventando scene da giorni del disastro napoletano nel
centro di Roma.
”Sono otto mesi che ci stiamo occupando del problema
rifiuti di Roma e per otto mesi abbiamo avuto il gioco dell’oca –
affonda il ministro – Ogni volta che e’ venuta fuori una soluzione, non
andava bene all’uno o all’altro. Adesso basta giocare”. E tra le strade
percorribili il ministro vede anche quella di mandare i rifiuti
all’estero. ”Si ma lo fara’ il Comune”, precisa sottolineando chi e’
tenuto a farlo. Secondo Clini, ”e’ scandaloso che in questi anni le
amministrazioni e i cittadini di Roma invece di pretendere il
trattamento dei rifiuti abbiano consentito che quelli non trattati
andassero in discarica, avendone come vantaggio una tariffa bassa.
Io
faccio il ministro da novembre 2011, la discarica di Malagrotta c’e’ da
40 anni ed e’ stata gestita da amministrazioni elette dai cittadini”.
Oggi, poi, precisa entrando in commissione Ecomafie ”c’e’ una carenza
di interlocutori che hanno per legge la competenza sui rifiuti.
Il
Lazio e’ peggio della Campania, anche perche’ li’ ci sono interlocutori
che operano. Ma stiamo cercando di fare del nostro meglio. A Roma le
cose non sono veloci come noi vorremmo” e vengono ”complicate dalla
crisi della Regione. Spero che Sottile riesca a concludere il suo
lavoro ed eviti che la situazione di Roma diventi grave”.
nooooooooooooooooooooooooooo ste notizie de prima mattina mettono l'amaro in bocca ma te pare possibile che una persona che imponga una cosa che i cittadini non vogliono vada a favorire una persona che è proprietaria di un terreno e non garantisca un processo di smaltimento dei rifiuti tale che salvaguardi l'ambiente e la salute delle persone solo perchè il proprietario della discarica e della futura nuova discarica debba guadagnarci sopra ? i costi dei tumori o delle varie conseguenze negative sulla salute dei cittadini certificate possibile non contino nulla ? ma il ministro dell'ambiente non tuteli l'ambiente? uno che sbaglia sull'ilva andando contro i magistrati non dovrebbe ricoprire nemmeno cariche pubbliche poichè si palesano interessi personali particolari a spese della cotllettività sia a livello economico sia a livello di salute e salubrità ambientale ragazzi non bisogna lasciar delega a chi non tutela gli interessi dei cittadini!
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