Sabato 24 Novembre 2012
Un corteo di 20.000 studenti ha invaso nuovamente le strade di Roma,
aperto dai book block e da uno striscione che recitava
‘Contro crisi e
austerità riprendiamoci la città’.
La manifestazione ha raccolto
migliaia di studenti delle scuole superiori e dell’università, partiti
dalla Piramide per dirigersi verso i palazzi del potere.
Lo scenario della capitale non era diverso da quello dello scorso 14N: una città completamente blindata dalle camionette e dai cordoni della polizia ma nonostante gli allarmismi istituzionali e i da più parti invocati divieti di manifestare, il corteo di oggi è tornato a riempire le strade di Roma, riuscendo nell’intento di bloccare la città.
La manifestazione ha attraversato nuovamente le strade del 14N e in via Arenula il blindatissimo ministero della Giustizia è stato bersagliato da uova, fumogeni e fischi.
Il corteo si è poi concluso al Colosseo e una parte degli studenti si è diretta verso il presidio antifascista di piazza dell'Esquilino (poi trasformatosi nuovamente in corteo) indetto contro la sfilata dei fascisti di Casa Pound prevista per oggi pomeriggio a Roma.
A dieci giorni dalla mobilitazione transnazionale del 14 Novembre, gli studenti romani hanno dunque invaso nuovamente la capitale, scegliendo di disertare la piazza e le parole d'ordine dei sindacati (tiratisi quasi tutti fuori dallo sciopero di oggi) e di tornare nelle strade con le pratiche e gli obiettivi che hanno caratterizzato le piazze del 5 Ottobre e del 14N, ripartendo dalle scuole occupate e dalle facoltà.
Il corteo si è concluso rilanciando verso una nuova settimana di occupazioni in numerosi istituti di Roma e verso la data del 6 Dicembre, già raccolta dagli studenti medi di tutta Italia.
In nome di tutte/i le studentesse e gli studenti palestinesi, in
particolare gli studenti di Gaza, salutiamo profondamente la vostra
lotta in difesa dei legittimi diritti vi informiamo che siamo con voi e
le vostre giuste richieste. Siamo certi che riuscirete a raggiungere i
vostri nobili obiettivi.
Lo scenario della capitale non era diverso da quello dello scorso 14N: una città completamente blindata dalle camionette e dai cordoni della polizia ma nonostante gli allarmismi istituzionali e i da più parti invocati divieti di manifestare, il corteo di oggi è tornato a riempire le strade di Roma, riuscendo nell’intento di bloccare la città.
La manifestazione ha attraversato nuovamente le strade del 14N e in via Arenula il blindatissimo ministero della Giustizia è stato bersagliato da uova, fumogeni e fischi.
Il corteo si è poi concluso al Colosseo e una parte degli studenti si è diretta verso il presidio antifascista di piazza dell'Esquilino (poi trasformatosi nuovamente in corteo) indetto contro la sfilata dei fascisti di Casa Pound prevista per oggi pomeriggio a Roma.
A dieci giorni dalla mobilitazione transnazionale del 14 Novembre, gli studenti romani hanno dunque invaso nuovamente la capitale, scegliendo di disertare la piazza e le parole d'ordine dei sindacati (tiratisi quasi tutti fuori dallo sciopero di oggi) e di tornare nelle strade con le pratiche e gli obiettivi che hanno caratterizzato le piazze del 5 Ottobre e del 14N, ripartendo dalle scuole occupate e dalle facoltà.
Il corteo si è concluso rilanciando verso una nuova settimana di occupazioni in numerosi istituti di Roma e verso la data del 6 Dicembre, già raccolta dagli studenti medi di tutta Italia.
La Palestina è con voi!
Messaggio agli studenti e alle studentesse in lotta
Lunedì 26 Novembre 2012
Care compagne e cari compagni,
Crediamo che ogni lotta/mobilitazione studentesca ovunque sia giovi a favore degli studenti nel mondo e riteniamo che gli studenti siano una forza principale per il cambiamento delle nostre società. Per questo motivo i cacciabombardieri sionisti colpiscono in ogni aggressione le scuole e le università delle città palestinesi come sta succedendo in questi giorni a Gaza. I sionisti pensano che colpire i giovani ed i ragazzi delle scuole e università possa intimorire le generazioni del futuro. Però, noi abbiamo giurato per noi stessi e per gli studenti caduti rinnovando anche a voi in lotta la nostra promessa di non arrenderci o piegarci di fronte alla micidiale macchina repressiva dell’occupante.
Noi, dalla terra della resistenza Palestina, vi chiediamo di resistere e continuare la vostra lotta per:
- boicottare la cooperazione accademica tra le vostre università e quelle dello stato d’apartheid israeliano
- esigere dal vostro governo di fermare lo spreco di danaro pubblico della cooperazione scientifico militare con lo stato d’apartheid israeliano; tali soldi devono andare a favore della scuola pubblica, dell’università e della ricerca.
- creare mezzi d’informazione alternativa nelle scuole e università capaci di informare correttamente sui diritti del movimento studentesco internazionale incluso quel palestinese per smascherare le informazioni mediatiche del potere costituito.
Le vostre ed i vostri compagne/i studenti palestinesi.
Il fronte d’azione studentesco progressista
chi sono e cosa vogliono i book block per cosa scendono in piazza cosa credono che le idee possano fermare gli eserciti? ;)
RispondiEliminaya .. già già .. Angelo sei offuscato dalla parola "Pace" a tal punto ?! :-P
Eliminal'esercito più pericoloso al mondo .. quello dei Saperi .. quello della Conoscenza .. .. i veri black block (.. EGF ..) agli studenti nun fanno 'n baffo se vegono presi a librate: una manifestazione "pacifica e di massa" è assai difficile da far infiltrare da qei criminali ignoranti della gendarmeria europea .. è un gran bel sfottò: boock block - black block ..per chi se lo fosse perso riporto il video del meraviglioso intervento della studentessa universitaria a Clini ed a tutti i vari Baroni in pompa magna in apertura dell'anno accademico:
'Risorge il Movimento degli studenti Nuova coscienza di massa e una stupenda interprete'
http://youtu.be/7URRxjIy2eU - caricato sul canale youtube di Paolo Ferraro -
DIVULGHIAMOLO!! E' ORA DI DIRE BASTA E BLOCKARE TUTTO !!