Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

venerdì 30 novembre 2012

Miseria e Nobiltà


A quali soggetti e a quali ripartizioni di blocco si riferiscono queste due parole ci pare scontato e banale.  

Come banale - ma necessario - è dover ancora una volta annotare le meschinerie cui la congrega politico-giornalistica si affida nel disperato tentativo di legittimare un'opera (il Tav) e delle operazioncine 
(arresti, denunce, processi, ecc) che alla maggioranza degli/e italian* appaiono in tutta la loro limpidezza.

Il campionario degli articoli oggi leggibili sulla carta stampata o sul web testimoniano della bassezza di chi, avendo ormai rinunciato a qualsiasi onesta intellettuale e alla benché minima adesione a principi di deontologia professionale, si accontenta di eseguire lo sporco lavoro di servizio ai potenti di turno.

Da qualche tempo la consegna è chiara:  

il Tav, l'idea-Tav, il principio che certe decisioni non si mettono in discussione,  che tutto ciò che dietro questa bandiera ormai si riconosce dev'essere schiacciato è parte integrante del modus operandi quotidiano del giornalismo mainstream. 

Bella scoperta, si dirà  .. ..

Il fatto è che mai come oggi e mai come in questa vicenda gli ordini vengono rispettati alla lettera e il modulo del come fare l'informazione viene incorporato tanto fedelmente.

Si dovrà dire che "i lavori sono iniziati" 
e allora si fa la foto di una trivella in posizione 
senza verificare se un'ora dopo sta effettivamente lavorando;  

Si dovrà comunicare ai lettori che il presidio è stato sgomberato e non si verificherà se il movimento lo riconquista 
(alle 22.30, quando i giornali non sono ancora in stampa!); 

Si dovrà soprattutto confezionare una notizia 
che racconta di branchi di violenti che occupano e minacciano (?)
i lavoratori di un ufficio e per sostenere la legittimità di arresti 
(domiciliari) ridicoli 

Si monteranno sopra immagini di scontri presi da altri momenti 
della lotta no tav   .. .. e  avanti di questo passo.

Così, le tante storie di dignità e resistenza di questi compagni e compagne spariscono perchè è più importante individuare figure già conosciute, parlare di "prima e seconda linea dell'askatasuna" 
 
(rispetto a cosa?)

invece di misurarsi col fatto che l'operazione contro "i duri" e "i violenti" è una montatura ridicola e che la valle e il movimento notav non si piegano.
Qua non si tratta di sprecare fiato nell'ennesimo lamento vittimista cui i movimenti troppo spesso si abbandonano  .. .. 
 

(gli/le arrestat* sanno benissimo che il rischio delle Lotte 
è quello che li vede oggi privati della loro Libertà !!)


.. .. quanto di sottolineare la debolezza politica di chi è obbligato a ricorrere alla menzogna e al ridicolo per far fronte a una rigidità politica che può fungere da riferimento per tanti embrioni d'insoddisfazione che covano ai quattro angoli del paese.

La Dignità e la Tranquillità dei/le compagn* arrestat* 
(tutt*, nessun* esclus*) 
 è l'ennesima prova della forza di un movimento 
che non ha bisogno di ricorerre a sotterfugi e meschinità 
per continuare la propria lotta.  


Dall'altra parte c'è solo una lunga lista di miserabili 
che si guadagnano da vivere rubando a tutt* senza rischiare niente, 
appropriandosi di ciò che ci appartiene, 
osservatori della sola legge dell'arraffo prima che tutto crolli 
(après moi le déluge), 
oppure benevoli esecutori degli ordini dei Palazzi: 

pennivendoli, sbirri che fanno carriera 
e diventano Cavalieri della Repubblica, tamarri di quart'ordine 
che a forza di leccare il culo diventano "onorevoli".

Per fortuna stiamo da questa parte della barricata....

 Infoaut
 

SIAMO TUTTI NO-TAV .. .. LA VALLE NON SI ARRESTA

QUESTA VOLTA LA TORINO-LIONE LA FACCIAMO NOI
 
SI PARTE E SI TORNA INSIEME
PER LA MOBILITAZIONE DEL 3 DICEMBRE A LIONE

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