Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

lunedì 24 settembre 2012

Comunidad Mapuche Antonio Panitru de Lonkomahuida incia proceso de recuperación contra Forestal Minico

La Comunidad Mapuche Antonio Panitru de Lonkomahuida señala a la opinión pública lo que sigue:

1. Que a contar del día de hoy hacemos uso de nuestro predio denominado hijuela los Perales que por muchos años y de manera fraudulenta es usado hoy por forestal Mininco.

2. Que se dio aviso hace más de 1 año a forestal Mininco de su mal accionar usufructuando nuestro predio, del cual no hemos recibido respuesta.

3. Que exigimos al gobierno y sus instituciones judiciales que siempre persiguen a las comunidades encarcelando a nuestros hermanos, se hagan uso de los mismos instrumentos judiciales para sancionar los abusos que ha incurrido esta empresa en nuestro predio.

4. Exigimos que a la brevedad la empresa Forestal Mininco devuelva la parte usufructuada de hijuela los Perales. Y a la vez se indemnicen a nuestra comunidad por los años que han usufructuado nuestro predio y la persecución policial en contra de integrantes de nuestra comunidad cuando reclamaron esta situación.
Dada esta realidad nuestra comunidad comienza el día de hoy a cosechar las plantaciones de pino que tiene en su interior nuestro predio.
Atte.

Directiva de Comunidad Mapuche Antonio Panitru de Lonkomahuida.

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