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L’ipotesi è più che concreta. Il commissario all’emergenza rifiuti,
Goffredo Sottile, si è sempre detto fiducioso che questa data sarà
rispettata. Ma questa certezza sta iniziando a vacillare. Il tempo
stringe. Il progetto per il nuovo sito temporaneo a Monti dell’Ortaccio
deve ancora superare l’ostacolo della conferenza dei servizi con
Campidoglio, Provincia e Regione, che hanno messo sul tavolo i loro
«pareri negativi». Il prefetto Sottile, lette le relazioni degli enti
locali, spera di fare presto, ma spiega: «Sono molto preoccupato per
questa situazione. Potremmo non farcela per fine dicembre. Dal punto di
vista dei lavori dipenderà anche dalle condizioni meteorologiche dei
prossimi mesi». L’ennesima proroga, probabilmente di pochi mesi, è
quindi dietro l’angolo. Il Consorzio Colari, dell’avvocato Manlio
Cerroni (già proprietario di Malagrotta) deve presentare gli «atti
integrativi» al progetto per superare i pareri negativi esposti dagli
enti locali. «La prima parte di queste integrazioni devono arrivare in
questi giorni – dice Sottile – gli altri documenti arriveranno entro la
fine della prossima settimana». La conferenza dei servizi, infatti, si
dovrebbe riunire nuovamente l’8 ottobre. Oltre ai problemi di ordine
istituzionale, il prefetto deve fare i conti anche con le proteste dei
cittadini che venerdì notte hanno bloccato i camion all’ingresso
dell’inceneritore Ama per i rifiuti ospedalieri di Ponte Malnome, a due
passi da Malagrotta. Il commissario preferisce non commentare quanto
accaduto e ammonisce: «Noi andiamo avanti». Il presidente della
Provincia, Nicola Zingaretti, intervenuto a un convegno sui rifiuti
all’Università Roma Tre, lancia la sua «rivoluzione» in quattro punti
per superare l’emergenza rifiuti: «fiducia dei cittadini»,
«partecipazione», «responsabilità» e «innovazione». Non si tratta di
misure concrete ma di buone intenzioni da tradurre nella pratica.
Riguardo alla fiducia, Zingaretti ammette che «i cittadini giustamente
non sempre si fidano delle istituzioni». Poi ha ricordato che lui aveva
«individuato un sito piccolo, provvisorio, di rifiuti trattati da
valutare in conferenza dei servizi, conferenza che non è mai stata
fatta». Il riferimento è a Pian dell’Olmo, uno dei siti scelti dal
prefetto Pecoraro, all’epoca commissario, poi scartato dal ministro
all’Ambiente Corrado Clini. Sul tema dell’innovazione Zingaretti
auspica l’impegno di imprese e atenei, ma ricorda anche che tutto deve
passare prima dall’incremento della raccolta differenziata. Il ministro
Clini, nel frattempo, ha precisato che intende «aggiornare gli
obiettivi stabiliti dalla legge per il trattamento dei rifiuti urbani,
per adeguarli alle nuove direttive europee». Si tratta delle norme che
dovranno essere rispettate anche nella nuova discarica di Monti
dell’Ortaccio. Provincia e Comune hanno messo in evidenza criticità
«ambientali», «assenza di prove di permeabilità» e proprio la «non
conformità alle norme vigenti in materia ambientale». Il prefetto
Sottile si è sempre detto fiducioso che questi problemi saranno
superati. La conferenza dei servizi, però, ha dei tempi fisiologici.
Come detto, la prossima seduta si terrà l’8 ottobre. E non sarà
l’ultima. Mancano tre mesi alla scadenza della proroga di Malagrotta.
Il tempo non gioca a favore del commissario. Per questo Sottile si dice
«preoccupato».
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