Comunicato di pubblica resistenza al DDL intercettazioni

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".

Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

Questo sito si dichiara altresì .. per imprescindibili motivi sia etici che politici .. deberlusconizzato .. demontizzato .. degrillizzato

martedì 18 settembre 2012

GLI USA BOICOTTANO APERTAMENTE LA KESH FOUNDATION

Il Prof. Keshe della Kesh Foundation pubblica questo comunicato: 

Con il recente decreto presidenziale firmato come legge dal presidente Obama, l’uso da altri governi delle tecnologie spaziali sviluppate dalla Fondazione Keshe e altri simili è ormai diventato un reato penale. Ciò significa che gli scienziati non possono rilasciare la loro tecnologia al pubblico o ad eventuali governi a meno che non sia per uso bellico e vantaggioso per le armi occidentali. Non accettiamo una tale castrazione della scienza e chiediamo al governo degli Stati Uniti d’America di chiarire quanto scritto su questo decreto emesso dalla Casa Bianca. Questa legge, questo decreto, è stato creato per mettere a tacere la Fondazione Keshe e altre organizzazioni di ricerca, con il proposito di esercitare pressioni sulla popolazione americana, in modo che solo la loro tecnologia (quella degli Stati Uniti) possa essere accettata in tutto il mondo. Il decreto presidenziale è contro la libertà scientifica internazionale per la condivisione dello sviluppo, della ricerca e dell’informazione, e questo è una legge “bavaglio” sulle organizzazioni scientifiche come la nostra.


Federazione degli Scienziati Americani: La Segretezza sulle Invenzioni è ancora Forte


http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6464.7

Quindi gli Stati Uniti sembra stiano cercando di boicottare la presentazione ufficiale del 6/9/2012, l’invito fatto dalla Fondazione alle rappresentanze dei governi mondiali e quindi l’applicazione pratica di tali scoperte. 

Il comunicato di Mr Keshe in questo sito web:
http://www.keshefoundation.org/en/

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