aggiornamento h23.30:
Nonostante
la lunga giornata di assedio, le cariche e i proiettili di gomma della
polizia, sono ancora migliaia le persone che manifestano, tuttora
radunate in plaza Neptuno.
Le
notizie più recenti riferiscono di 40 arrestati e diverse decine di
feriti ma i numeri sono in continuo aumento per le frequenti cariche
della polizia che per tutto il giorno ha affrontato con difficoltà e
nervosismo il grandissimo numero e la determinazione delle persone
scese in piazza.
Nel frattempo
in tutto il paese stanno circolando gli appelli per riunirsi in grandi
assemblee domani mattina e nei prossimi giorni, per dare continuità
alla straordinaria mobilitazione messa in campo nella giornata di oggi.
h 21.00:Dopo numerose cariche che si sono susseguite, in piazza Neptuno rimangono decine di migliaia di manifestanti di fronte a uno schieramento della polizia. Diverse cariche continuano a prodursi a distanza di poco tempo. Numerosi risultano i feriti e gli arrestati. La piazza è ancora decisa a rimanere unita e decisa a non andare via, mentre i boati si fanno sempre più alti. L'ambiente continua a surriscaldarsi e la rabbia cresce.
h 19.15:Le cariche sono partite in questo momento, mentre alcuni dei manifestanti cercavano di abbattere le recinzioni. La polizia aggredisce un manifestante che stava in prima fila nella manifestazione. Tensioni e cariche della polizia continuano nella zona di Neptuno.
h 19.00:Mentre gli elicotteri sorvolano la zona e i poliziotti indossano i caschi, migliaia di persone continuano a dirigersi verso il Parlamento. Per il momento sono in circa 20mila che stanno partecipando all'assedio. Le persone si stanno posizionando intorno all'edificio.
h 18.30:Un uomo di mezza età con una bandiera del sindacato andaluso dei lavoratori (SAT) è stato arrestato dalla polizia dopo essere salito sulla recinzione di protezione che circonda il Parlamento. A Sevilla nel frattempo, circa 3mila persone -convocate dal sindacato SAT- si sono radunate sotto il parlamento andaluso, scandendo cori al grido "O ci lasciano entrare o entriamo con la forza!". Nel frattempo circa 10mila persone continuano a raggiungere lentamente il Parlamento di Madrid.
Già dalle prime ore del
mattino lo stato di allerta intorno al Parlamento spagnolo si è acceso.
Un ingente schieramento di forze dell'ordine formato da si è
posizionato nell'area antistante. La fotografia è chiara, il Palacio de
Congresos risulta completamente blindato da 1400 poliziotti in tenuta
antisommossa, da mezzi e da transenne.
C'è chi tra i politici - terrorizzati all'idea della mobilitazione convocata da giorni dalla piattaforma "en pie!" (in piedi!) e dal gruppo Azione di coordinamento per il 25S- rilasciava dichiarazioni su un tentativo di colpo di stato o paragoni simili. Sintomo di come il governo di Rajoy sia cosciente di giocare una partita non così facile, attanagliato dalla crisi e dalla popolazione ormai impaziente di subire la politica d'austerità dettata dall'emergenza.
C'è chi tra i politici - terrorizzati all'idea della mobilitazione convocata da giorni dalla piattaforma "en pie!" (in piedi!) e dal gruppo Azione di coordinamento per il 25S- rilasciava dichiarazioni su un tentativo di colpo di stato o paragoni simili. Sintomo di come il governo di Rajoy sia cosciente di giocare una partita non così facile, attanagliato dalla crisi e dalla popolazione ormai impaziente di subire la politica d'austerità dettata dall'emergenza.
Da vari punti
della penisola iberica e da alcuni paesi d'Europa, migliaia di persone
hanno raggiunto Madrid con autobus e macchine per partecipare
all'appuntamento tanto atteso del 25S, molti sono stati i pullman
fermati durante il tragitto, e non potevano certo mancare le
identificazioni e le perquisizioni di quanti, dentro quei pullman, si
recavano al concentramento. "Circondiamo il Parlamento fino a quando
non si dimettono!". Con queste parole d'ordine si è dato il via alla
giornata che ha previsto varie iniziative al suo interno tra cui un
pranzo popolare, essemblee e azioni di vario tipo. Uno striscione con
su scritto "Que se vayan todos" apre il corteo appena partito e che si
sta dirigendo verso il parlamento. Molti i giornalisti che sono stati
identificati prima che iniziasse il corteo. La tensione è alta per la
quantità di poliziotti presenti nelle strade, tuttavia in migliaia in
questo momento stanno marciando scandendo slogan di vario tipo, mentre
un gruppo di manifestanti si trova già nei pressi del Parlamento.
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