ATTENZIONE, AVVISI PER TUTTA LA CITTADINANZA:
29-30 settembre, DISCAMPING AL VILLAGGIO ARDEATINO, via Ardeatina km 24,500
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Si complica l’iter per la discarica provvisoria romana post-Malagrotta.
Il progetto presentato oggi dalla società Colari (presieduta dal patron
del business rifiuti a Roma, Manlio Cerroni) per la discarica in
località Monti dell’Ortaccio (a 1 km da Malagrotta) ha ricevuto oggi
numerosi pareri tecnici negativi nella conferenza dei servizi convocata
dal commissario all’emergenza rifiuti di roma, Goffredo Sottile. A
quelli di Comune di Roma, Municipio XV (dove si trova il sito di Monti
dell’Ortaccio – Roma ovest) e Provincia di Roma si è aggiunto anche
quello della Regione Lazio. Dubbi anche dall’Enac (Ente nazionale
aviazione civile). Ma il commissario straordinario per l’emergenza
rifiuti a Roma, Goffredo Sottile, non si scompone e si dichiara
comunque intenzionato ad «andare avanti». «La conferenza dei servizi
oggi non aveva carattere decisorio, bensì istruttorio – spiega Sottile
– Ero preparato ai no. Stamattina abbiamo raccolto le osservazioni di
tutte le amministrazioni interessate al progetto. Ora le trasmetteremo
al proponente, cioé al consorzio Colari e valuteremo le
controdeduzioni». In attesa dei chiarimenti del Colari, attesi entro il
1° ottobre, Sottile non sembra avere nessuna intenzione di tornare
indietro. «I pareri della conferenza dei servizi non vincolanti –
afferma Sottile – .Potrei anche decidere di non riconvocare la
conferenza dopo aver ricevuto le integrazioni richieste». E ancora, su
Teleradiostereo: «Non vedo alternative a Monti dell’Ortaccio. Tutti
coloro che protestano, difendendo il loro spicchio di territorio,
devono capire che qui si rischia davvero molto, perché a gennaio (a
fine anno la megadiscarica di Malagrotta deve chiudere, ndr) saremo
messi male» Eppure tante sono state le lacune evidenziate nel progetto
del Colari (per una discarica di tre anni), che hanno portato alla
bocciatura del progetto da parte degli enti locali. Per la Regione
Lazio le criticità più importanti sono emerse sotto il profilo
geologico e idrogeologico. In particolare non sarebbe chiaro il livello
di massima della falda, anche perché i rilievi «andrebbero fatti tre
volte all’anno – spiega il segretario generale della Regione Salvatore
Ronghi – e invece sono stati eseguiti solo nel mese di agosto e non
possono essere considerati indicativi». Così come si segnala l’assenza
nel progetto di aspetti per la mitigazione delle polveri e degli odori,
nonché uno scarso dettaglio delle analisi relative all’impatto
dell’inquinamento atmosferico. Anche la Provincia ha dato parere
contrario. Segnalando, tra l’altro, che «nell’area circostante al
progetto di discarica presentato esistono siti sottoposti ad importanti
procedure di bonifica come la discarica di Malagrotta, la raffineria di
Pantano del Grano ed il deposito di oli minerali Deco, per i quali
vengono comunicati dall’Arpa Lazio, dati di concentrazione di alcuni
inquinanti nelle falde” che superano i valori limite. Mentre nel parere
negativo del Comune di Roma ci sarebbero (tra l’altro) richieste di
chiarimenti sul piano finanziario dell’opera e sulle previsione dei
valori di rilascio nell’atmosfera. L’Enac avrebbe posto l’accento sul
pericolo generato dai gabbiani per il traffico sull’aeroporto di
Fiumicino. Via libera invece da parte della Sovrintendenza ai beni
archeologici.
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