(Fonte: La Repubblica.it)
Da Legambiente alle associazioni, tutti contro l'ipotesi di aprire un nuovo sito di smaltimento rifiuti a Monti dell'Ortaccio in base ai piani del proprietario privato delle aree
Prosegue l'amara telenovela dei rifiuti nel Lazio. E dopo la pubblicazione su "Repubblica" del piano di Manlio Cerroni per una discarica temporanea a Monti dell'Ortaccio attiva per tre anni e in attesa che domani il sindaco Gianni Alemanno si presenti finalmente ai comitati per rispondere sulle criticità riscontrate da Roma capitale, fioccano le reazioni. Legambiente si dice addirittura "infuriata" dopo le anticipazioni del giornale: "Ma quale discarica provvisoria, un primo invaso per tre anni e cinque lotti sono una presa in giro bella e buona, la differenziata non decollerà mai e Monti dell'Ortaccio diventerà una nuova mega discarica decennale divora tutto - afferma in una nota Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - Siamo preoccupati, questa soluzione che continua a vedere i rifiuti gestiti tra impianti, discariche e inceneritori è semplicemente fuorilegge e inaccettabile". "Uno scandalo dietro l'altro, il commissario vuole chiudere Malagrotta aprendone una nuova affianco e addirittura chiede, per quanto si capisce, al soggetto privato il progetto per la nuova discarica provvisoria al di fuori di qualsiasi procedura di evidenza pubblica - dichiara ancora Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -.Nel frattempo tutta la politica si straccia le vesti contro il progetto, forse facendo il gioco delle parti, e il Comune continua irresponsabilmente a tenere fermo il progetto per la differenziata porta a porta che è l'unica vera soluzione a monte del problema. Si annuncia che partirà in quarto municipio, ma di incontri con le associazioni dei cittadini non ce ne sono stati. Peggio ancora, pensare di portare all'estero le famose 1.200 tonnellate da trattare, che ha ben poco di ambientalista". E proprio associazioni e cittadini hanno invece pronte le loro richieste, già inoltrate al primo cittadino. La gente della Valle Galeria vuole certezze da Gianni Alemanno sulla posizione, che ovviamente si aspettano sia di netta contrarietà, di Roma Capitale circa l'installazione nelle cave di Monti dell'Ortaccio. Domani, intorno alle 12.30 nel piazzale antistante la chiesa Domus Maria, ci saranno tante orecchie spalancate per ascoltare con attenzione le risposte che Alemanno fornirà nel corso di un'assemblea pubblica, occasione preferita dal primo cittadino (che non ha partecipato, al pari di Polverini e Zingaretti, alla fiaccolata di martedì e poi ha cancellato l'appuntamento fissato per oggi, quando avrebbe dovuto ricevere i comitati) per chiarire la situazione sulla discarica.
Gli abitanti della Valle Galeria vorranno avere innanzitutto rassicurazioni "al 100%" sul fatto che nella Conferenza dei servizi, che tra due settimane si esprimerà sul progetto del Colari, i tecnici di Roma Capitale daranno il loro parere negativo all'ipotesi discarica a Monti dell'Ortaccio e che in quella sede verranno riportate tutte le documentazioni relative all'alto tasso di inquinamento della zona. In più ci si aspetta un impegno sul via alla bonifica dell'area di Malagrotta, 'invitando' l'avvocato Manlio Cerroni, proprietario della discarica romana (nonché del sito di Monti dell'Ortaccio), a impiegare fondi per la riqualificazione ambientale. Non mancherà chi ricorderà ad Alemanno la sua assenza alla fiaccolata di martedì scorso, dopo la sua promessa di scendere in piazza con la fascia tricolore indosso in caso di discarica a Monti dell'Ortaccio. Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza ha invece partecipato oggi all'ipsezione della Valle Galeria a bordo di un elicottero del Corpo forestale in collaborazione con la polizia locale: "Nessuna nuova discarica può essere costruita nella valle Galeria, e l'ispezione di oggi, coadiuvata da tecnici di volo esperti sul tema ambientale, ci ha convinti ancora di più di essere nel giusto, e non soltanto da un punto di vista politico, ma anche ambientale e della salute, del buon senso e della giustizia" ha detto. "Ora il materiale raccolto sarà ordinato e catalogato. Quindi foto e video saranno resi pubblici e presentati insieme ai comitati cittadini la prossima settimana in un dossier. Un documento completo che pone anche degli interrogativi politici alle istituzioni competenti rappresentando l'ennesima testimonianza del grave degrado in cui già versa la valle Galeria" conclude. Intanto il Codici annuncia che "sono stati finalmente individuati i professori che in qualità di esperti del collegio di verificazione si occuperanno di predisporre una nuova perizia su Malagrotta". Tutti docenti del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del territorio e delle infrastrutture incaricati dal Rettore del Politecnico di Torino. "Il collegio di verificazione dovrà valutare specificamente: se è vero che a monte della discarica la falda non si inquinata e quindi l'acqua sia potabile; se gli agenti inquinanti rinvenuti siano o meno conseguenza dell'inquinamento da discarica; se nell'area si registra un'alta concentrazione di metalli. Aspettiamo di vedere i risultati - conclude il Segretario nazionale del Codici - al fine di garantire il diritto alla salute a tutti quei cittadini che vivono nelle zone adiacenti Malagrotta, e che ora lottano contro un altro incubo:
quello della nuova discarica di Monti dell'Ortaccio".
(07 settembre 2012)
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