Contro l’inceneritore
Tutti per Uno Uno per Tutti
Sabato 20 0ttobre ad Albano è in programma un corteo contro l’inceneritore e per la raccolta differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso. La Raccolta Differenziata porta a porta costituisce un sistema di raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU). Ancor più efficace se associata alle tecniche della Riduzione, del Riciclo e del Riuso. Modello di gestione del ciclo dei rifiuti alternativo all’attuale, e prevalente, di Raccolta Indifferenziata della “spazzatura”. Ma perché è così importante, ai Castelli Romani (ma non solo!), la Raccolta Differenziata porta a porta?
Prima
di tutto perché la Raccolta Differenziata porta a porta oltre ad essere
un gesto irrinunciabile di civiltà e responsabilità, permette di
prevenire gli effetti nocivi indotti sulla salute umana e sull’ambiente
derivanti dalla modalità (in-civile) di Raccolta Indifferenziata dei
rifiuti, dalle discariche, dagli inceneritori e dalle centrali a
Bio-massa/gas.
Ma la Raccolta
Differenziata porta a porta costituisce ai Castelli Romani anche una
parte sostanziale della lotta civile in corso da cinque anni contro
l’inceneritore di Albano e contro il VII invaso.
Difatti la
“spazzatura” indifferenziata prodotta dai dieci comuni del bacino,
prima di essere interrata o bruciata nell’inceneritore di Colleferro,
viene sottoposta ad un pre-trattamento nell’impianto industriale di TMB
presente nella discarica di Roncigliano.
Ma cos’è il TMB?
E’ un
Trattamento industriale (Meccanico-Biologico) utilizzato per la
separazione della spazzatura indifferenziata. Una tecnica di
suddivisione approssimativa dei rifiuti urbani indifferenziati in
successive “frazioni merceologiche”. E’ considerato un sistema obsoleto
ed inefficace perché effettuato “a valle” della Raccolta
Indifferenziata, ossia dopo che i rifiuti son entrati a contatto l’uno
con l’altro. Appositi macchinari separano la “frazione umida” (spesso
denominata organico o umido) dalla “frazione secca” (carta, plastica,
cartone, legno, vetro, alluminio, ferro, inerti, etc.). Nell’impianto
di TMB, subito dopo la “suddivisione merceologica”, una parte della
“frazione secca” (ovvero carta, plastica, legno e derivati!) viene
utilizzata per assemblare il Combustibile Derivato dai Rifiuti: il CDR.
Ovvero il combustibile degli inceneritori: chiamato anche,
impropriamente, Eco-balla.
Il “propellente” senza il quale gli impianti
di “cancro-valorizzazione” non potrebbero funzionare.
Combustibile
(CDR) costituito da materie prime riciclabili al 100%, a ciclo continuo
e con processi industriali a freddo.
Il resto delle frazioni
merceologiche, dopo una veloce stabilizzazione, vengono interrate o
inviate agli impianti di Bio-gas/massa.
La
Raccolta Differenziata porta a porta costituisce, quindi, non solo un
piccolo-grande gesto di civiltà e responsabilità ma, anche, un
piccolo-grande gesto, tanto efficace quanto pacifico, di lotta
quotidiana contro il mega-forno brucia rifiuti dei Castelli Romani e
contro l’inarrestabile espansione degli invasi di Roncigliano.
Unica
vera alternativa a discariche e inceneritori.
Ora, inoltre, alla luce
della “sentenza politica” del Consiglio di Stato – che il Ministro
Clini conosceva tanto presto e tanto bene – in attesa dell’esito dei
ricorsi pendenti alla UE e delle indagini in corso presso la Procura di
Roma, col rischio concreto che il cantiere per la costruzione
dell’inceneritore parta in qualsiasi momento, la Raccolta Differenziata
porta a porta costituisce, per i Castelli Romani, una vera e propria
urgenza amministrativa, non più procrastinabile, nonché una vera e
propria emergenza igienico-sanitaria.
Urgenza ed emergenza che
riguarda, in egual misura, tutti e dieci i Comuni del Bacino: Albano
Laziale, Rocca di Papa, Marino, Castel Gandolfo, Ardea, Pomezia,
Lanuvio, Nemi e Genzano. (Con l’eccezione positiva di Ariccia.)
Nel
famigerato decreto di pubblica utilità (n. 147 del 28 Dicembre 2007)
col quale l’allora Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo
approvò l’inceneritore di Albano, c’è scritto chiaramente che
l’inceneritore dei Castelli Romani servirebbe a bruciare proprio il CDR
estratto dagli impianti di TMB presenti ad Albano e Roma (“l’impianto
oggetto del presente provvedimento consente di completare il ciclo
integrato di gestione dei rifiuti urbani prodotti nell’ambito
territoriale corrispondente ai Comuni di Roma, Fiumicino e Ciampino,
mediante il recupero energetico del CDR prodotto dagli impianti TMB di
Albano Laziale e TMB di Roma (Rocca Cencia e Salaria e permettetemi .. aggiungo: Città del Vaticano - evito la battuta che ".. Vien da sè ..")”.
Ovvero a
bruciare tutta la carta, tutta la plastica e tutto il legno (e
derivati) che transitano nelle discariche per rifiuti indifferenziati
(ed annessi impianti di TMB) di Albano (bacino di Roncigliano), di
Roma/Salaria e Roma/Rocca Cencia.
La
Raccolta Differenziata porta a porta ci permette, viceversa, di
sottrarre, con le nostre stesse mani, il combustibile dalla pancia
dell’inceneritore.
Ci permette,
inoltre, di avviare una virtuosa filiera del riciclo basata sulle
materie prime/seconde con la creazione d’un conseguente indotto
lavorativo per piccole e medie imprese dei Castelli Romani. Tutela
della salute, tutela dell’ambiente e creazione di nuovi posti di
lavoro. Esattamente come avviene in tante altre realtà virtuose in
Italia e nel mondo.
Contribuiamo attivamente e pretendiamo la Raccolta Differenziata con modalità porta a porta!
il No Inc ha in programma per
Sabato 20 Ottobre – ore 15,00 – Piazza Mazzini, Albano
un Corteo cittadino contro l’inceneritore, contro il VII invaso ed a
favore della raccolta differenziata porta a porta associata a
riduzione, riciclo e riuso. Non mancate!
(.. manifesto del: ".. Coordinamento NO-INC Albano .." ..)
(.. Articolo tratto da: http://www.lazionauta.it/ ..)
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