Il consiglio dei ministri stanzia 790 milioni di euro per la tav.
L’annuncio è arrivato nel giorno della strage del Vajont (9 ottobre
1963) quando una comunità venne sconvolta dalla strage provocata dalla
frana del monte Toc determinata dalla costruzione della diga che fece
più di 2mila vittime.
Anche in quel caso interessi forti non si preoccuparono minimamente delle continue denunce da parte della comunità di Longarone dell’imminente pericolosità di una diga sotto un monte in continuo franamento.
È proprio in questo giorno, il governo Monti annuncia lo stanziamento di denaro pubblico per la tav, mentre gli ospedali chiudono, le scuole crollano, i servizi mensa scolastici si pagano (per una visita in asl ci vogliono sei mesi quando va bene) e la chiesa non paga l’imu.
Questi 790 milioni sarebbero da spendere in tre anni per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria. Con tutta probabilità, come si evince dall’articolo de La Stampa, siamo di fronte a una forzatura chiesta per presentarsi al “sommet” dei primi di dicembre di Lyon con delle cambiali-pagherò costringendo Hollande a fare altrettanto (sfidando magari la sua la Corte dei Conti) e a chiedere assieme che le casse (vuote) dell’Europa arraffino qualche euro (stampato sotto forma di project-bond dalla BCE) le monete necessarie per ottenere il famoso 40% di contributo a fondo perso che sin qui non risulta sia stato deciso dalla Commissione né tanto meno ratificato dal Parlamento di Strasburgo
La notizia dello stanziamento mescolata con la costituzione di parte civile “dello stato” (peraltro raccogliendo – a quanto affermano i giornali – una velina di un parlamentare qualsiasi) sembra minacciare: e adesso i soldi (per onorare le cambiali di cui sopra) li tirerete fuori anche direttamente oltre che attraverso tasse…
Presentare delle cambiali di debito come un fatto desiderabile per i cittadini del paese più indebitato dell’Unione si commenta da solo e la dice lunga sui banchieri prestati (a interessi di usura) all’esecutivo “tecnico” nominato da Regiorgio…
La strage del Vajon non fu una disgrazia.
Anche in quel caso interessi forti non si preoccuparono minimamente delle continue denunce da parte della comunità di Longarone dell’imminente pericolosità di una diga sotto un monte in continuo franamento.
È proprio in questo giorno, il governo Monti annuncia lo stanziamento di denaro pubblico per la tav, mentre gli ospedali chiudono, le scuole crollano, i servizi mensa scolastici si pagano (per una visita in asl ci vogliono sei mesi quando va bene) e la chiesa non paga l’imu.
Questi 790 milioni sarebbero da spendere in tre anni per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria. Con tutta probabilità, come si evince dall’articolo de La Stampa, siamo di fronte a una forzatura chiesta per presentarsi al “sommet” dei primi di dicembre di Lyon con delle cambiali-pagherò costringendo Hollande a fare altrettanto (sfidando magari la sua la Corte dei Conti) e a chiedere assieme che le casse (vuote) dell’Europa arraffino qualche euro (stampato sotto forma di project-bond dalla BCE) le monete necessarie per ottenere il famoso 40% di contributo a fondo perso che sin qui non risulta sia stato deciso dalla Commissione né tanto meno ratificato dal Parlamento di Strasburgo
La notizia dello stanziamento mescolata con la costituzione di parte civile “dello stato” (peraltro raccogliendo – a quanto affermano i giornali – una velina di un parlamentare qualsiasi) sembra minacciare: e adesso i soldi (per onorare le cambiali di cui sopra) li tirerete fuori anche direttamente oltre che attraverso tasse…
Presentare delle cambiali di debito come un fatto desiderabile per i cittadini del paese più indebitato dell’Unione si commenta da solo e la dice lunga sui banchieri prestati (a interessi di usura) all’esecutivo “tecnico” nominato da Regiorgio…
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