CORTEO CITTADINO
SABATO 20 OTTOBRE ore 15,30 - ALBANO – piazza Mazzini
- per la CHIUSURA della DISCARICA di RONCIGLIANO
- per IMPEDIRE L'APERTURA del CANTIERE dell'INCENERITORE
- per la CANCELLAZIONE dell'AIA 2009
Il Consiglio di Stato con la sentenza di marzo 2012 ha resuscitato il cadavere dell'inceneritore “rivitalizzando” l'AIA 2009 con l'ingiunzione a costruire l'impianto entro 5 anni. Ma se all'epoca l'ARPA aveva certificato la salubrità della discarica e delle falde, nel 2010 “scopriva” cloroformio 6 volte sopra i limiti e l'anno successivo benzene 3 volte sopra ai limiti, con la solita corona di arsenico,fluoro,manganese. In più nel 2011 il ferro risultava 10 volte sopra i limiti. Il 20 gennaio 2012, durante il collaudo del 2° lotto del VII invaso della discarica, la Provincia intimava alla Pontina Ambiente a mettere riparo al danno arrecato, aprendo una procedura d'infrazione ai sensi della l.152/06 (codice ambientale), senza peraltro impedire la conclusione del collaudo e l'inaugurazione dell'ennesima vasca di rifiuti.
Si tratta di una situazione ben diversa da quella raccontata nel 2009. Perciò la REVISIONE dell'autorizzazione a costruire (AIA) E L'ANNULLAMENTO DEGLI EFFETTI appare un passo obbligato.
Questa azione spetta agli enti che hanno partecipato al procedimento autorizzativo: i comuni di Albano, ARDEA, ASL RMH, la provincia di Roma,
ED E' A QUESTI ENTI CHE CHIEDIAMO CON QUESTA MANIFESTAZIONE
L'ANNULLAMENTO DELL'AIA.
Rimangono inspiegati altri fatti:
- come mai l'impianto di gassificazione-incenerimento di Malagrotta, gemello di Albano, è chiuso da un anno?
Forse queste macchine oltre ad avvelenare esseri umani,animali, flora, non reggono al funzionamento prolungato?
- Come mai dopo 7 mesi dalla sentenza del C.S. IL CANTIERE NON è PARTITO? CERRONI NON HA TROVATO L'ALCHIMIA GIUSTA PER COSTRUIRE CON I SOLDI DELLA COLLETTIVITA'.
Sarà forse per questo che sta facendo del tutto per impedire al GSE (gestore sistema elettrico) di far conoscere il preliminare per l'accesso ai CIP 6 (soldi pubblici) prima alle associazioni del coordinamento, poi addirittura al comune di Albano.
Accade, in più, che: l'IRSA CNR si rifiuti di procedere alla caratterizzazione dei pozzi spia interni alla discarica, dopo aver svolto un medesimo incarico, ma pagato da Cerroni. In aggiunta l'ISS (Istituto Superiore Sanità) chiede 250mila euro sulla base di una vecchia committenza dell'Amministrazione Mattei, mai onorata.
Ci attendiamo, a questo proposito, una adeguata reazione ella amministrazione che finora non c'è stata, anzi non si riesce a dare seguito alle cose più elementari:
la differenziata si allontana nel tempo - il terrapieno illegale sulla via Ardeatina rimane al suo posto - la discarica continua ad ammorbare il territorio.
E invece, se Cerroni fa uscire il coniglio (450 milioni) dal cappello, il camino dell'inceneritore (43 metri) potrebbe cominciare a fumare.
I NOSTRI RICORSI LEGALI IN TUTTE LE SEDI SONO ATTIVATI.
DOBBIAMO ATTIVARE LE NOSTRE GAMBE!!.
C o o r d i n a m e n t o c o n t r o l ' i n c e n e r i t o r e d i A l b a n o
http://www.noinceneritorealbano.it/
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