Leggere le etichette è il primo passo, informarsi sugli ingredienti
appena letti (la loro provenienza, il metodo produttivo, i nutrienti)
il secondo, ribellarsi alla logica del pronto subito, prodotto male e pubblicizzato bene
verrà da sé, perché quando scopri che paghi per mettere nel carrello
solo false promesse e non per fornire davvero all’organismo ciò di cui
ha bisogno non puoi farne a meno.
L’alimentazione sostenibile per l’organismo è quella sostenibile per l’ambiente: il km zero, biologico, fresco, regionale e stagionale, senza additivi, coloranti e conservanti chimici ci assicura che le proprietà dei cibi restino intatte e preserva la biodiversità, la resilienza, evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’impoverimento del suolo causato dall’agricoltura intensiva.
Gran parte delle malattie che contraiamo sono imputabili ad un’alimentazione scorretta e poco genuina: diversi tipi di tumori, diabete, malattie metaboliche, intolleranze, allergie, patologie da carenza di minerali e vitamine. Una maggiore consapevolezza del rapporto tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo di sicuro aiuterebbe a non gettare a caso merce nel carrello. Partendo dal pane che molti di noi consumano tutti i giorni acquistandolo magari dall’ipermercato, nel migliore dei casi dal panificio. La fragranza di pane appena sfornato può trarci in inganno sulla genuinità di questi prodotti e oggi capiremo perché.
Questo pane spesso è morto malgrado il profumo, quello ci serve è un pane vivo, un pane vero e costa anche meno, tra le altre cose, il che non credo guasti in questo momento.
Fare il pane in casa non basta, bisogna utilizzare gli ingredienti ed il procedimento migliore per mantenere intatte le proprietà del grano. Spesso nelle diete dimagranti il pane è il demonio: è quello che gonfia, quello non digeribile e che fermenta nello stomaco ed in effetti è così:
il pane della cesta dell’ipermercato è il demonio, mentre lo addentate pensate che state sì mangiando ma non vi state nutrendo assolutamente (quasi) di niente, tranne della parte più inutile e nociva del grano (nociva se separata da tutto il resto, come avviene oggi).
E ora pensate che potremmo mangiare tutti i giorni il pane senza sentirci gonfi e senza ingrassare se solo trovassimo il tempo di preparcelo da soli, un pane vivo arricchito non solo dai fermenti che non avremo ucciso durante la preparazione ma anche da un ingrediente vitale:
la consapevolezza che non è bruscolini, ve lo assicuro.
Lievito di birra e farina 0 e 00 non sono tra gli ingredienti di un pane vero. Oggi il lievito di birra si ottiene da microrganismi di un sottoprodotto della barbabietola da zucchero. La lavorazione industriale ha lasciato poco del vecchio lievito di birra ricavato da colonie del fungo Saccharomyces cerevisiae coltivate su un substrato di malto. La farina 00 viene prodotta tramite macinatura a cilindri che la priva della crusca e del germe di grano. Fate voi il conto di ciò che rimane togliendo i nutrienti essenziali del grano. Il germe di grano ci rifornisce di vitamina E, preziosissima per l’organismo, la crusca favorisce il transito intestinale, ci fa sentire meno gonfi e previene i fattori di rischio del tumore allo stomaco.
Batteri buoni e fermenti vivi rafforzano la nostra flora intestinale. Vogliamo e possiamo davvero rinunciarci senza sacrificare la salute stessa?
Acquistiamo dunque farine integrali e semintegrali prodotte con la molinatura a pietra che non scalda la farina e permette di mantenere intatto il contenuto di germe di grano e la crusca. La crusca contiene acido fitico che si lega nel nostro organismo a ferro, calcio, magnesio creando i fitati. Questo processo nocivo per l’organismo si può evitare se prepariamo il pane con una lievitazione naturale. Il processo di fermentazione innescato da enzimi, batteri tra cui il fitasi degrada i fitati e li rende innocui. Ecco perché i lieviti chimici ed il lievito di birra non sono gli ingredienti ideali di un pane sano.
Dobbiamo usare il lievito madre, prodotto dalla fermentazione naturale di acqua e farina.
Ma è sufficiente comprare farina integrale bio per essere sicuri di preparare un pane genuino? Purtroppo no. Molte delle farine bio integrali sono prodotte da varietà di grano il cui DNA è stato modificato dalle radiazioni e probabilmente è questo a causarci intolleranze e disturbi metabolici. Il 90% delle varietà di grano prodotte in Italia è modificato in questo modo.
Ci sono ancora produttori, però, che coltivano antiche varietà di grano e le macinano con molinatura a pietra. Localizzate quello più vicino a casa vostra e ordinate la farina, su Pastamadre.net trovate una mappa con le recensioni dei clienti.
Alcune varietà ottime per fare il pane in casa con il lievito madre sono Frassineto, Gentilrosso, Verna, Solina, San Pastore, Inalettabile, Gentilbianco.
Procuratevi gli ingredienti, qui trovate una ricetta speciale per il lievito madre e per il pane fatto in casa! Preparatelo una volta sola e non vorrete più mangiare altro!
Fonti | “Il pane fatto in casa e la riscoperta del cibo di qualità” (L’Aromatario); Comunità del Cibo Pasta Madre; Il pasto nudo
L’alimentazione sostenibile per l’organismo è quella sostenibile per l’ambiente: il km zero, biologico, fresco, regionale e stagionale, senza additivi, coloranti e conservanti chimici ci assicura che le proprietà dei cibi restino intatte e preserva la biodiversità, la resilienza, evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’impoverimento del suolo causato dall’agricoltura intensiva.
Gran parte delle malattie che contraiamo sono imputabili ad un’alimentazione scorretta e poco genuina: diversi tipi di tumori, diabete, malattie metaboliche, intolleranze, allergie, patologie da carenza di minerali e vitamine. Una maggiore consapevolezza del rapporto tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo di sicuro aiuterebbe a non gettare a caso merce nel carrello. Partendo dal pane che molti di noi consumano tutti i giorni acquistandolo magari dall’ipermercato, nel migliore dei casi dal panificio. La fragranza di pane appena sfornato può trarci in inganno sulla genuinità di questi prodotti e oggi capiremo perché.
Questo pane spesso è morto malgrado il profumo, quello ci serve è un pane vivo, un pane vero e costa anche meno, tra le altre cose, il che non credo guasti in questo momento.
Fare il pane in casa non basta, bisogna utilizzare gli ingredienti ed il procedimento migliore per mantenere intatte le proprietà del grano. Spesso nelle diete dimagranti il pane è il demonio: è quello che gonfia, quello non digeribile e che fermenta nello stomaco ed in effetti è così:
il pane della cesta dell’ipermercato è il demonio, mentre lo addentate pensate che state sì mangiando ma non vi state nutrendo assolutamente (quasi) di niente, tranne della parte più inutile e nociva del grano (nociva se separata da tutto il resto, come avviene oggi).
E ora pensate che potremmo mangiare tutti i giorni il pane senza sentirci gonfi e senza ingrassare se solo trovassimo il tempo di preparcelo da soli, un pane vivo arricchito non solo dai fermenti che non avremo ucciso durante la preparazione ma anche da un ingrediente vitale:
la consapevolezza che non è bruscolini, ve lo assicuro.
Lievito di birra e farina 0 e 00 non sono tra gli ingredienti di un pane vero. Oggi il lievito di birra si ottiene da microrganismi di un sottoprodotto della barbabietola da zucchero. La lavorazione industriale ha lasciato poco del vecchio lievito di birra ricavato da colonie del fungo Saccharomyces cerevisiae coltivate su un substrato di malto. La farina 00 viene prodotta tramite macinatura a cilindri che la priva della crusca e del germe di grano. Fate voi il conto di ciò che rimane togliendo i nutrienti essenziali del grano. Il germe di grano ci rifornisce di vitamina E, preziosissima per l’organismo, la crusca favorisce il transito intestinale, ci fa sentire meno gonfi e previene i fattori di rischio del tumore allo stomaco.
Batteri buoni e fermenti vivi rafforzano la nostra flora intestinale. Vogliamo e possiamo davvero rinunciarci senza sacrificare la salute stessa?
Acquistiamo dunque farine integrali e semintegrali prodotte con la molinatura a pietra che non scalda la farina e permette di mantenere intatto il contenuto di germe di grano e la crusca. La crusca contiene acido fitico che si lega nel nostro organismo a ferro, calcio, magnesio creando i fitati. Questo processo nocivo per l’organismo si può evitare se prepariamo il pane con una lievitazione naturale. Il processo di fermentazione innescato da enzimi, batteri tra cui il fitasi degrada i fitati e li rende innocui. Ecco perché i lieviti chimici ed il lievito di birra non sono gli ingredienti ideali di un pane sano.
Dobbiamo usare il lievito madre, prodotto dalla fermentazione naturale di acqua e farina.
Ma è sufficiente comprare farina integrale bio per essere sicuri di preparare un pane genuino? Purtroppo no. Molte delle farine bio integrali sono prodotte da varietà di grano il cui DNA è stato modificato dalle radiazioni e probabilmente è questo a causarci intolleranze e disturbi metabolici. Il 90% delle varietà di grano prodotte in Italia è modificato in questo modo.
Ci sono ancora produttori, però, che coltivano antiche varietà di grano e le macinano con molinatura a pietra. Localizzate quello più vicino a casa vostra e ordinate la farina, su Pastamadre.net trovate una mappa con le recensioni dei clienti.
Alcune varietà ottime per fare il pane in casa con il lievito madre sono Frassineto, Gentilrosso, Verna, Solina, San Pastore, Inalettabile, Gentilbianco.
Procuratevi gli ingredienti, qui trovate una ricetta speciale per il lievito madre e per il pane fatto in casa! Preparatelo una volta sola e non vorrete più mangiare altro!
Fonti | “Il pane fatto in casa e la riscoperta del cibo di qualità” (L’Aromatario); Comunità del Cibo Pasta Madre; Il pasto nudo
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